Fabio Volo e Margherita Buy tra fiori d'arancio e disastri sexy

Dopo i precedenti Autunno e L'inverno, sboccia la primavera per la regista Nina Di Majo, che ci presenta 'Matrimoni e altri disastri', la commedia sofisticata Made in Italy sull'amore e sulla famiglia, insieme al cast.

Presentato stamattina a Roma il nuovo film diretto da Nina Di Majo, la giovane regista napoletana che è stata per anni l'aiuto alla regia di Mario Martone. Dopo l'esordio con Autunno e il secondo lungometraggio L'inverno, presentato nel 2002 al Festival di Berlino, una delle poche firme femminili della cinematografia italiana contemporanea arriva sul grande schermo con Matrimoni e altri disastri, distribuito in sala da 01 in ben 300 copie. Commedia sofisticata sul delicato tema dell'amore, sviluppato e avviluppato nelle emblematiche relazioni di coppia e negli intricati rapporti familiari, Matrimoni e altri disastri è ambientata in una Firenze da cartolina, tra ponti al tramonto e vigneti assolati e ruota intorno alle vicende sentimentali della protagonista Nanà, interpretata da Margherita Buy, alle prese con le imminenti nozze della sorella Bea, che, strappandole la promessa di un aiuto con i preparativi, la costringe a conoscere meglio il futuro cognato Alessandro, un Fabio Volo più ruvido del solito.
Abbiamo incontrato il cast del film, che comprende anche la brava Francesca Inaudi e l'estrosa Luciana Littizzetto, insieme alla regista, che ci ha raccontato come si è sviluppata l'idea di una commedia su un matrimonio che "non s'ha da fare", ispirata ai modelli britannici e a stelle e strisce, e come ha scelto le sue protagoniste femminili prima ancora che la sceneggiatura fosse terminata. Scritto dalla filmaker partenopea insieme agli autori Francesco Bruni e Antonio Leotti, il film rilancia Margherita Buy in un nuovo ruolo comico che trova spazio per un risvolto sexy mentre delinea un personaggio sensibile che tuttavia non resta immune all'indiscreto fascino poco borghese di Fabio Volo, alle prese con la parte dell'arrampicatore sociale ignorante e superficiale ma in grado d'amare e di sognare la famiglia che in passato non ha mai avuto. La commedia ha i suoi punti forti proprio negli episodi che coinvolgono i due protagonisti e nell'umorismo che li travolge nelle situazioni più divertenti e realistiche del film. Le dinamiche della mancata coppia Volo-Buy si giocano a colpi di battute, con il tipo di naturalismo comico che caratterizza attori come l'eclettico Fabio Volo, che, mentre ci rivela che sta lavorando alla sceneggiatura del suo romanzo Il giorno in più, riesce anche a stemperare con il suo "non" savoir faire le strane tensioni che possono caratterizzare le conferenze stampa e gli imbarazzi di donne timide come la Buy di fronte alle domande sul sex appeal, sui sogni ancora nel cassetto - come un film horror - e sui progetti in corso.

Come nasce il progetto di questo film?

Nina Di Majo: L'idea del film mi è venuta in mente mentre pensavo a una commedia che fosse semplice, che parlasse a un pubblico ampio e non fosse demenziale ed ero ossessionata dall'idea del matrimonio. Io racconto sempre storie che sono legate a un ambiente borghese, che amo e odio follemente, facendone parte. Volevo trovare una soluzione a questa vicenda terribile al centro della mia storia, ma prima pensavo che il matrimonio non si dovesse fare, poi ho cambiato idea e sono andata avanti intorno a questa nevrosi. La mia idea poi si è sviluppata dal blocco di una donna su un matrimonio. Inoltre, io ho una sorella e a me piacciono molto le storie di fratellanza, anche in senso umano. La famiglia è un concetto che da un lato amo tanto, dall'altro è un mostro che fa paura.
Francesco Bruni: Avevamo come esempi quelli anglosassoni e quelli americani; io avevo visto i due film precedenti di Nina e avevo riso tantissimo. Ci sembrava che lei avesse questo timbro internazionale.

Come mai avete deciso di ambientare il film in Toscana?
Nina Di Majo: Inizialmente Beppe Caschetto, il produttore, voleva ambientarlo a Napoli, ma era un momento difficile per via della "grande monnezza". Abbiamo pensato di ambientarlo in Toscana perché è una regione che ha tutti gli elementi che erano necessari per il nostro film, come la campagna, la natura, i vigneti ma anche determinati elementi architettonici.

Avevate già pensato al cast in fase di sceneggiatura?
Nina Di Majo: Sì, avevamo immaginato il personaggio di Nanà col volto di Margherita Buy. Ma quando si scrive un film, si compenetra così tanto un personaggio che si finisce per metterci anche un po' di sé: è inevitabile, temo.

