Premi Oscar: la storia e i vincitori degli Academy Awards dal 1929 ad oggi

Premi Oscar: la storia, i protagonisti e tutti i film vincitori di quello che è il riconoscimento cinematografico per antonomasia, l'Academy Award.

I premi Oscar sono il riconoscimento cinematografico per antonomasia, e, benché regolarmente e aspramente criticati per la loro miopia artistica e per la pesantezza e l'autoreferenzialità delle loro funzioni annuali, non c'è anno che passino inosservati dai media: la cerimonia di consegna dei vincitori degli Academy Awards è la più antica nel suo genere, e viene trasmessa in diretta in oltre 200 paesi di tutto il mondo. L'Academy of Motion Picture Arts and Science, ovvero il gruppo onorario che associa cineasti, attori e tecnici che rappresentano i votanti degli Academy Awards, fu inizialmente concepita nel 1927 da Louis B. Mayer, executive della Metro-Goldwyn-Mayer, che intendeva creare un'associazione che promuovesse l'immagine dell'industria cinematografia.

Academy of Motion Picture Arts and Science
Academy of Motion Picture Arts and Science

I premi furono un'idea leggermente più tarda: i primi Oscar vennero consegnati infatti il 16 maggio del 1929 al Roosevelt Hotel di Hollywood Boulevard. La famosa statuetta che rappresenta l'Academy Award of Merit è solo uno dei trofei consegnati dall'Academy: gli altri sono l'Irving G. Thalberg Memorial Award, il Jean Hersholt Humanitarian Award, il Gordon E. Sawyer Award, lo Scientific and Engineering Award, il Technical Achievement Award, il John A. Bonner Medal of Commendation, e lo Student Academy Award. Il primo anno in cui i premi furono distribuiti, quello per la migliore regia era diviso in due categorie, dramma e commedia. Ci sono stati anche periodi in cui la stessa divisione riguardava anche le musiche, e naturalmente, tra gli anni '30 e gli anni '60 , anche le categorie della fotografia, scenografia e costumi erano distinte per pellicole in bianco e nero e a colori.
Nel 2010 il numero di titoli nominati per l'Oscar più ambito, quello per il miglior film, è passato da cinque a dieci - o, più precisamente, è stata reintrodotta la possibilità di candidare fino a dieci titoli: era stato così in passato per un periodo di una decina d'anni, dal '33 al '43.

L'affollatissimo red carpet degli Oscar
L'affollatissimo red carpet degli Oscar

Nella loro storia, gli Academy Awards non hanno mancato di influenzare le sorti dell'industry cinematografica, grazie alla loro popolarità e all'innegabile, sebbene effimero, vantaggio ai botteghini per i film candidati e premiati. L'impressionante lista di capolavori rimasti a mani vuote ma che hanno giustamente vinto la prova del tempo prova, d'altro canto, conferma la relatività di questa influenza; resta il lustro di un evento dalla rilevanza mediatica senza paragoni, e il fascino di un'occasione per celebrare i fasti e le personalità del passato e del presente di Hollywood.

Le curiosità

Le celebri statuette dell'Academy
Le celebri statuette dell'Academy

L'Oscar - o più precisamente l'Academy Award of Merit - è rappresentato dall'inconfondibile statuetta che ritrae un uomo armato di spada da crociato in stile Art Deco. Ideata dallo scenografo della MGM Cedric Gibbons, la statuetta è alta circa 34 centimetri e pesa 3,850 grammi, ma non è d'oro, come comunemente si crede, bensì di britannio ricoperto d'oro.
La leggenda vuole che il celebre nomignolo le sia stato affibbiato dalla bibliotecaria dell'Academy Margaret Herrick, che, vedendo la statuetta, esclamò: "Sembra mio zio Oscar!"

La cerimonia di consegna degli Oscar, ormai tradizione quasi sacrale, è stata rinviata soltanto in tre occasioni: nel 1938, a causa dell'inondazione che colpì Los Angeles, nel 1968 dopo l'omicidio di Martin Luther King e nel 1981, in seguito ad un attentato alla vita del Presidente Ronald Reagan.

I principali record

Le quattro statuette di Katherine Hepburn
Le quattro statuette di Katherine Hepburn

L'attrice che detiene il record per il maggior numero di statuette come Migliore attrice è Katharine Hepburn, ben quattro Oscar sulle dodici nomination tributatele.
Un solo interprete ha ottenuto tre Oscar come Migliore attore, e il suo nome è Daniel Day-Lewis. A quota due statuette ci sono Spencer Tracy, Gary Cooper, Marlon Brando, Jack Nicholson, Fredric March, Dustin Hoffman e Tom Hanks. Tre Oscar campeggiano sul caminetto di Jack Nicholson (due come protagonista e uno da non protagonista), mentre il compianto Walter Brennan ne vinse tre per ruoli da non protagonista.

Leggi anche: Nel nome di Daniel Day-Lewis - ossessione, metodo e istinto

Oscar 2012: Meryl Streep è la miglior attrice protagonista per The Iron Lady
Oscar 2012: Meryl Streep è la miglior attrice protagonista per The Iron Lady

Il record per il maggior numero di nomination a un singolo attore appartiene all'incredibile Meryl Streep, che ha ottenuto in totale ventuno candidature vincendo due volte come attrice protagonista e una come non protagonista (Ingrid Bergman vanta lo stesso "punteggio" in fatto di statuette vinte); la sua controparte maschile è Jack Nicholson con dodici candidature e tre Oscar.

Leggi anche: Le signore degli Oscar: Meryl e le altre

Il personaggio che ha ottenuto il maggior numero di Oscar individuali è Walt Disney, vincitore di ventisei Academy Awards su un totale di sessantaquattro nomination. Il personaggio vivente con il maggior numero di candidature al suo attivo è il compositore John Williams con cinquantuno (e cinque vittorie), mentre il maggior vincitore vivente è il suo collega Alan Menken (8 Oscar in bacheca).

Leggi anche: Walt Disney, 7 mosse per conquistare il mondo. Per sempre.

Un record meno invidiato è invece quello che spetta al tecnico del suono Kevin O'Connell, che ha ottenuto ben ventuno nomination nella categoria Sound Mixing prima di riuscire a vincere nel 2017 per La battaglia di Hacksaw Ridge.

I film che hanno vinto più Oscar sono Ben Hur, che conquistò 11 statuette su 12 nomination, Il signore degli anelli - Il ritorno del re , che ne agguantò 11 su 11, Titanic, che ne vinse 11 su 14 candidature. Alle loro spalle c'è West Side Story, che trasformò in Oscar 10 candidature su 11. Con 9 vittorie ci sono invece Il paziente inglese, Gigi e L'ultimo imperatore.
Il record per il film con maggior numero di nomination totali appartiene a tre titoli: 14 candidature per Titanic, Eva contro Eva e La La Land, mentre i big loser - undici nomination, nessuna vittoria - sono Due vite una svolta e Il colore viola.

Leggi anche: 10 Oscar rivoluzionari: i premi più innovativi e sorprendenti nella storia dell'Academy

Shirley Temple premiata con l'Oscar
Shirley Temple premiata con l'Oscar

La persona più giovane ad aver vinto un Oscar attoriale - anche se onorario - è Shirley Temple, che aveva appena cinque anni. L'attrice più giovane ad aver vinto un Academy Award competitivo è invece Tatum O'Neal, che vinse a dieci anni.
La più anziana vincitrice di un Oscar attoriale come Migliore attrice è Jessica Tandy, allora ottantunenne, mentre il primato tra gli uomini spetta a Christopher Plummer, che ne aveva ben ottantadue quando trionfò per Beginners.

Un record prestigioso è quello che spetta a un personaggio molto amato dall'Academy of Motion Picture Arts and Science negli ultimi anni, George Clooney. Con la nomination come produttore di Argo, Clooney ha ricevuto nella sua carriera menzioni in ben sei candidature diverse, tutte importantissime: Miglior Film, Miglior regia, Miglior sceneggiatura originale, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior attore e Migliore attore non protagonista. Il record precedente di 5 era condiviso con Warren Beatty, altro AMPAS-fenomeno che per ben due volte ha centrato le quattro categorie principali nello stesso anno. Certo, anche il solito Walt Disney ha ricevuto candidature in sei categorie diverse, ma dato che quasi mai lavorava effettivamente ai progetti cui legava il suo nome, il confronto con lo straordinario Clooney sarebbe un po' ingiusto.
Un altro importante record spettava sempre a Walt Disney, ma recentemente è stato eguagliato anche dal regista coreano Bong Joon-ho: nel 1954 Disney si portò a casa ben quattro statuette "personali", per il miglior documentario (Deserto che vive), miglior corto documentario (Cacciatori eschimesi), miglior corto animato (Tà-tà Tì-tì Zin-zin Bum!) e miglior corto da due rulli (Il paese degli orsi). Anche Bong, con Parasite nel 2020, è riuscito ad arrivare a quota 4, per di più con premi ancora più prestigiosi: miglior film, migliore regia, migliore sceneggiatura originale e miglior film internazionale.

Edizione 2020

Data: 09 Feb 2020 (Dolby Theatre, Los Angeles, California, USA)

Parasite Oscar
Bong Joon-ho con gli Oscar vinti per Parasite

Con la sorprendete vittoria finale di Parasite, il regista coreano Bong Joon-ho fa lo storia degli Oscar, conquistando ben quattro statuette e portando per la prima volta alla vittoria del premio principale un film non in lingua inglese. Rimane a bocca asciutta Martin Scorsese con il suo The Irishman e anche altri grandi favoriti come 1917, Joker, C'era una volta a... Hollywood e Storia di un matrimonio si devono accontentare di poche statuette.
Confermato in pieno, invece, il poker di attori delle previsioni: Joaquin Phoenix e Renee Zellweger come protagonisti, Brad Pitt e Laura Dern come non protagonisti.

Miglior film: Parasite [tutti i premi]
Più premiato: Parasite (4 premi) [tutte le nomination]

Presentatore: nessuno

Edizione 2019

Data: 24 Feb 2019 (Dolby Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: nessuno

Alfonso Cuaron Oscar 2019
Oscar 2019: Alfonso Cuaron vince il premio per la Miglior Regia

L'edizione numero 91 sarà ricordata sicuramente come quella delle molteplici polemiche. A sorpresa vince come miglior film Green Book suscitando l'ira di Spike Lee (premiato comunque per la sceneggiatura originale) e di gran parte della critica e del giornalismo USA. Il film di Netflix Roma si deve "accontentare" di tre premi, ma pesantissimi: migliore regia, fotografia e film straniero, tutti al messicano Alfonso Cuaron. A conquistare più statuette (4) è però il grande successo Bohemian Rhapsody che permette anche al suo protagonista Rami Malek di portarsi a casa la statuetta come miglior attore protagonista. Gli altri attori a trionfare sono la protagonista Olivia Coleman per La favorita e Regina King (Se la strada potesse parlare) e Mahershala Ali (Green Book) come non protagonisti.

Miglior film: Green Book [tutti i premi]
Più premiato: Bohemian Rhapsody (4 premi) [tutte le nomination]

Edizione 2018

Data: 4 Mar 2018 (Dolby Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Jimmy Kimmel

Oscar 2018
I vincitori degli Oscar 2017

L'edizione degli Oscar numero 90 sarà ricordata per l'affermazione de La forma dell'acqua - The Shape of Water e del suo regista Guillermo del Toro, che va a confermare lo strapotere dei registi messicani presso l'Academy dopo i successi di Iñárritu e Cuarón.
A presentare torna Jimmy Kimmel, e anche per lui si tratta di una ragguardevole affermazione personale, dato che l'ultimo a condurre due edizioni degli Oscar di seguito era stato Billy Crystal. Nel complesso i premi sono molto distribuiti, con La forma dell'acqua che porta a casa quattro statuette lasciando le altre a Dunkirk, Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Blade Runner 2049, Coco e L'ora più buia. Tra gli interpreti spicca il lungamente atteso trionfo di Gary Oldmann, affiancato dal clamoroso bis di Frances McDormand, che aveva già vinto per Fargo vent'anni prima. Nei ruoli di non protagonisti s'impongono i formidabili talenti di Allison Janney e Sam Rockwell.

