Sundance è 'Un altro pianeta'

Al via la 25° edizione del Sundance Film Festival, festival del cinema indipendente. Apre il cartone animato australiano Mary e Max. Tante le star presenti a Park City, moltissimi i titoli di grande interesse nel cartellone e un pizzico d'Italia con la presenza nel concorso internazionale dell'italiano 'Un altro pianeta' di Stefano Tummolini.

Crisi o non crisi la nuova edizione del Sundance Film Festival, che apre i battenti domani e che si concluderà a fine mese, non manca di confermare la sua natura di brillante e variegata vetrina del cinema indie. La manifestazione, giunta alla 25° edizione, ha già dimostrato la volontà di festeggiare degnamente il proprio anniversario, concedendosi un programma di sicuro appeal per gli affezionati pronti a sfidare il gelido inverno dello Utah per assistere a ottantanove pellicole provenienti da ben ventun nazioni diverse. Apertura light con il film d'animazione australiano Mary and Max, ritratto di un'amicizia globale tra due persone meravigliosamente disfunzionali, una ragazzina australiana di otto anni e il suo amico di penna, un uomo obeso di 44 anni che vive a New York. Tra i titoli più interessanti del concorso già fa discutere The Greatest, opera prima di Shana Feste interpretata da Susan Sarandon e Pierce Brosnan la cui trama ricorda molto da vicino La stanza del figlio di Nanni Moretti tanto che alcune riviste americane hanno addirittura paventato l'ipotesi di plagio. Il film, che sarà presentato al Sundance in anteprima mondiale, vede Brosnan nella duplice veste di interprete e produttore esecutivo e proprio il bel ex 007 ha difeso il film preannunciando che si tratterà di una pellicola che "esplorerà l'amore, il lutto e gli impulsi vitali di una famiglia".

Nel tempio del cinema indipendente non mancheranno le star pronte a illuminare questa nuova edizione. Il regista di Training Day Antoine Fuqua tornerà a concentrarsi su una storia d'ambientazione poliziesca in Brooklyn's Finest, storia di tre agenti della polizia di New York le cui vite si intrecciano casualmente nel punto di rottura. Tre protagonisti d'eccezione: Richard Gere, Ethan Hawke e Don Cheadle, affiancati da Wesley Snipes ed Ellen Barkin. Cast all star anche per The Informers, adattamento di una serie di racconti brevi di Bret Easton Ellis dedicati alla Los Angeles anni '80 e interpretati da Billy Bob Thornton, Kim Basinger, Winona Ryder e Mickey Rourke. Dopo il successo di Yes Man, Jim Carrey sarà mattatore di I Love You Phillip Morris, commedia brillante incentrata su un criminale che, dopo un incidente d'auto, si scopre improvvisamente gay. Ad affiancarlo il talentuoso Ewan McGregor, 'affettuoso' compagno di cella, e l'affascinante Rodrigo Santoro. I gemelli Polish presentano l'interessante Manure, period comedy dedicata ai rappresentanti di concime nell'America degli anni '60 che vede protagonisti Tea Leoni, Billy Bob Thornton e Kyle MacLachlan. I più giovani concentreranno il loro interesse su Adventureland, atipico romanzo di formazione che si consuma in un luna-park estivo dove l'adolescente Jesse Eisenberg scopre l'amore (la star di Twilight Kristen Stewart) e il senso del lavoro sotto la supervisione di Ryan Reynolds.
Mentre Uma Thurman interpreta una supermamma in difficoltà nell'organizzare una festa di compleanno (Motherhood), Robin Willams è un padre single che prova a costruire un rapporto con un figlio non particolarmente amichevole (World's Greatest Dad) e Kevin Spacey uno psicanalista in crisi esistenziale (Shrink), Ashton Kutcher non si smentisce interpretando un giovanotto intento a sedurre donne mature nella commedia Spread. L'impegnato Sam Rockwell, a breve sugli schermi italiani con Frost/Nixon - Il duello e Soffocare, sarà protagonista di ben due pellicole della selezione: in Moon interpreterà un astronauta di ritorno da una missione triennale sulla Luna mentre in The Winning Season, opera seconda di James C. Strouse (il suo Grace is Gone ha vinto il premio del pubblico al Sundance due anni fa), è un alcolista costretto ad allenare la locale squadra di basket femminile del liceo. Con lui la stella nascente Emma Roberts, nipote della celebre Julia. Arriva dal Messico l'interessante Rudo y Cursi, scritto e diretto da Carlos Cuarón, fratello di Alfonso, che vede riuniti Diego Luna e Gael Garcia Bernal nei panni di due fratelli che tentano di sfondare nel mondo del calcio professionistico. Tra le pellicole non americane spicca l'italiano Un altro pianeta, premiato a Venezia con il Queer Lion Award, opera prima di Stefano Tummolini dedicata all'omosessualità e girata con poco più di mille euro tra le dune della spiaggia di Capocotta. La pellicola sarà inserita nella sezione World Cinema Dramatic Competition insieme al curiosissimo zombie movie norvegese Død Snø (Dead Snow), al cinoamericano Children of Invention, che vede protagonisti due bambini impegnati a sopravvivere dopo la scomparsa della loro madre, e al francese Johnny Mad Dog, anch'esso dedicato all'infanzia e all'adolescenza di un bambino-soldato in Africa. Nella sezione competitiva non-fiction non mancherà di attirare attenzione il documentario Tyson dedicato ad Iron Mike, pugile di prima grandezza sul ring, star travagliata capace di condurre una vita privata segnata da droga, violenza, eccessi e non poche visite alle prigioni degli USA. La pellicola, firmata da James Toback, ha già raggiunto un importante traguardo prima dell'inizio del festival, visto che è stata acquisita dalla Sony Pictures Classic. Una conferma alla qualità del film che si era fatto notare già a Cannes conquistando il riconoscimento ad hoc Un Certain Regard Knockout Prize. Tra gli altri documentari da segnalare il lavoro sui Doors firmato dall'eccentrico Tom DiCillo, 211:Anna, inchiesta realizzata dagli italiani Paolo Serbandini e Giovanna Massimetti sulla giornalista russa Anna Politovskaya e Crude di Joe Berlinger, regista che in passato si è distinto con gli atipici documentari Paradise Lost e Metallica: Some Kind of Monster.