Miglior film: La forma dell'acqua - The Shape of Water [tutti i premi]
Più premiato: La forma dell'acqua - The Shape of Water [tutte le nomination]

Edizione 2017

Data: 26 Feb 2017 (Dolby Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Jimmy Kimmel

Warren Beatty e Faye Dunaway agli Oscar 2017
Warren Beatty e Faye Dunaway agli Oscar 2017

Un anno dopo le polemiche di #OscarSoWhite, l'Academy dimostra di avere appreso la lezione premiando, un po' a sopresa, un film delicato e lirico a tematica gay, oltre che realizzato e interpretato interamente da afroamericani. Moonlight ha la meglio un musical adorato da pubblico e critica come La La Land, che era arrivato al Dolby Theatre con il numero record di 14 candidature, e la cerimonia sarà ricordata anche per questo finale shock: chiamati a consegnare l'Oscar per il miglior film, gli attempati Warren Beatty e Faye Dunaway non si rendono conto di avere in mano la busta sbagliata (quella per la migliore attrice) e annunciano la vittoria di La La Land. Uno dei produttori del film del film di Damien Chazelle è costretto a riparare all'errore, correndo sul palco con la busta corretta, per uno dei momenti più surreali e imbarazzanti della storia degli Oscar. Dopo aver riveduto le procedure di invito a apertura a nuovi membri per svecchiarsi e migliorarsi, quindi, l'AMPAS è anche costretta a fare qualche controllo in più anche sulle buste per l'annuncio dei vincitori.
La La Land, in ogni caso, va a casa con sei statuette, tra cui quella per la migliore regia e quella per la migliore interprete femminile, Emma Stone. Il film di Barry Jenkins vince anche il premio per la sceneggiatura non originale oltre che con Mahershala Ali, mentre miglior attore è il commovente Casey Affleck di Manchester by the Sea e la migliore attrice non protagonista è la maestosa Viola Davis di Barriere.

Miglior film: Moonlight [tutti i premi]
Più premiato: La La Land [tutte le nomination]

Edizione 2016

Data: 28 Feb 2016 (Dolby Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Chris Rock

Leonardo DiCaprio con l'Oscar per Revenant, 2016
Leonardo DiCaprio con l'Oscar per Revenant, 2016

La cerimonia di premiazione degli 88simi Academy Awards, condotta da Chis Rock e segnata dalla polemica #OscarSoWhite dopo che per il secondo anno consecutivo tutti gli attori canidati sono bianchi e ci sono mancanza importanti nei confronti di film come Creed - Nato per combattere, Straight Outta Compton e Beasts of No Nation, è all'insegna dell'inclusività e della diversità. La gara per la conquista della statuetta destinata al miglior film è incerta fino all'ultimo, con Il caso Spotlight che finisce per vincere avendo ottenuto fino a quel momento solo l'Oscar per la migliore sceneggiatura originale, mentre Revenant - Redivivo deve "accontentarsi" del premio per la regia a Alejandro González Iñárritu, quello della fotografia a Emmanuel Lubezki (il terzo consecutivo, impresa senza precedenti), e quello più atteso della serata: il riconoscimento per il miglior attore andato finalmente a Leonardo DiCaprio, a ventidue anni dalla sua prima candidatura.
Per il resto, Mad Max: Fury Road trionfa nell'ambito tecnico conquiestando ben sei Academy Awards.

Miglior film: Il caso Spotlight [tutti i premi]
Più premiato: Mad Max: Fury Road (6 premi) [tutte le nomination]

Leggi anche: Oscar 2016, il fotoracconto: tutto il meglio della notte delle stelle

Edizione 2015

Data: 22 Feb 2015 (Dolby Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Neil Patrick Harris

Un'edizione non particolarmente brillante per gli Academy Awards, che ancora una volta sembrano voler "sovvertire" il parere delle critica mettendo da parte il film meglio recensito dell'anno, Boyhood, in favore del loro beniamino Birdman, un film che parla all'industry hollywoodiana al posto di un film che parla a tutti noi, del tempo che passa e della vita che ci corre incontro. La conduzione un po' rigida e impacciata del debuttante Neil Patrick Harris non aiuta, e le cose più belle della serata sono le "rivincite", quella scherzosa di Idina Menzel ai danni di John Travolta, quella a base di mattoncini di The Lego Movie, escluso dai candidati all'Oscar per il miglior film di animazione, e quella di Selma - La strada per la libertà, film che avrebbe meritato più spazio ma si deve accontentare di un premio alla miglior canzone; con Glory, però, si prende due standing ovation.

Birdman: Michael Keaton sfida Edward Norton in una scena del film
Birdman: Michael Keaton sfida Edward Norton in una scena del film

Miglior film: Birdman [tutti i vincitori]
Più premiato: Birdman, Grand Budapest Hotel (4 premi vinti) [tutte le nomination]

Edizione 2014

Data: 02 Mar 2014 (Dolby Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Ellen DeGeneres

Twelve Years a Slave: Chiwetel Ejiofor con Lupita Nyong'o e Michael Fassbender in una drammatica scena
Twelve Years a Slave: Chiwetel Ejiofor con Lupita Nyong'o e Michael Fassbender in una drammatica scena

Una awards season appassionante, quella 2013-2014, che termina con il trionfo di quello che era stato considerato fin dall'inizio, anche se non all'unanimità, il frontrunner: 12 anni schiavo di Steve McQueen. A rendere la gara incerta c'è il grande supporto dei registi per Gravity di Alfonso Cuarón, che finisce per fare incetta di premi tecnici, oltre a vincere l'Oscar, appunto, per la regia, e quello degli attori per American Hustle - L'apparenza inganna, che invece rimane a bocca asciutta nonostante le dieci nomination.

Miglior film: 12 anni schiavo [tutti i vincitori]
Più premiato: Gravity (7 premi vinti) [tutte le nomination]

Edizione 2013

Data: 24 Feb 2013 (Dolby Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Seth MacFarlane

Ben Affleck tra la folla in una suggestiva scena tratta da Argo
Ben Affleck tra la folla in una suggestiva scena tratta da Argo

Un'annata resa un po' particolare dall'anticipo della deadline per la determinazione delle nomination si trasforma nella cavalcata trionfale di Ben Affleck e del suo Argo: pur avendo visto il suo film candidato a Best Picture, Affleck resta fuori dalla categoria dedicata ai registi. Da quel momento è un crescendo: Argo vince PGA, SAG, DGA e WGA riconquistando il terreno perduto e praticamente doppiando il candidato a 12 Oscar Lincoln di Steven Spielberg in termini di supporto.
La notte del 24 febbraio 2013, il trionfo è assicurato anche nelle categorie dedicate al montaggio e alla sceneggiatura non originale. Il rivale più agguerrito di Argo non è nemmeno più Lincoln, ma Vita di Pi: Ang Lee vince l'Oscar per la migliore regia, quello che non poteva andare ad Affleck, e il suo film s'impone anche per fotografia, effetti speciali e colonna sonora. Spielberg si "consola" con la vittoria di Daniel Day-Lewis e con il premio per le scenografie. A trionfare come migliore attrice è Jennifer Lawrence per Il lato positivo - Silver Linings Playbook, mentre nelle due categorie di supporto si impongono Anne Hathaway (Les Misérables) e Christoph Waltz (Django Unchained).

Miglior film: Argo [tutti i vincitori]
Più premiato: Vita di Pi (4 premi vinti) [tutte le nomination]

Edizione 2012

Data: 26 Feb 2012 (Kodak Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Billy Crystal

Jean Dujardin e Bérénice Bejo in The Artist
Jean Dujardin e Bérénice Bejo in The Artist

Una edizione degli Oscar che, nel periodo più nero della crisi economica, ha risvegliato nei più nostalgici i sentimenti del cinema di altri tempi: così, un film francese, muto e in bianco e nero, forte di ottime idee tecniche e di piacevolissime interpretazioni, è riuscito nell'impresa di portarsi a casa il premio cinematografico più ambito, entrando nella storia di Hollywood. A dare (si fa per dire) del filo da torcere a The Artist è stato un altro grande omaggio al cinema, Hugo Cabret di Martin Scorsese. Nelle gare attoriali, oltre al trionfo del protagonista del film di Hazanavicious Jean Dujardin, fa parlare di sé la contesa tra le migliori attrici protagoniste, vinta dalla grande Meryl Streep, finalmente al suo terzo Oscar con The Iron Lady.

Miglior film: The Artist [tutti i vincitori]
Più premiati: The Artist, Hugo Cabret (5 premi vinti) [tutte le nomination]

Edizione 2011

Data: 27 Feb 2011 (Kodak Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatori: James Franco e Anne Hathaway

Colin Firth, protagonista del film The King's Speech
Colin Firth, protagonista del film The King's Speech

La corsa agli awards 2010-2011 si apre con la candidatura a grande favorito per Il discorso del re di Tom Hooper, pellicola inglese spalleggiata dalla Weinstein Company che ha dalla sua molte caratteristiche per avere seguito presso l'Academy of Motion Picture Arts and Science, a cominciare dalla performance del protagonista Colin Firth. QUando il moderno e tagliente The Social Network inizia a vincere premi della critica, però, il film di Tom Hooper sembra perdere terreno, almeno fino a quando non iniziano ad annunciare nomination e vincitori le Guild hollywoodiane, che evidenziano subito qualche debolezza per The Social Network nei gruppi più affini all'Academy, fino a quando il DGA non sigla la posizione di favoritissimo, alla vigilia della cerimonia del Kodak Theater, per Il discorso del re, che infatti porta a casa l'Oscar per il miglior film, quello per la migliore regia, quello per la migliore sceneggiatura originale e, naturalmente, quello di Mr. Firth, mentre la pellicola di Fincher si consola con riconoscimenti per sceneggiatura non originale, montaggio e colonna sonora. Accanto a Colin Firth, grande protagonista della contesa attoriale è Natalie Portman, che, con la sua magnetica ed emozionante interpretazione ne Il cigno nero, finisce per doppiare la veterana Annette Bening, inizialmente regina del buzz con la sua toccante prova ne I ragazzi stanno bene. Altri film protagonisti della stagione sono The Fighter, che trionfa con due attori non protagonisti, Christian Bale e Melissa Leo, e Toy Story 3 - La grande fuga, che ottiene l'Oscar per il miglior film d'animazione e quello per la migliore canzone.

Miglior film: Il discorso del re [tutti i vincitori]
Più premiati: Il discorso del re, Inception (4 premi vinti) [tutte le nomination]

Edizione 2010

Data: 07 Mar 2010 (Kodak Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatori: Steve Martin e Alec Baldwin

Una scena di The Hurt Locker di Kathryn Bigelow
Una scena di The Hurt Locker di Kathryn Bigelow

Questa corsa agli 82simi Academy Awards è rimasta famosa per una battaglia quasi "in famiglia", con il duello tra Kathryn Bigelow con il suo formidabile, struggente war movie The Hurt Locker e il suo ex marito James Cameron, regista del rivoluzionario kolossal Avatar. Una sfida tra due film splendidi non può finire che nel migliore dei modi, con la Bigelow che entra nella storia come prima donna a ottenere la statuetta come migliore regista.
Ma c'è spazio anche per premiare altre opere meritevoli, tra cui il delizioso Up della Pixar, premiato come miglior film di animazione, il tarantiniano Bastardi senza gloria, che trionfa con l'interpretazione folgorante di Christoph Waltz, e l'estroso Precious, che fa vincere la sorprendente Mo'Nique. A ricevere gli Oscar per le interpretazioni da protagonisti, invece, sono Sandra Bullock per The Blind Side e Jeff Bridges per Crazy Heart.

Miglior film: The Hurt Locker [tutti i vincitori]
Più premiato: The Hurt Locker (6 premi vinti)[tutte le nomination]

Edizione 2009

Data: 22 Feb 2009 (Kodak Theater, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Hugh Jackman

Dev Patel in una scena del film The Millionaire
Dev Patel in una scena del film The Millionaire

E' l'anno della cavalcata inarrestabile di un film inglese con scenari indiani, The Millionaire di Danny Boyle; per il grande pubblico fu soprattutto l'anno di uno dei più amati e ammirati blockbuster che memoria ricordi, Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan. La mancata inclusione del film di Nolan tra i candidati a Best Picture causò un tale clamore da indurre l'Academy a garantire la possibilità di ampliare la categoria, dall'ediziona successiva, da cinque fino a dieci titoli.
Lo sconfitto dell'anno fu Il curioso caso di Benjamin Button, che ottenne tre premi tecnici su ben tredici nomination, mentre per quanto riguarda i premi attoriali trionfarono Kate Winslet per The Reader - A voce alta, Sean Penn per Milk, Penelope Cruz per Vicky Cristina Barcelona e, tra la commozione generale, il compianto Heath Ledger per il suo ruolo nei panni dello psicopatico Joker ne Il cavaliere oscuro.

Miglior film: The Millionaire [tutti i vincitori]
Più premiato: The Millionaire (8 premi vinti) [tutte le nomination]

Edizione 2008

Data: 24 Feb 2008 (Kodak Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Jon Stewart

Tommy Lee Jones in una scena del film No Country for Old Men
Tommy Lee Jones in una scena del film No Country for Old Men

Un clima particolare quest'anno agli Academy Awards, con lo sciopero degli sceneggiatori conclusosi in extremis, le primarie politiche in atto in USA, Jon Stewart che torna alla conduzione dello show, e, favoriti su tutti, due film, Non è un paese per vecchi e Il petroliere, che raccontano un'America inquietante e diversa. Il trionfo degli anticonformisti e geniali fratelli Coen suggella un'annata di cinema da ricordare.

Miglior film: Non è un paese per vecchi [tutti i vincitori]
Più premiati: Non è un paese per vecchi (4 premi vinti) [tutte le nomination]

Edizione 2007

Data: 25 Feb 2007 (Kodak Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Ellen DeGeneres

Edizione caratterizzata dalla brillante conduzione di Ellen DeGeneres, per la prima volta alla guida della manifestazione. Pronostici rispettati con la premiazione del grande favorito Martin
Scorsese
che, alla settima nomination, riesce finalmente a spuntarla con The Departed e si aggiudica quattro Oscar tra cui miglior film e miglior regia. Sorprese di questa edizione il bel fantasy di Guillermo del Toro Il labirinto del fauno e la commedia indie Little Miss Sunshine a cui va l'Oscar per la sceneggiatura originale. Meritato riconoscimento per il miglior film straniero al tedesco Le vite degli altri.

Miglior film: The Departed - Il bene e il male [tutti i vincitori]
Più premiati: The Departed - Il bene e il male (4 premi vinti) [tutte le nomination]

Edizione 2006

Data: 05 Mar 2006 (Kodak Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Jon Stewart

L'anno che sarà ricordato per la grande sorpresa finale della statuetta più prestigiosa, quella per il miglior film, andata a Crash - contatto fisico anziché al favoritissimo I segreti di Brokeback Mountain. Memorabile anche il discorso di Robert Altman, premiato con l'Oscar alla carriera: il regista ha ricordato con amore le sue fatiche cinematografiche e le persone accanto alle quali ha lavorato.

Miglior film: Crash - Contatto fisico [tutti i vincitori]
Più premiati: Crash - Contatto fisico, I segreti di Brokeback Mountain, Memorie di una geisha, King Kong (3 premi vinti) [tutte le nomination]

Edizione 2005

Data: 27 Feb 2005 (Kodak Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Chris Rock

Il testa a testa tra lo spettacolare biopic The Aviator e lo struggente Million Dollar Baby si conclude con la vittoria del film di Clint Eastwood; per il rivale ci sono comunque cinque Oscar. Ma non arriva ancora la statuetta per Martin Scorsese. Tra gli interpreti trionfano Jamie Foxx e Morgan Freeman, rispettivamente miglior attore protagonista e non protagonista, mentre Hilary Swank si aggiudica il suo secondo Oscar come miglior attrice protagonista cinque anni dopo Boys don't cry.

Miglior film: Million Dollar Baby
Più premiato: The Aviator (5 premi vinti)

Edizione 2004

Data: 29 Feb 2004 (Kodak Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Billy Crystal

Viggo Mortensen, nei panni di Aragorn,  brandisce Anduril, la spada che fu spezzata ed è stata riforgiata per l'erede di Isildur.
Viggo Mortensen, nei panni di Aragorn, brandisce Anduril, la spada che fu spezzata ed è stata riforgiata per l'erede di Isildur.

La notte in cui il Re tornò e fu incoronato davanti a tutto il mondo. La notte della consacrazione dell'epica tolkieniana nel santuario del cinema. La notte del passaggio della supremazia tecnologica nel cinema dall'America alla Nuova Zelanda. La notte in cui anche il grandeClint Eastwood s'inchinò agli hobbit. La notte del trionfo di Peter Jackson fu una notte indimenticabile.

Miglior film: Il signore degli anelli - Il ritorno del re
Più premiato: Il signore degli anelli - Il ritorno del re (11 premi vinti)

Edizione 2003

Data: 23 Mar 2003 (Kodak Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Steve Martin

L'episodio interlocutorio della saga degli anelli di Peter Jackson Il signore degli anelli - Le due torri per poco non manca la nomination a miglior film a causa di A proposito di Schmidt di Alexander Payne che alla fine raccoglie solo due nomination per gli attori. Poteva essere l'anno di Scorsese, con le dieci nomination di Gangs of New York, ma l'Academy decide di snobbarlo ancora a favore di Chicago e Il pianista.

Miglior film: Chicago
Più premiato: Chicago (6 premi vinti)

Edizione 2002

Data: 24 Mar 2002 (Kodak Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Whoopi Goldberg

Nell'anno in cui gli Anelli approdano al Kodak Theatre, l'Academy sceglie di consegnare i riconoscimenti più prestigiosi a A Beautiful Mind, dramma di Ron Howard che racconta la storia del matematico mentalmente instabile John Nash. Denzel Washington e Halle Berry vanno a comporre l'accoppiata vincente degli attori protagonisti, mentre il visionario musical di Baz Luhrmann Moulin Rouge strappa i premi per miglior scenografia e costumi e la sceneggiatura originale va all'elegante Gosford Park di Robert Altman.

Miglior film: A Beautiful Mind
Più premiati: A Beautiful Mind, Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello (4 premi vinti)

Edizione 2001

Data: 25 Mar 2001 (Shrine Auditorium, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Steve Martin

Steven Soderbergh guadagna un buon numero di nomination sia con Traffic che con Erin Brockovich, ma il film che piace più all'AMPAS è l'epico Il gladiatore di Ridley Scott. Grande successo di Ang Lee che con il suo La tigre e il dragone rivitalizza e nobilita il genere wuxia conquistando quattro statuette tra le quali quella per il miglior film straniero.

Miglior Film: Il gladiatore
Più premiato: Il gladiatore (5 premi vinti)

Edizione 2000

Data: 26 Mar 2000 (Shrine Auditorium, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Billy Crystal

American Beauty, firmato dall'esordiente Sam Mendes, si accaparra buona parte delle statuette più prestigiose. Sulle categorie tecniche furoreggia invece Matrix. Pedro Almodovar conquista l'Oscar per il miglior film straniero con Tutto su mia madre.

Miglior Film: American Beauty
Più premiato: American Beauty (5 premi vinti)

Edizione 1999

Data: 21 Mar 1999 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, USA)
Presentatore: Whoopi Goldberg

Gwyneth Paltrow con Joseph Fiennes in Shakespeare in Love
Gwyneth Paltrow con Joseph Fiennes in Shakespeare in Love

Quasi tutti prevedevano la vittoria di Steven Spielberg con il suo Salvate il soldato Ryan, e invece trionfa a sorpresa la leggera e riuscita period comedy Shakespeare in Love, dedicata agli anni giovanili del drammaturgo di Stratford-upon-Avon, che si aggiudica sette statuette. Grande successo del cinema italiano con La vita è bella di Roberto Benigni, premiato tra l'altro come miglior attore non protagonista, la cui passeggiata sugli schienali delle poltrone per ritirare il premio getta scompiglio in platea, ma rimarrà impressa indelebilmente nella storia degli Academy Awards.

Miglior film: Shakespeare in Love
Più premiato: Shakespeare in Love (7 premi vinti)

Edizione 1998

Data: 23 Mar 1998 (Shrine Auditorium, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Billy Crystal

Oscar 1988, è l'anno di Titanic. Il film di James Cameron che doveva essere il flop del secolo, diventa invece il trionfo del secolo, con il record ancora imbattuto al botteghino e la conquista
di 11 statuette su 14 nomination. Resiste l'accoppiata vincente Jack Nicholson - Helen Hunt che furoreggia nella categoria degli attori protagonisti dopo aver mostrato il proprio feeling in Qualcosa è cambiato. Annus mirabilis anche per il duo di attori-sceneggiatori Matt Damon e Ben Affleck, premiati con la statuetta per la miglior sceneggiatura originale per Will Hunting - Genio Ribelle.

Miglior film: Titanic
Più premiato: Titanic (11 premi vinti)

Edizione 1997

Data: 24 Mar 1997 (Shrine Auditorium, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Billy Crystal

Nell'anno in cui i fratelli Coen raggiungono la nomination all'Oscar, il loro splendido Fargo si vede sfuggire la vittoria per mano de Il paziente inglese, struggente dramma sentimentale firmato da Anthony Minghella che fa la parte del leone conquistando nove statuette su dodici nomination.

Miglior film: Il paziente inglese
Più premiato: Il paziente inglese (9 premi vinti)

Edizione 1996

Data: 25 Mar 1996 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Whoopi Goldberg

Hollywood incorona Mel Gibson. Il suo Braveheart - Cuore impavido, ispirato alle gesta dell'eroe scozzese William Wallace, vince gli Oscar per il miglior film e la migliore regia. Importante presenza dell'Italia nelle nomination: Il postino di Michael Redford ottiene cinque candidature tra cui le due postume di Massimo Troisi come miglior attore protagonista e per la miglior sceneggiatura non originale. Alla fine il film ottiene l'Oscar per la miglior colonna sonora grazie alle musiche composte da Luis Enriquez Bacalov.

Miglior film: Braveheart - cuore impavido
Più premiato: Braveheart - cuore impavido (5 premi vinti)

Edizione 1995

Data: 27 Mar 1995 (Shrine Auditorium, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: David Letterman

L'anno della sfida tra Forrest Gump e Pulp Fiction. Non basta a Quentin Tarantino il supporto dell'anima più anticonformista di Hollywood: a trionfare è il film di Robert Zemeckis. La straordinaria interpretazione di Martin Landau che incarna il mitico Bela Lugosi nel biopic di Tim Burton Ed Wood viene premiata con l'Oscar per il miglior attore non protagonista, il film tra l'altro porta a casa anche la statuetta per il miglior make up.

Miglior film: Forrest Gump
Più premiato: Forrest Gump (6 premi vinti)

Edizione 1994

Data: 21 Mar 1994 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Whoopi Goldberg

Bambina ebrea in mezzo ad altri deportati in una sequenza di Schindler's List
Bambina ebrea in mezzo ad altri deportati in una sequenza di Schindler's List

Il più commovente dei film di Steven Spielberg conquista l'America e il mondo. E l'Academy non può che celebrare Schindler's List con sette meritatissime statuette.

Miglior film: Schindler's List
Più premiato: Schindler's List (7 premi vinti)

Edizione 1993

Data: 29 Mar 1993 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Billy Crystal

Clint Eastwood strega l'AMPAS con Gli spietati, torbido ed emozionante western vecchio stile. Al film di Eastwood vanno il premio per il miglior film, quello per la migliore regia, quello per il montaggio e quello per l'attore non protagonista, consegnato a Gene Hackman. Ottiene buoni risultati anche il suggestivo Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola che conquista tre statuette per il miglior trucco, costumi e montaggio sonoro. Oscar alla carriera a un emozionato Federico Fellini che morirà pochi mesi dopo la cerimonia.

Miglior film: Gli spietati
Più premiato: Gli spietati (4 premi vinti)

Edizione 1992

Data: 30 Mar 1992 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Billy Crystal

L'AMPAS sa stupire: accade di rado, ma accade. Nel 1992 un thriller, Il silenzio degli innocenti, tratto dal popolare romanzo di Thomas Harris, conquista le cinque statuette più "pesanti": quella per il miglior film, quella per la regia (Jonathan Demme), quella per la sceneggiatura non originale e quelle per i migliori attori protagonisti, gli straordinari Jodie Foster e Anthony Hopkins. Ma l'Oscar parla anche italiano: è la sera del trionfo tutto nostrano di Mediterraneo di Gabriele Salvatores e del montatore Pietro Scalia, premiato per JFK - un caso ancora aperto di Oliver Stone.

Miglior film: Il silenzio degli innocenti
Più premiato: Il silenzio degli innocenti (5 premi vinti)

Edizione 1991

Data: 25 Mar 1991 (Shrine Civic Auditorium, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Billy Crystal

Il 1991 è l'anno di Kevin Costner. Prima di una lunga fase in sordina, Costner conquista un enorme successo - e il favore dell'AMPAS - con il suo epos del Nuovo Mondo Balla coi lupi, da lui diretto e interpretato. E tra i rivali sconfitti ci sono niente meno che Il padrino: Parte terza e Quei bravi ragazzi.

Miglior film: Balla coi lupi
Più premiato: Balla coi lupi (7 premi vinti)

Edizione 1990

Data: 26 Mar 1990 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Billy Crystal

Una cinquina di film notevoli si contende l'Oscar per il miglior film nel 1990, e l'Academy sforna il vincitore che non t'aspetti: A spasso con Daisy, commedia nostalgica e brillante, con una deliziosa Jessica Tandy, che conquista anche il premio per la migliore interpretazione femminile. Oliver Stone strappa l'Oscar per la miglior regia con il polemico Nato il quattro luglio mentre uno straordinario Daniel Day-Lewis trionfa con la sua incredibile interpretazione del paraplegico Christy Brown ne Il mio piede sinistro. Premio per il miglior film straniero a Giuseppe Tornatore con il nostalgico Nuovo Cinema Paradiso.

Miglior film: A spasso con Daisy
Più premiato: A spasso con Daisy (4 premi vinti)

Edizione 1989

Data: 29 Mar 1989 (Shrine Civic Auditorium, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: nessuno

Tom Cruise e Dustin Hoffman in Rain Man - L'uomo della pioggia
Tom Cruise e Dustin Hoffman in Rain Man - L'uomo della pioggia

Rain Man - L'uomo della pioggia, un film che verrà ricordato per l'incredibile interpretazione di Dustin Hoffman e per il primo exploit di un Tom Cruise "maturo" - conquista le statuette principali nella notte del 29 marzo 1989. Notte in cui gli Academy Awards sono privi del tradizionale
host. Lo show si apre con una sequenza che include un numero musicale in cui Rob Lowe canta "Proud Mary" a un'attrice che interpreta Biancaneve. Dopo minacce di provvedimenti legali da parte della Disney in seguito all'uso non autorizzato del suo personaggio, l'Academy è costretta a presentare le sue scuse.

Miglior film: Rain man - l'uomo della pioggia
Più premiato: Rain man - l'uomo della pioggia (4 premi vinti)

Edizione 1988

Data: 11 Apr 1988 (Shrine Civic Auditorium, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Chevy Chase

1988: l'anno del trionfo di Bernardo Bertolucci e del suo sontuoso L'ultimo imperatore. Candidato a nove statuette, il film le vince tutte. Ben figura anche la commedia di Norman Jewison Stregata dalla luna che si porta a casa la coppia di Oscar per le migliori attrici (protagonista l'affascinante Cher e non protagonista Olympia Dukakis) e il premio per la miglior sceneggiatura originale. Un solo Oscar per il capolavoro di Brian De Palma Gli intoccabili che va a Sean Connery per la sua interpretazione di Jim Malone.

Miglior film: L'ultimo imperatore
Più premiato: L'ultimo imperatore (9 premi vinti)

Edizione 1987

Data: 30 Mar 1987 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatori: Chevy Chase, Goldie Hawn e Paul Hogan.

L'anno di Oliver Stone con Platoon, un'altra storia sulla sporca guerra del Vietnam, ma raccontata con eccezionale abilità e umanità. Stone batte il Woody Allen di Hannah e le sue sorelle, che si consola con gli Oscar alla sceneggiatura, a Dianne Wiest e a Michael Caine. Un solo Oscar (miglior scenografia) allo struggente Mission, che aveva conquistato ben sette nomination, ma l'afflato umanitario di Roland Joffé non convince fino in fondo l'Academy.

Miglior film: Platoon
Più premiato: Platoon (4 premi vinti)

Edizione 1986

Data: 24 Mar 1986 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatori: Alan Alda, Jane Fonda e Robin Williams.

La serata vede il trionfo di Sydney Pollack col dramma sentimentale La mia Africa, adattamento cinematografico del romanzo di Karen Blixen nonché inno alle bellezze naturalistiche del continente africano che si aggiudica sette statuette, tra le quali miglior film, regia e ovviamente miglior fotografia, ma manca quelle per i due protagonisti (Robert Redford non ottiene neppure la nomination). A ricevere l'Oscar come miglior attore protagonista è William Hurt, straordinario nei panni dell'omosessuale Luis Molina nel drammatico Il bacio della donna ragno, mentre il capolavoro di Kurosawa Ran ottiene solo l'Oscar per i migliori costumi. Ma il record negativo va a Il colore viola di Steven Spielberg: 11 nomination e neppure un Oscar.

Miglior film: La mia Africa
Più premiato: La mia Africa (7 premi vinti)

Edizione 1985

Data: 25 Mar 1985 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Jack Lemmon

Il 1985 è l'anno di Amadeus, straordinario biopic di Milos Forman. F. Murray Abraham, nei panni di Salieri, ruba la statuetta al coprotagonista Tom Hulce, mattatore della pellicola con la sua interpretazione sopra le righe del genio di Salisburgo. Nonostante le due nomination, passa praticamente inosservato il bel Broadway Danny Rose di Woody Allen mentre colpisce nel segno Urla del silenzio di Roland Joffé, dedicato alla Cambogia post evacuazione americana del 1975.

Miglior film: Amadeus
Più premiato: Amadeus (8 premi vinti)

Edizione 1984

Data: 09 Apr 1984 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Johnny Carson

Il dramma familiare di James L. Brooks Voglia di tenerezza trionfa commuovendo Academy e pubblico soprattutto grazie alla straordinaria interpretazione di Shirley MacLaine, meritatamente premiata con la statuetta per la miglior attrice, così come Jack Nicholson, non protagonista di lusso. Al capolavoro di Ingmar Bergman Fanny e Alexander vanno quattro Oscar tra cui miglior film straniero, miglior fotografia, scenografia e costumi.

Miglior film: Voglia di tenerezza
Più premiato: Voglia di tenerezza (5 premi vinti)

Edizione 1983

Data: 11 Apr 1983 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatori: Liza Minnelli, Dudley Moore, Richard Pryor, Walter Matthau.

Ben Kingsley in Gandhi
Ben Kingsley in Gandhi

Edizione mistica con le otto statuette vinte dal biopic Gandhi di Richard Attenborough. I numerosi film meritevoli dell'annata si devono accontentare del poco spazio che resta loro, ma nelle categorie tecniche si fa valere lo spielberghiano E.T. L'Extraterrestre che conquista quattro Oscar tra cui il premio per la colonna sonora composta da John Williams.

Miglior film: Gandhi
Più premiato: Gandhi (8 premi vinti)

Edizione 1982

Data: 29 Mar 1982 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Johnny Carson

"The British are coming!" Questo grido entusiastico accoglie le quattro statuette tributate a Momenti di gloria, che sbaraglia tutte le previsioni della vigilia sconfiggendo l'epico Reds di Warren Beatty e il primo capitolo della saga di Indiana Jones e aggiudicandosi i premi per il miglior film, sceneggiatura, costumi e per l'indimenticabile colonna sonora composta dal greco Vangelis. Beatty però la spunta sulla regia. Premio alla carriera a una delle dark lady più affascinanti di Hollywood, Barbara Stanwyck che accetta con piacere una statuetta che ha il sapore del risarcimento per i quattro Oscar competitivi mancati.

Miglior film: Momenti di gloria
Più premiati: Momenti di gloria, I predatori dell'arca perduta (4 premi vinti)

Edizione 1981

Data: 31 Mar 1981 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Johnny Carson

Gli Academy Awards del 1981 sono funestati dalla notizia dell'attentato al presidente Reagan che fa slittare la cerimonia di un giorno. Il colpevole è un certo John Hinckley, psicopatico il cui intento dichiarato è quello di attirare l'attenzione dell'amata Jodie Foster. Durante la cerimonia il presentatore Johnny Carson trasmette il discorso con cui il presidente rassicura sulle proprie condizioni di salute sottolineando l'importanza della serata in quanto "il mezzo filmico ci mostra per quello
che siamo. Non solo a livello di espressione e di comportamento, ma anche a livello delle emozioni. I film sono eterni". Al di là dell'atmosfera mesta lo spettacolo deve continuare e a trionfare è il bel film drammatico diretto da Robert Redford Gente Comune. Meritatissime anche le due statuette tributate a Toro Scatenato: il premio per il miglior attore protagonista che va a Robert De Niro e quello per il miglior montaggio consegnato alla straordinaria Thelma Schoonmaker.

Miglior film: Gente comune
Più premiato: Gente comune (4 premi vinti)

Edizione 1980

Data: 14 Apr 1980 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Johnny Carson

Francis Ford Coppola consegna alla storia del cinema del cinema mondiale Apocalypse Now, capolavoro senza tempo. L'Academy ringrazia con due sole statuette (fotografia e sonoro) preferendogli il dramma strappalacrime Kramer contro Kramer che invece ne riceve cinque. Non mancano il bersaglio i due talentuosi interpreti Dustin Hoffman e Meryl Streep. Parlano italiano gli Oscar tecnici di Vittorio Storaro, premiato per la miglior fotografia per il film di Coppola, e Carlo Rambaldi, coautore degli effetti speciali di Alien.

Miglior film: Kramer contro Kramer
Più premiato: Kramer contro Kramer (5 premi vinti)

Edizione 1979

Data: 09 Apr 1979 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Johnny Carson

Michael Cimino colpisce al cuore con quello che diverrà il suo capolavoro assoluto: Il cacciatore, viaggio all'Inferno (del Vietnam) e ritorno. Nove candidature e cinque statuette portate a casa. Tra gli attori viene premiato solo Christopher Walken nonostante tutti i protagonisti forniscano performance straordinarie, ma Robert De Niro viene battuto da Jon Voight, anch'egli reduce del Vietman nel dramma strappalacrime di Hal Ashby Tornando a casa. Premiata anche la coprotagonista di Voight Jane Fonda che sottrae la statuetta a Ingrid Bergman, candidata per Sinfonia d'autunno, unico film in cui è diretta dal maestro Ingmar Bergman.

Miglior film: Il cacciatore
Più premiato: Il cacciatore (5 premi vinti)

Edizione 1978

Data: 03 Apr 1978 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Bob Hope

Woody Allen e Diane Keaton in una scena del film Io e Annie
Woody Allen e Diane Keaton in una scena del film Io e Annie

Tra gli Oscar e Woody Allen non corre buon sangue. Questo non impedisce all'Academy di tributare al regista newyorkese le quattro meritate statuette per l'irresistibile Io e Annie: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior attrice protagonista (la splendida Diane Keaton). Nelle categorie tecniche trionfa Guerre stellari, primo capitolo di una saga epica che fa man bassa di Oscar raggiungendo quota sei. Una sola statuetta (miglior fotografia) per lo spielberghiano Incontri ravvicinati del terzo tipo.

Miglior film: Io e Annie
Più premiato: Guerre stellari (6 premi vinti)

Edizione 1977

Data: 28 Mar 1977 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatori: Warren Beatty, Ellen Burstyn, Jane Fonda e Richard Pryor.

Scontro al vertice tra titani. Il pugile Rocky contro i mass media di Quinto potere e Tutti gli uomini del presidente. Quattro statuette a testa per gli affreschi politici di Lumet e Pakula, il primo fa tripletta portandosi a casa gli Oscar per tutti e tre i suoi attori principali oltre alla sceneggiatura originale, il secondo ottiene il premio per il miglior attore non protagonista (Jason Robards), miglior sceneggiatura non originale, scenografia e sonoro. Ad avere la meglio però è il primo capitolo della saga dello Stallone Italiano che conquista i premi più prestigiosi: miglior film, regia e montaggio.

Miglior film: Rocky
Più premiati: Quinto potere, Tutti gli uomini del presidente (4 premi vinti)

Edizione 1976

Data: 29 Mar 1976 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Goldie Hawn, Gene Kelly, Walter Matthau, Robert Shaw e George Segal.

E' ancora il cinema politico a trionfare con il potente pamphlet contro gli ospedali psichiatrici Qualcuno volò sul nido del cuculo di Milos Forman che fa man bassa di premi aggiudicandosi tutte e cinque le categorie principali: miglior film, regia, sceneggiatura non originale, migliori attori protagonisti (l'immortale accoppiata composta da Jack Nicholson nei panni del rivoluzionario McMurphy, coscienza critica nonché cuore pulsante del film, e Louise Fletcher in quelli della caposala Ratched). Tra gli sconfitti dell'annata il capolavoro di Kubrick Barry Lyndon, che si aggiudica comunque quattro Oscar tecnici, e il bel Nashville di Robert Altman che ottiene solo il premio per la miglior canzone.

Miglior film: Qualcuno volò sul nido del cuculo
Più premiato: Qualcuno volò sul nido del cuculo (5 premi vinti)

Edizione 1975

Data: 08 Apr 1975 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Sammy Davis Jr., Bob Hope, Shirley McLaine

Il padrino - Parte seconda raddoppia il numero degli Oscar conquistati dal precedente capitolo raggiungendo quota sei. Un trionfo senza precedenti per un sequel. Prevedibile l'Oscar come miglior attore non protagonista a Robert de Niro che, nei panni di un giovane Don Vito Corleone, non fa rimpiangere il grande Marlon Brando. Purtroppo allo straordinario Al Pacino viene preferito il protagonista di Harry e Tonto Art Carney, ma tra le statuette ricevute una delle più significative è quella per le musiche immortali di Nino Rota e Carmine Coppola. Miglior attrice non protagonista dell'anno è Ingrid Bergman, premiata per Assassinio sull'Orient Express.

Miglior film: Il padrino - Parte seconda
Più premiato: Il padrino - Parte seconda (6 premi vinti)

Edizione 1974

Data: 02 Apr 1974 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatori: John Huston, David Niven, Burt Reynolds.

Il cinema del disimpegno più ironico e graffiante trionfa con La stangata del grande George Roy Hill che si aggiudica sette Oscar tra cui quello per il miglior film battendo pezzi da novanta come l'inquietante L'esorcista, il nostalgico
American Graffiti e lo straordinario capolavoro di Ingmar Bergman Sussurri e grida. Il film del maestro svedese ottiene solo il premio per la miglior fotografia. L'appassionato omaggio al cinema di Francois Truffaut Effetto Notte vince meritatamente la statuetta come miglior film straniero.

Miglior film: La stangata
Più premiato: La stangata (7 premi vinti)

Edizione 1973

Data: 27 Mar 1973 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California,USA)
Presentatori: Carol Burnett, Michael Caine, Charlton Heston e Rock Hudson

Marlon Brando è Don Vito Corleone nel film Il Padrino
Marlon Brando è Don Vito Corleone nel film Il Padrino

Il 1973 è l'anno de Il padrino e della conferma del talento artistico di Francis Ford Coppola, ma è anche l'anno del grande rifiuto dell'eccentrico Marlon Brando che, premiato come miglior attore protagonista per il ruolo di Vito Corleone, rifiuta di presiedere alla cerimonia in polemica aperta con l'Academy e invia a rifiutare il premio una finta nativa americana, la celebre Piccola Piuma. Imprevisto tra gli imprevisti: Charlton Heston, uno dei quattro presentatori dell'annata, arriva in forte ritardo a causa di una foratura e sale sul palco giusto in tempo per impedire a Clint Eastwood di prendere il suo posto.

Miglior film: Il padrino
Più premiato: Cabaret (8 premi vinti)

Edizione 1972

Data: 10 Apr 1972 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatori: Helen Hayes, Alan King. Sammy Davis Jr., Jack Lemmon.

L'Academy premia il cinema muscolare di William Friedkin tributando ben cinque Oscar a Il braccio violento della legge e ignora completamente Arancia Meccanica che non finalizza neppure una delle sue quattro nomination. Jane Fonda vince l'Oscar come miglior attrice protagonista con Una squillo per l'ispettore Klute e il malinconico L'ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich si ritaglia il suo spazio portando a casa entrambi gli Oscar per i migliori attori non protagonisti. Miglior film straniero è Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica.

Miglior film: Il braccio violento della legge
Più premiato: Il braccio violento della legge (5 premi vinti)

Edizione 1971

Data: 15 Apr 1971 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: nessuno

Patton di Franklin J. Schaffner ottiene sette statuette. L'Academy sembra preferire il film di guerra d'impianto classico alla visione satirica di Robert Altman con il suo polemico MASH o al dramma sentimentale di Love story. I Beatles vincono l'Oscar per la miglior colonna sonora del film Let it be e Elio Petri conquista una statuetta tutta italiana per il miglior film straniero con Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.

Miglior film: Patton
Più premiato: Patton (7 premi vinti)

Edizione 1970

Data: 07 Apr 1970 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: nessuno

In assenza di un host, i premi vengono presentati da diciassette "Amici degli Oscar". Trionfa il drammatico Un uomo da marciapiede che si aggiudica i premi per il miglior film, regia e sceneggiatura non originale, ma i bravissimi Jon Voight e Dustin Hoffman si fanno soffiare il premio per il miglior attore da un anziano John Wayne. Tra i premiati anche il musical Hello, Dolly e il western atipico di George Roy Hill Butch Cassidy.

Miglior film: Un uomo da marciapiede
Più premiato: Butch Cassidy (4 premi vinti)

Edizione 1969

Data: 14 Apr 1969 (Dorothy Chandler Pavilion, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: nessuno

Per la prima volta la cerimonia degli Oscar viene trasmessa in diretta televisiva in tutto il mondo, dando inizio al rituale appuntamento annuale con la consegna delle statuette. In un'annata tutta musicale a trionfare è il musical Oliver!, ennesimo adattamento del dickensiano Oliver Twist, che ottiene cinque Oscar tra cui miglior film e miglior regia strappando la vittoria al brillante Funny Girl, film che però permette a Barbra Streisand di trionfare come miglior attrice protagonista. Nella cinquina delle nomination per il miglior film c'è anche Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli che porta a casa gli Oscar per la miglior fotografia e i costumi. Quasi del tutto ignorato Stanley Kubrick: a 2001: Odissea nello spazio va solo una statuetta per gli effetti speciali.

Miglior film: Oliver!
Più premiato: Oliver! (6 premi vinti)

Edizione 1968

Data: 10 Apr 1968 (Santa Monica Civic Auditorium, Santa Monica, California, USA)
Presentatore: Bob Hope

Annata drammatica segnata dall'assassinio del reverendo Martin Luther King che fa slittare la cerimonia di due giorni. A causa della forte diminuzione di produzione di pellicole in bianco e nero le categorie della miglior fotografia, miglior scenografia e migliori costumi vengono riunite evitando la distinzione tra film in bianco e nero e film a colori che vigeva fino all'anno precedente. Il poliziesco impegnato La calda notte dell'ispettore Tibbs trionfa come miglior film e permette al suo coprotagonista Rod Steiger di aggiudicarsi l'Oscar come miglior interprete, ma il premio per la miglior regia va a Mike Nichols per il caustico capolavoro Il laureato.

Miglior film: La calda notte dell'ispettore Tibbs
Più premiato: La calda notte dell'ispettore Tibbs (5 premi vinti)

Edizione 1967

Data: 10 Apr 1967 (Santa Monica Civic Auditorium, Santa Monica, California, USA)
Presentatore: Bob Hope

Lo show rischia la cancellazione a causa di uno sciopero di tecnici di laboratorio che ha luogo proprio tre ore prima dell'inizio della messa in onda. Per fortuna tutto si risolve rapidamente e lo svolgersi della cerimonia permette all'affresco storico Un uomo per tutte le stagioni di Fred Zinnemann di trionfare come miglior film battendo l'agrodolce Alfie e il drammatico Chi ha paura di Virginia Woolf?. Il film di Zinnemann si aggiudica sei statuette tra cui quella per la miglior regia battendo, tra gli altri, Michelangelo Antonioni in lizza per Blow-up.

Miglior film: Un uomo per tutte le stagioni
Più premiato: Un uomo per tutte le stagioni (6 premi vinti)

Edizione 1966

Data: 18 Apr 1966 (Santa Monica Civic Auditorium, Santa Monica, California, USA)
Presentatore: Bob Hope

Julie Andrews in una scena del film Tutti insieme appassionatamente
Julie Andrews in una scena del film Tutti insieme appassionatamente

Per la prima volta la cerimonia della consegna dei premi Oscar viene trasmessa a colori. A trionfare è il musical Tutti insieme appassionatamente di Robert Wise che conquista l'Oscar per il miglior film dell'anno e per la miglior regia battendo il grande favorito Il Dottor Zivago di David Lean. Cinque statuette a testa per le due pellicole e poco altro per i restanti contendenti che si devono accontentare dei premi minori.

Miglior film: Tutti insieme appassionatamente
Più premiati: Tutti insieme appassionatamente, Il Dottor Zivago (5 premi vinti)

Edizione 1965

Data: 05 Apr 1965 (Santa Monica Civic Auditorium, Santa Monica, California, USA)
Presentatore: Bob Hope

L'eleganza e la grazia della commedia musicale My fair lady conquistano l'Academy: la pellicola di George Cukor ottiene ben otto statuette. Segue a ruota un altro film musicale, Mary Poppins al quale vanno cinque Oscar tra cui quello per la miglior attrice protagonista (l'incantevole Julie Andrews) e quello, inevitabile, per le musiche indimenticabili. Nessun premio per il geniale Il dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba di Stanley Kubrick. L'Oscar per il miglior film straniero va a Ieri, oggi, domani di Vittorio de Sica.

Miglior film: My Fair Lady
Più premiato: My Fair Lady (8 premi vinti)

Edizione 1964

Data: 13 Apr 1964 (Santa Monica Civic Auditorium, Santa Monica, California, USA)
Presentatore: Jack Lemmon

A contendersi i premi dell'annata sono il britannico Tom Jones di Tony Richardson, l'imponente kolossal Cleopatra di Joseph L. Mankiewicz, il vivace La conquista del West, diretto da un manipolo di epici registi, e l'outsider America America - il ribelle dell'Anatolia di Elia Kazan. Inaspettatamente Tom Jones si aggiudica gli Oscar più prestigiosi (film, regia sceneggiatura e colonna sonora), le quattro statuette per scenografia, fotografia, costumi ed effetti speciali vanno a Cleopatra e La conquista del West ne ottiene tre mentre il film di Kazan riceve solo un premio. Grande soddisfazione per l'Italia: il capolavoro di Fellini Otto e mezzo trionfa come miglior film straniero e ottiene un riconoscimento anche per i migliori costumi.

Miglior film: Tom Jones
Più premiati: Tom Jones,Cleopatra (4 premi vinti)

Edizione 1963

Data: 08 Apr 1963 (Santa Monica Civic Auditorium, Santa Monica, California, USA)
Presentatore: Frank Sinatra

L'epico kolossal Lawrence d'Arabia diretto da David Lean fa la parte del leone aggiudicandosi ben sette statuette tra cui quella per il miglior film. In questa edizione si fa spazio, però, con tre Oscar anche lo struggente Il buio oltre la siepe, adattamento dell'omonimo romanzo di Harper Lee che vede Gregory Peck trionfare come miglior attore protagonista. Migliori attrici dell'anno Anne Bancroft e Patty Duke, straordinarie interpreti di Anna dei miracoli, miglior sceneggiatura originale a Divorzio all'italiana di Pietro Germi. Un curioso incidente crea scompiglio prima dell'inizio della cerimonia. Il presentatore della serata Frank Sinatra rischia di non arrivare in tempo perché, privo del pass per il parcheggio, non viene riconosciuto ed è costretto a parcheggiare la propria auto lontano dall'Auditorium, arrivando trafelato sul palco giusto in tempo per l'inizio della cerimonia.

Miglior film: Lawrence d'Arabia
Più premiato: Lawrence d'Arabia (7 premi vinti)

Edizione 1962

Data: 09 Apr 1962 (Santa Monica Civic Auditorium, Santa Monica, California, USA)
Presentatore: Bob Hope

Il suggestivo musical West Side Story arriva a conquistare dieci Oscar. I due coregisti Jerome Robbins e Robert Wise festeggiano questa valanga di statuette tanto straordinaria quanto imprevista. Purtroppo l'enorme successo di West Side Story impedisce di porre fine a un ingiustizia: il 1962 è l'anno della quarta nomination per Montgomery Clift e la seconda per Judy Garland (migliori attori non protagonisti per Vincitori e vinti), entrambi vengono battuti dai semisconosciuti interpreti di West Side Story George Chakiris e Rita Moreno. Per i due attori questa è l'ultima nomination della carriera. Regina di Hollywood per una notte è invece Sophia Loren premiata per La ciociara, la cui statuetta si va ad aggiungere a quella vinta da Piero Gherardi per i costumi de La dolce vita. Secondo premio consecutivo per il miglior film straniero a Ingmar Bergman per Come in uno specchio.

Miglior film: West Side Story
Più premiato: West Side Story (10 premi vinti)

Edizione 1961

Data: 17 Apr 1961 (Santa Monica Civic Auditorium, Santa Monica, California, USA)
Presentatore: Bob Hope

L'appartamento, capolavoro di Billy Wilder, conquista cinque Oscar. I tre principali vengono tributati al solo Wilder, produttore, regista e sceneggiatore della pellicola. Purtroppo agli straordinari interpreti Jack Lemmon e Shirley MacLaine vengono preferiti Burt Lancaster e la sensualissima Elizabeth Taylor di Venere in visone. Nonostante la quinta nomination ottenuta con l'agghiacciante Psycho, anche stavolta Alfred Hitchcock non porta a casa il premio per la regia. Miglior film straniero dell'anno è il cupo La fontana della vergine di Ingmar Bergman.

Miglior film: L'appartamento
Più premiato: L'appartamento (5 premi vinti)

Edizione 1960

Data: 04 Apr 1960 (RKO Pantages Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Bob Hope

Nuovo record stabilito da Ben Hur che conquista 11 Oscar su 12 nomination facendosi sfuggire solo il premio per la miglior sceneggiatura non originale, tributata al drammatico La strada dei quartieri alti. Purtroppo l'irresistibile A qualcuno piace caldo di Billy Wilder deve accontentarsi della statuetta per i migliori costumi, mentre il bellissimo mistery di Hitchcock Intrigo Internazionale viene completamente ignorato. Le scelte dell'Academy talvolta risultano incomprensibili: riprova ne è il fatto che l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale viene conferito al team di sceneggiatori della commedia per famiglie Il letto racconta che inspiegabilmente viene preferito agli altri nominati della categoria, tra questi figurano François Truffaut, candidato per I 400 colpi e Ingmar Bergman per Il posto delle fragole.

Miglior film: Ben Hur
Più premiato: Ben Hur (11 premi vinti)

Edizione 1959

Data: 06 Apr 1959 (RKO Pantages Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatori: Bob Hope, Jerry Lewis e David Nivebn.

Leslie Caron in una scena canora di Gigi
Leslie Caron in una scena canora di Gigi

E' l'anno della romantica commedia musicale di Vincente Minnelli Gigi, che infrange tutti i precedenti record vincendo nove Oscar e battendo il bellissimo dramma tratto da Tennessee Williams La gatta sul tetto che scotta. Miglior film straniero è Mio zio di Jacques Tati. Il finale della cerimonia vede precipitare il numero musicale di Mitzi Gaynor "There's no business like show business" in un allegro caos con tutti i premiati che salgono sul palco unendosi al canto. Quando Jerry Lewis annuncia che ci sono ancora venti minuti di diretta, dal canto si passa alle danze. Dean Martin volteggia con una statuetta stretta a sé, mentre Lewis afferra una tromba e prova a suonarla con scarsi risultati. Spencer Tracy, che segue la cerimonia da casa, esclama: "Mio Dio, siamo arrivati a questo punto?" Alla fine la NBC interrompe bruscamente la diretta colmando il vuoto di programmazione con un cortometraggio sulle armi da fuoco.

Miglior film: Gigi
Più premiato: Gigi (9 premi vinti)

Edizione 1958

Data: 26 Mar 1958 (RKO Pantages Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatori: James Stewart, David Niven, Rosalind Russell, Bob Hope e Jack Lemmon.

Robusto film di guerra che diverrà un classico della storia del cinema, Il ponte sul fiume Kwai segna un'epoca e, grazie alle interpretazioni dello straordinario cast, e all'elegante regia di David Lean, conquista sette Oscar: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior attore protagonista (un eccezionale Alec Guinness) e il premio per le migliori musiche tributato a Michael Arnold, autore dell'arrangiamento della marcetta militare (Colonel Bogey March) fischiata nel corso del film e impressa indelebilmente nella memoria collettiva. L'Oscar per il miglior film straniero va, ancora una volta, all'Italia grazie a Le notti di Cabiria di Federico Fellini. Tra i presentatori di quest'anno compare anche Paperino. La durata del suo intervento, di circa sei minuti, causa un ritardo nella cerimonia che fa interrompere la diretta televisiva dopo la proclamazione dell'Oscar per il miglior film, oscurando la consegna dei premi alla carriera da parte di Bette Davis. Dai commenti post cerimonia la diva non pare particolarmente contenta di aver ceduto il suo momento di visibilità al celebre papero della Disney.

Miglior film: Il ponte sul fiume Kwai
Più premiato: Il ponte sul fiume Kwai (7 premi vinti)

Edizione 1957

Data: 27 Mar 1957 (RKO Pantages Theatre, Los Angeles, USA - NBC Century Theatre, New York, USA)
Presentatore: Jerry Lewis, Celeste Holm (a New York)

L'ombra del Maccartismo opprime Hollywood. Le regole sono severissime, nessun membro del Partito Comunista che non abbia dato le dimissioni o si sia rifiutato di testimoniare davanti alla Commissione per le Attività Antiamericane può essere candidato agli Academy Awards. Ironicamente a vincere l'Oscar per il miglior soggetto è proprio uno dei più convinti comunisti di Hollywood, Dalton Trumbo, che beffa l'Academy firmando il soggetto de La più grande corrida con uno pseudonimo. Per sfuggire a questa morsa si premia la fantasia al potere:Il giro del mondo in 80 giorni, con il suo dispendio di mezzi, i suoi 140 set, le riprese effettuate in 13 nazioni e tre diversi continenti, vince cinque Oscar tra i quali quello per il miglior film, ma nessun riconoscimento nella categoria recitazione dove trionfano Yul Brynner, interprete del musical Il re ed io, e l'affascinante Ingrid Bergman, protagonista dello storico Anastasia. Seconda nomination postuma per l'immenso James Dean de Il gigante, epico melodramma che frutta a George Stevens il premio per la miglior regia.

Miglior film: Il giro del mondo in 80 giorni
Più premiati: Il giro del mondo in 80 giorni, Il re ed io (5 premi vinti)

Edizione 1956

Data: 21 Mar 1956 (RKO Pantages Theatre, Los Angeles, California, USA - NBC Century Theatre, New York, USA)
Presentatori: Jerry Lewis; Claudette Colbert e Joseph L. Mankiewicz

Marty, vita di un timido, improbabile love story di origine televisiva tra il macellaio Ernest Borgnine e la maestrina Betsy Blair, conquista l'Academy e vince quattro Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura. L'Italia festeggia l'Oscar di Anna Magnani, straordinaria protagonista de La rosa tatuata di Daniel Mann, premiato anche per la fotografia e la scenografia. Ma sulla cerimonia pesa come un macigno la scomparsa prematura dell'astro nascente James Dean, candidato come miglior attore protagonista per La valle dell'Eden, ma presente nelle nomination dell'anno anche con il suo testamento cinematografico Gioventù bruciata.

Miglior film: Marty, vita di un timido
Più premiato: Marty, vita di un timido (4 premi vinti)

Edizione 1955

Data: 30 Mar 1955 (RKO Pantages Theatre, Los Angeles, California, USA - NBC Century Theatre, New York, USA) Presentatori: Bob Hope; Thelma Ritter (da New York)

Il ruvido e drammatico Fronte del porto trionfa tra mille polemiche portandosi a casa otto statuette e innalzando Marlon Brando al rango di star. Elia Kazan sfrutta i sottintesi della pellicola per regolare i conti con i suoi ex compagni comunisti e uscirne il più possibile pulito dal coinvolgimento nella caccia alle streghe, ma nonostante il grande successo ottenuto con questa pellicola, Hollywood non gli perdonerà facilmente il tradimento. L'Oscar per la miglior colonna sonora per un musical va all'irresistibile Sette spose per sette fratelli di Stanley Donen.

Miglior film: Fronte del porto
Più premiato: Fronte del porto (8 premi vinti)

Edizione 1954

Data: 25 Mar 1954 (RKO Pantages Theatre, Los Angeles, California, USA - NBC Century Theatre, New York, USA) Presentatori: Donald O'Connor, Fredric March (da New York)

La seconda diretta televisiva della cerimonia degli Oscar cattura davanti al piccolo schermo 43.000.000 di spettatori. A far la parte del leone ci pensa il robusto melodramma bellico Da qui all'eternità di Fred Zinnemann, genere prediletto dall'Academy che apprezza i film ricompensandolo con otto Oscar. Tra le principali statuette mancano, però, all'appello quelle per i migliori attori protagonisti: né Montgomery CliftBurt Lancaster riescono a spuntarla su William Holden, premiato per Stalag 17, e a Deborah Kerr viene preferita la dolce Audrey Hepburn di Vacanze romane.

Miglior film: Da qui all'eternità
Più premiato: Da qui all'eternità (8 premi vinti)

Edizione 1953

Data: 19 Mar 1953 (RKO Pantages Theatre, Los Angeles, California, USA - NBC International Theatre, New York, USA) Presentatori: Bob Hope, Conrad Nagel (da New York)

Per la prima volta la consegna degli Academy Awards viene trasmessa in diretta nazionale dalla NBC. L'intervento del network è provvidenziale perché i diritti televisivi permettono alla cerimonia di svolgersi regolarmente quando, fino a poco prima, l'evento rischiava di saltare per mancanza di fondi. Il premio per il miglior film va a un kolossal hollywoodiano dedicato al circo che raccoglie un cast nutritissimo, Il più grande spettacolo del mondo di Cecil B. DeMille. John Ford, con il suo Un uomo tranquillo, si aggiudica il premio per la miglior regia mentre il western sperimentale Mezzogiorno di fuoco si accaparra le statuette per il miglior attore protagonista (Gary Cooper nei panni dell'indimenticabile sceriffo Kane), miglior montaggio, migliori musiche e miglior canzone originale. Cinque Oscar vanno anche al drammatico Il bruto e la bella di Vincente Minnelli mentre l'ombra cupa della caccia alle streghe comincia ad abbattersi anche su Hollywood.

Miglior film: Il più grande spettacolo del mondo
Più premiato: Il bruto e la bella (5 premi vinti)

Edizione 1952

Data: 20 Mar 1952 (RKO Pantages Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Danny Kaye

Un bacio romantico tra Gene Kelly e Leslie Caron in Un americano a Parigi
Un bacio romantico tra Gene Kelly e Leslie Caron in Un americano a Parigi

La magia del musical, la bellezza delle scenografie variopinte e fiabesche di stampo pittorico, la dolcezza e la classe di Leslie Caron, la danza maschia e sensuale di Gene Kelly. Tutto questo è Un americano a Parigi, rivelazione dell'anno che si fa largo tra pericolosi candidati guadagnandosi l'Oscar come miglior film oltre ai riconoscimenti dovuti come miglior scenografia, fotografia, musiche e costumi e a un premio per il miglior soggetto e sceneggiatura. Il teatrale Un tram che si chiama desiderio di Elia Kazan fa incetta di premi per l'interpretazione, manca solo quello per il miglior attore protagonista strappato a Marlon Brando dall'avventuriero Humphrey Bogart de La Regina d'Africa. Sei statuette vanno al drammatico Un posto al sole di George Stevens mentre premio speciale per il miglior film straniero è Rashomon di Akira Kurosawa.

Miglior film: Un americano a Parigi
Più premiati: Un americano a Parigi, Un posto al sole (6 premi vinti)

Edizione 1951

Data: 29 Mar 1951 (RKO Pantages Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Fred Astaire

Scontro tra titani. Due capolavori a confronto: lo struggente melodramma hollywoodiano Viale del tramonto diretto da Billy Wilder e il potente affresco al femminile Eva contro Eva del regista delle donne Joseph L. Mankiewicz. Entrambi ambientati nel mondo dell'arte (cinema il primo, teatro il secondo), entrambi focalizzati sull'ascesa e caduta di effimere e capricciose dive, i due film si contendono le principali statuette, ma Mankiewicz ha la meglio conquistando sei premi tra cui miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura. Lo splendido Viale del tramonto deve accontentarsi degli Oscar per il miglior soggetto e sceneggiatura, per la miglior scenografia e per le musiche. Curiosa la spaccatura che si verifica la sera della cerimonia tra i partecipanti che si trovano a Los Angeles e un piccolo gruppo, capitanato dal premio Oscar José Ferrer, in diretta radiofonica da New York dove festeggia il compleanno di Gloria Swanson, impegnata a Broadway insieme allo stesso Ferrer.

Miglior film: Eva contro Eva
Più premiato: Eva contro Eva (6 premi vinti)

Edizione 1950

Data: 23 Mar 1950 (RKO Pantages Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Paul Douglas

Per la prima volta la cerimonia di consegna degli Academy Awards si trasferisce in quella che diverrà una delle sue sedi storiche, il Pantages Theatre, dove resterà per dieci anni. Il cambiamento sembra portare fortuna all'Italia, ampiamente presente con nomination in varie categorie: Paisà, che tra i nomi degli sceneggiatori vede comparire quello di Federico Fellini, oltre allo stesso Rossellini, è in lizza come miglior soggetto e sceneggiatura, Ladri di biciclette come miglior sceneggiatura. Nessuno dei due riesce a spuntarla, ma il film di Vittorio De Sica, due anni dopo Sciuscià, conquista il premio speciale come miglior film straniero. Miglior film dell'anno è Tutti gli uomini del re, pellicola che denuncia la corruzione dominante negli ambienti della politica americana, premiato con tre statuette (oltre a miglior film, miglior attore protagonista e miglior attrice non protagonista) mentre il premio per la miglior regia va a Joseph L. Mankiewicz per il melodramma tutto al femminile Lettera a tre mogli.

Miglior film: Tutti gli uomini del re
Più premiato: L'ereditiera (4 premi vinti)

Edizione 1949

Data: 24 Mar 1949 (AMPAS Theater, Melrose Avenue, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Robert Montgomery

Amleto dei record. Laurence Olivier infrange il tabù e, nonostante la scarsa simpatia dell'Academy nei confronti di pellicole di produzione non americana, conquista quattro Oscar tra cui quello, importantissimo, per il miglior film. Si conferma inoltre miglior attore protagonista battendo il giovane astro nascente Montgomery Clift, nominato per Odissea tragica, e porta a casa anche le statuette per la miglior scenografia e i migliori costumi. Oscar familiare per casa Huston, il padre John strappa a Olivier il premio per la miglior regia trionfando con Il tesoro della Sierra Madre e conquista una seconda statuetta per la miglior sceneggiatura, il figlio Walter viene premiato come miglior attore non protagonista per la stessa pellicola. Nota di colore meteorologica: evento rarissimo per Los Angeles, la cerimonia degli Oscar del 1949 è accompagnata da un'abbondante nevicata.

Miglior film: Amleto
Più premiato: Amleto (4 premi vinti)

Edizione 1948

Data: 20 Mar 1948 (Shrine Civic Auditorium, Los Angeles, California, USA)
Presentatori: Agnes Moorehead e Dick Powell

In quest'annata viene introdotta una nuova categoria: miglior film straniero, considerato, in questa prima fase, un riconoscimento speciale. E il primo paese a ricevere questo riconoscimento è proprio l'Italia, premiata per Sciuscià di Vittorio De Sica. Gli Oscar per il miglior film e per la miglior regia vanno a Barriera invisibile di Elia Kazan, prima pellicola hollywoodiana sull'antisemitismo non particolarmente riuscita che però suscita l'entusiasmo dell'Academy. Riconoscimenti anche per il trionfo dei buoni sentimenti in Miracolo nella 34ma strada (miglior soggetto, sceneggiatura e attore non protagonista) e per l'adattamento del classico dickensiano Grandi speranze (miglior fotografia e scenografia).

Miglior film: Barriera invisibile
Più premiati: Barriera invisibile, Miracolo nella 34a strada (3 premi vinti)

Edizione 1947

Data: 13 Mar 1947 (Shrine Civic Auditorium, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Jack Benny

Cerimonia non priva di sconvolgimenti. A causa della capienza del teatro (6.700 posti a sedere) molti biglietti vengono messi in vendita a prezzi modici e così, nonostante l'obbligo di indossare l'abito da sera, meno della metà del pubblico osserva la regola. Inoltre, per il secondo anno consecutivo, la decisione di intepretare dal vivo alcune delle canzoni candidate all'Oscar causa numerosi problemi: al rifiuto di Bing Crosby, in lite con l'Academy, segue immediatamente quello di Frank Sinatra, solidale col collega, e l'attacco di panico da palcoscenico di Judy Garland la notte precedente la cerimonia impedisce alla giovane attrice di esibirsi. I migliori anni della nostra vita di William Wyler, caposaldo del cinema hollywoodiano sui reduci, viene ricompensato dall'Academy con sette premi Oscar sconfiggendo il capolavoro immortale di Frank Capra La vita è meravigliosa. Olivia de Havilland si aggiudica l'Oscar come miglior attrice protagonista grazie a un'abile strategia promozionale che la ricompensa dei precedenti fallimenti. Sul fronte maschile hanno la meglio i notevoli interpreti del dramma bellico di Wyler, il protagonista Fredric March e il non protagonista, lo straordinario Harold Russell, che vedremo apparire sullo schermo solamente in quest'occasione. Oscar tecnici per il bel musical Anna e il re del Siam e per il melodramma strappalacrime Il cucciolo.

Miglior film: I migliori anni della nostra vita
Più premiato: I migliori anni della nostra vita (8 premi vinti)

Edizione 1946

Data: 07 Mar 1946 (Grauman's Chinese Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatori: Bob Hope, James Stewart

Lo struggente dramma sull'alcolismo Giorni perduti di Billy Wilder trionfa meritatamente conquistando le quattro principali statuette: miglior film, regia, attore protagonista e sceneggiatura. La bella prova attoriale di Joan Crawford ne Il romanzo di Mildred permette alla diva di conquistare l'Oscar come miglior attrice protagonista, nonostante le iniziali scaramucce con il regista Michael Curtiz. L'Oscar per la miglior colonna sonora va al dramma psicanalitico Io ti salverò di Alfred Hitchcock, unica nomination delle sei ottenute finalizzata in una statuetta.

Miglior film: Giorni perduti
Più premiato: Giorni perduti (4 premi vinti)

Edizione 1945

Data: 15 Mar 1945 (Grauman's Chinese Theatre, Los Angeles, California, USA)
Presentatori: Bob Hope, John Cromwell

Per la prima volta l'intera cerimonia viene trasmessa in diretta nazionale dal network radio ABC. La commedia sentimentale La mia via, con la sua visione del mondo ingenua e ottimistica, convince l'Academy e ottiene ben sette statuette tra cui miglior film e miglior regia. Un Oscar a testa anche per i due interpreti principali, Bing Crosby e Barry Fitzgerald, che danno vita a irresistibili duetti comici e canori, e un premio anche alla miglior canzone originale. Seguono a distanza il giallo diretto da George Cukor Angoscia, che permette a Ingrid Bergman di conquistare l'Oscar come miglior attrice protagonista, e il biopic Wilson di Henry King dedicato al ventottesimo presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson.

Miglior film: La mia via
Più premiato: La mia via (7 premi vinti)

Edizione 1944

Data: 02 Mar 1944 (Grauman's Chinese Theatre, Los Angeles, California, Stati Uniti)
Presentatore: Jack Benny

Dooley Wilson e Humphrey Bogart in una scena di Casablanca
Dooley Wilson e Humphrey Bogart in una scena di Casablanca

E finalmente, nell'anno più sanguinoso della guerra, arriva anche il momento della vittoria di Casablanca, storia d'amore senza tempo che diventerà un classico del cinema fissandosi indelebilmente nella memoria cinematografica collettiva e influenzando gli autori che verranno in seguito. L'appuntamento col destino ripreso nell'esotico Marocco da Michael Curtiz, oltre al premio per il miglior film, conquista anche quelli per la miglior regia e miglior sceneggiatura. L'altra intensa storia d'amore a sfondo bellico, che in comune con Casablanca ha la splendida Ingrid Bergman come protagonista, Per chi suona la campana, deve accontentarsi di una sola statuetta per la miglior attrice non protagonista. Nel frattempo la cerimonia di consegna degli Academy Awards sterza bruscamente in direzione della spettacolarità e, da intimo banchetto all'Ambassador Hotel, si trasferisce al Grauman's Chinese Theatre che ha una capacità di 2258 posti abbandonando il rituale della cena. E lo show ha inizio.

Miglior film: Casablanca
Più premiato: Bernadette (4 premi vinti)

Edizione 1943

Data: 04 Mar 1943 (Cocoanut Grove, Ambassador Hotel, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Bob Hope

La Seconda Guerra Mondiale segna profondamente anche un evento mondano e disimpegnato come la consegna degli Academy Awards. Durante la cerimonia viene annunciato il numero complessivo dei membri dell'industria cinematografica in servizio nelle forze armate (ben 27.677); inoltre, a partire da quest'anno, e per tutta la durata del conflitto, le statuette originali in lega vengono rimpiazzate da copie in plastica che saranno tutte sostituite nel 1946. William Wyler e il suo dramma bellico La signora Miniver sbaragliano la concorrenza facendo leva sul sentimento patriottico e, nonostante l'intento propagandistico talmente dichiarato da conquistare perfino il nazista Goebbels, si portano a casa sei importantissimi premi Oscar: miglior film, regia, sceneggiatura, fotografia, attrice protagonista e non protagonista. Nonostante le quattro nomination ricevute, viene completamente ignorato l'imponente affresco familiare di Orson Welles L'orgoglio degli Amberson.

Miglior film: La signora Miniver
Più premiato: La signora Miniver (6 premi vinti)

Edizione 1942

Data: 26 Feb 1942 (Biltmore Bowl, Biltmore Hotel, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Wendell Willkie

La cerimonia di premiazione rischia di saltare a causa dell'attacco a Pearl Harbour. Il presidente dell'Academy Bette Davis suggerisce di spostare l'evento in un teatro aprendolo al pubblico e facendo pagare un biglietto d'ingresso di venticinque dollari in modo da destinare il ricavato della serata alla Croce Rossa Inglese. Invece prevale la linea della sobrietà più rigorosa e del basso profilo. A causa della bocciatura del suo progetto, la Davis rassegna le dimissioni dall'Academy. Tra le pellicole ha la meglio il melodramma a sfondo sociale Com'era verde la mia valle di John Ford che ottiene gli Oscar per il miglior film e la miglior regia, ma il vincitore morale della serata è la rivelazione Orson Welles che, a soli 25 anni, realizza il capolavoro assoluto Quarto potere conquistando le quattro nomination più prestigiose e portando a casa l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale.

Miglior film: Com'era verde la mia valle
Più premiato: Com'era verde la mia valle (5 premi vinti)

Edizione 1941

Data: 27 Feb 1941 (Biltmore Bowl, Biltmore Hotel, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Walter Wanger

Sugli Usa spirano i venti di guerra provenienti dall'Europa. Per la prima volta nella storia degli Academy Awards, il presidente Franklin Delano Roosevelt si collega in diretta radio per sei minuti dalla Casa Bianca. L'Academy cerca anche di rafforzare le misure di sicurezza legate ai premi modificando il regolamento: per la prima volta i nomi dei vincitori restano segreti fino all'annuncio in diretta. La competizione vede un testa a testa tra capolavori. Il primo film americano di Alfred Hitchcock, Rebecca, la prima moglie ottiene un grandissimo successo e si aggiudica l'Oscar più importante: quello come miglior film. La maggior parte degli invitati alla cerimonia (circa 1400) dà per certa la sua vittoria anche nella categoria miglior regia e l'amarezza del grande Hitch è enorme quando il nome pronunciato dal presentatore è quello di John Ford, il cui drammatico Furore riceve due statuette. Finalmente l'Academy tributa il giusto riconoscimento anche al grande James Stewart, miglior attore protagonista nell'ennesimo capolavoro di Cukor.

Miglior film: Rebecca, la prima moglie
Più premiato: Il ladro di Bagdad (3 premi vinti)

Edizione 1940

Data: 29 Feb 1940 (Cocoanut Grove, Ambassador Hotel, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Bob Hope

Vivien Leigh e Clark Gable in una scena di Via col vento
Vivien Leigh e Clark Gable in una scena di Via col vento

Pietra miliare nella storia degli Academy Awards, Via col vento trionfa conquistando otto Oscar competitivi e due premi speciali. Hattie McDaniel è la prima attrice di colore a vincere una statuetta come miglior attrice non protagonista. Non c'è spazio per i rivali, il classico western Ombre rosse di John Ford strappa il premio per il miglior attore non protagonista e per la miglior colonna sonora, mentre Mr. Smith va a Washington di Frank Capra vince solo il premio per il miglior soggetto. Bob Hope debutta come conduttore della cerimonia degli Oscar, ruolo che ricoprirà altre diciannove volte.

Miglior film: Via col vento
Più premiato: Via col vento (9 premi vinti)

Edizione 1939

Data: 23 Feb 1939 (Biltmore Bowl, Biltmore Hotel, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Frank Capra

L'eterna illusione di Frank Capra vince l'Oscar per il miglior film e per la miglior regia. La serata è contraddistinta dalla consegna di statuette in miniatura a due attori giovanissimi: Deanna Durbin e Mickey Rooney. Contemporaneamente viene consegnato un Oscar speciale, di normali dimensioni, a Walt Disney per il suo primo lungometraggio Biancaneve e i sette nani; altre sette statuette in miniatura vengono attribuite in omaggio ai "sette deliziosi nani". La pellicola di Disney non viene inclusa nella rosa delle nomination per il miglior film perché l'Academy teme di creare un pericoloso precedente per i lungometraggi animati.

Miglior film: L'eterna illusione
Più premiato: La leggenda di Robin Hood (3 premi vinti)

Edizione 1938

Data: 10 Mar 1938 (Biltmore Bowl, Biltmore Hotel, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Bob Burns

Gli alluvioni nella California del Sud costringono a ritardare di una settimana la cerimonia. Miglior film risulta il biopic Emilio Zola di William Dieterle che vince tre statuette. Miglior attore protagonista Spencer Tracy per Capitani coraggiosi, miglior attrice, a sorpresa, per la seconda volta consecutiva Luise Rainer. Compiendo un grande passo verso la riconciliazione, prima della cerimonia Dudley Nichols ritira l'Oscar per la sceneggiatura de Il traditore che aveva rifiutato due anni prima per motivi politici. Il bellissimo Orizzonte perduto conquista i premi per la miglior scenografia e il miglior montaggio.

Miglior film: Emilio Zola
Più premiato: Emilio Zola (3 premi vinti)

Edizione 1937

Data: 04 Mar 1937 (Biltmore Bowl, Biltmore Hotel, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: George Jessel

Ancora un'annata nel segno di Frank Capra, Oscar per la miglior regia per E' arrivata la felicità. A vincere il premio per il miglior film è l'affresco biografico Il paradiso delle fanciulle, che ottiene anche le statuette per la miglior attrice protagonista e la miglior coreografia, mentre ben quattro Oscar vanno all'avventuroso Avorio Nero diretto da Mervyn LeRoy.

Miglior film: Il paradiso delle fanciulle
Più premiato: Avorio nero (4 premi vinti)

Edizione 1936

Data: 05 Mar 1936 (Biltmore Bowl, Biltmore Hotel, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Frank Capra

La tragedia del Bounty di Frank Lloyd e Il traditore di John Ford fanno la parte del leone contendendosi le principali statuette. Il primo ottiene il premio per il miglior film mentre la pellicola diretta da Ford conquista ben quattro Oscar (miglior regia, miglior attore protagonista, miglio sceneggiatura e miglior colonna sonora), premi ancor più preziosi visto che il film, alla sua prima uscita nelle sale, si era rivelato un clamoroso flop economico mentre il rilancio successivo agli Oscar lo porterà a una fondamentale rivalutazione. La cerimonia è però turbata dai pesanti contrasti tra i sindacati e l'Academy che spingono molti cineasti a boicottare la serata disertando la premiazione. Inoltre, per la prima volta, un ente esterno all'Academy, la ditta di contabilità pubblica Price Waterhouse Co., si occupa del calcolo dei voti degli Oscar.

Miglior film: La tragedia del Bounty
Più premiato: Il traditore (4 premi vinti)

Edizione 1935

Data: 27 Feb 1935 (Biltmore Bowl, Biltmore Hotel, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Irvin S. Cobb

Finalmente arriva anche l'anno di Frank Capra. Lo splendido Accadde una notte è, infatti, il primo film a trionfare in tutte le principali categorie: miglior film, miglior regia, miglior attore e attrice protagonista, miglior sceneggiatura non originale. Dopo di lui lo farà Qualcuno volò sul nido del cuculo nel 1975. L'assenza nelle nomination ufficiali di Bette Davis (Schiavo d'amore) e Myrna Loy (L'uomo ombra) spinge l'Academy a modificare il regolamento accettando nomination write-in (proposte di candidature non ufficiali) in tutte le categorie per i premi del 1935 e del 1936, perciò Bette Davis viene aggiunta tra le possibili vincitrici anche se alla fine a trionfare sarà Claudette Colbert.

Miglior film: Accadde una notte Più premiato: Accadde una notte (5 premi vinti)

Edizione 1934

Data: 16 Mar 1934 (Fiesta Room, Ambassador Hotel, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Will Rogers

Cavalcata di Frank Lloyd vince i premi per il miglior film e per la miglior regia battendo, tra gli altri candidati, Signora per un giorno di Frank Capra. Al momento della premiazione il presentatore Will Rogers commette un imbarazzante errore: annunciando il premio per il miglior regista esclama: "Il vincitore è il mio amico Frank", senza specificare il cognome. All'annuncio si alza Frank Capra, che però si tira subito indietro perchè nel frattempo Rogers si è corretto aggiungendo il cognome del vincitore. Il 1934, però, è segnato principalmente dalla Grande Depressione, i cui effetti si fanno sentire nella stessa fabbrica dei sogni hollywoodiana. A causa della proposta degli Studios di decurtare del 50% gli stipendi dei cineasti, un gran numero di autori e attori si riunisce a a formare le Screenwriters and Screen Actors Guilds.

Miglior film: Cavalcata
Più premiato: Cavalcata (3 premi vinti)

Edizione 1932

Data: 18 Nov 1932 (Fiesta Room, Ambassador Hotel, Los Angeles, California, Stati Uniti)
Presentatore: Conrad Nagel

Grand Hotel: una scena del capolavoro del 1932
Grand Hotel: una scena del capolavoro del 1932

La cerimonia di premiazione degli Academy Awards viene trasmessa per la prima volta in diretta radiofonica in tutti gli Stati Uniti. Grand Hotel vince l'Oscar come miglior film, caso più unico che raro visto che la pellicola non aveva ottenuto altre nomination all'infuori di questa. Per la prima volta abbiamo anche un ex aequo che porta ad assegnare l'Oscar per il miglior attore protagonista a ben due candidati: Fredric March, interprete de Il dottor Jekyll, e Wallace Beery. March conserverà il primato di essere stato l'unico attore ad aver vinto un Oscar per un horror fino all'arrivo dell'Hannibal Lecter Anthony Hopkins nel 1992.

Miglior film: Grand Hotel
Più premiati: Bad Girl, Il campione (2 premi)

Edizione 1931

Data: 10 Nov 1931 (Sala D'Oro, Biltmore Hotel, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Lawrence Grant

I pionieri del West vince tre Oscar tra cui il premio per il miglior film, evento rarissimo visto che per trovare un altro western premiato con la statuetta più prestigiosa dovremo attendere il 1990, anno di Balla coi lupi. Miglior regista è invece Norman Taurog, premiato per Skippy, commovente pellicola interpretata dal piccolo Jackie Cooper che per quest'interpretazione ha ricevuto anche una candidatura come miglior attore protagonista. Non c'è da stupirsi visto che le voci trapelate dal set narrano di come Taurog abbia causato il pianto del piccolo protagonista, nonché suo nipote, minacciando di sparare al suo cane.

Miglior film: I pionieri del West
Più premiato: I pionieri del West (3 premi vinti)

Edizione 1930 (novembre)

Data: 05 Nov 1930 (Fiesta Room, Ambassador Hotel, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Conrad Nagel

L'epico adattamento del romanzo di Remarque, All'Ovest niente di nuovo, conquista gli Oscar per il miglior film e per la miglior regia. Un aneddoto legato alla pellicola narra che nella scena finale del soldato che tende la mano per catturare la farfalla, il regista Lewis Milestone abbia inquadrato la propria mano al posto di quella del protagonista Lew Ayres. Comunque il successo del film conduce Ayres alla fama, ma le sue posizioni pacifiste durante la Seconda Guerra Mondiale causeranno il rapido declino della sua carriera. Miglior attore e attrice dell'anno sono George Arliss e Norma Shearer. Nonostante i risultati del ballottaggio tra i candidati debba rimanere segreto fino alla sera della cerimonia, esistono foto dei due attori con in mano la statuetta scattate due giorni prima della consegna ufficiale del premio.

Miglior film: All'Ovest niente di nuovo
Più premiati: All'Ovest niente di nuovo, Carcere (2 premi)

Edizione 1930 (aprile)

Data: 3 Apr 1930 (The Ambassador Hotel, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: William C. DeMille

La seconda edizione degli Academy Awards si svolge nell'aprile del 1930 per celebrare pellicole uscite tra l'agosto del '28 e il luglio del '29. Il film vincitore è il musical La canzone di Broadway di Harry Beaumont, mentre tra gli intepreti premiati spiccano Warner Baxter e Mary Pickford. A caratterizzare questa edizione, in cui le categorie sono ridotte da dodici a sette, è il fatto che non furono mai annunciate nomination: c'era una lista ufficiosa di film tenuti in considerazione dai giudici, scoperta solo in un secondo momento. E' anche l'unico anno in cui nessuno dei film premiati vinse più di una statuetta.

Miglior film: La canzone di Broadway
Più premiati: nessuno

Edizione 1929

Data: 16 Mag 1929 (Blossom Room, Hollywood Roosevelt Hotel, Los Angeles, California, USA)
Presentatore: Douglas Fairbanks, William C. de Mille

Una scena del film Aurora
Una scena del film Aurora

Gli Oscar si affacciano alla storia in un momento particolarmente turbolento per gli Stati Uniti: il 1929 è l'anno del terribile crack della borsa di New York, del massacro del giorno di San Valentino a Chicago e dell'arresto di Al Capone. La prima cerimonia di consegna degli Academy Awards dura solo 4 minuti e 22 secondi ed è totalmente priva di copertura mediatica. Le statuette vengono assegnate a tre mesi di distanza dall'annuncio delle nomination, durante una cena nella Blossom Room dell'Hollywood Roosevelt Hotel di Los Angeles davanti a 270 ospiti che hanno pagato 5 dollari ciascuno per partecipare all'evento. Solo per questa occasione le categorie miglior film e miglior regia prevedono la consegna di un doppio premio, perciò miglior produzione artistica risulta il capolavoro di F.W. Murnau Aurora e miglior produzione il dramma bellico Ali di William A. Wellman, unici film muti nella storia degli Oscar a ricevere una statuetta. In realtà tutti i film in concorso di quest'annata sono muti, tranne Il cantante di jazz, primo film sonoro della storia del cinema, che riceve un premio speciale. Delle 15 statuette totali 14 vengono consegnate a uomini e solo una, quella per la miglior attrice protagonista, va a Janet Gaynor.

Miglior film, produzione artistica: Aurora
Più premiati: Aurora, Settimo cielo (3 premi vinti)