Come avete scelto Marisa Berenson?
Nina Di Majo: Il mio voleva essere un piccolo omaggio a Barry Lyndon, un film d'iniziazione che ho molto amato e credo che i suoi nonni fossero toscani quindi c'era anche una verosimiglianza antropologica. Lei ha vissuto in Toscana... Il personaggio di Marisa Berenson rappresentava una donna un po' sofisticata, eccentrica, politically uncorrect dal punto di vista sentimentale, con esperienze particolari negli anni '60, una madre che racconta le difficoltà di esistere della famiglia tradizionale e solo lei poteva farlo nel modo giusto, con delicatezza ed eleganza, con uno sguardo aperto sulla vita piuttosto che traendone un dramma patetico.

Fabio cosa ti ha portato ad accettare questa parte?

Fabio Volo: Il mio personaggio mi è piaciuto tantissimo quando ho letto la sceneggiatura e man mano che leggevo pensavo ai miei amici di Brescia, che hanno quest'atteggiamento di vita molto schietto e diretto, su cui si punta sempre il dito. Mi piace Alessandro perché è il più onesto del film, è stato il più sfortunato in passato, è quello che non cerca spiegazioni filosofiche, ma nella vita ha dovuto superare molte difficoltà. Ed è anche il personaggio più capace ad accettare i cambiamenti, quello più morbido, con più sensi di colpa... C'erano molto battute, alcune politicamente scorrette che chi fa questo lavoro sogna anche di poter dire. Alessandro è il mio personaggio preferito anche se lontano da me, perché ignorante, però poi è simpatico, come me, ma ha la faccia tosta e ho dovuto studiare per entrare in questa parte... - ironizza l'attore.
Francesca Inaudi: Il personaggio di Alessandro sembra cattivo, ma non lo è. Il mio piuttosto nasconde dei segreti...

Hai all'attivo ben cinque titoli in libreria, romanzi di grande successo, mentre al cinema ti vediamo in così pochi film. Come mai?
Beppe Caschetto: È una pura coincidenza, rispondo io che sono anche l'agente di Volo. C'è un'attenzione nei suoi confronti, ma il fatto è che quando Fabio ha un progetto tende a svilupparlo, sottraendosi alla vita attiva da attore cinematografico. Come produttore devo confessare che viaggiamo con un po' di prudenza, la verità poi è che investiamo molto nello sviluppo... A noi piace molto la commedia, però adesso ne fanno tante in Italia.
Fabio Volo: Il fatto è che faccio anche altre cose. Poi ho anche la possibilità di dire di no quando mi propongono dei film perché la verità è che non mi manca il lavoro: ogni mattina sono alla radio, adesso sto scrivendo la sceneggiatura tratta da uno dei miei romanzi, Il giorno in più e a settembre inizieremo a girare! Volevo andare via dall'Italia, ma mi sa che adesso rimango! Sono contento perché ho messo il mio lavoro in una via principale della mia vita e lo faccio con molta disciplina quindi vedere buoni risultati mi rende felice.

Spesso ti sei autodefinito un non-attore, un non-scrittore... : sono definizioni rassicuranti?
Fabio Volo: Le uso come decoder, per essere più chiaro! Io non le vivo male, ma lo considero un problema diverso... penso che se per esempio Will Smith fosse stato italiano sarebbe rimasto per tutti Willy, il principe di Bel Air, mentre George Clooney, sarebbe rimasto il dottore di E.R. - Medici in prima linea In America sarei semplicemente uno che scrive con un altro stile... Sono sereno, ma sono un "non" e intanto me la godo nel percorso e spero di convincervi tutti!

Signora Buy ci spiega l'evoluzione sentimentale del suo personaggio? Come fa a innamorarsi di un uomo che è così diverso da lei?
Margherita Buy: No, nel film Nanà non s'innamora di Alessandro, ma capisce che non è la persona che pensava, poi arriva un momento di debolezza... ma finisce tutto lì.

In questa commedia il suo personaggio ha anche un risvolto sexy. Come vive quest'esperienza?
Margherita Buy: Aspettavo questo momento e non so quanto durerà! - risponde la Buy imbarazzata.

Lei ha ricevuto una nomination ai David di Donatello con il ruolo molto drammatico ne Lo spazio bianco di Francesca Comencini. Ora torna in sala con un film più leggero, crede che sarebbe possibile ottenere un riconoscimento con un ruolo comico?


Margherita Buy: Mi è già capitato di partecipare a commedie e di ottenere dei premi, ma magari non otterrò questo riconoscimento e lo prenderà qualcuno proprio per un ruolo comico...

Signora Littizzetto lei si è confrontata con un ruolo forse perfino più realistico di quelli che aveva interpretato finora. Ci parla della sua Benedetta?
Luciana Littizzetto: Sì, è vero: la mia parte è diversa dalle solite perché Benedetta non è una strampalata, ma una donna alla ricerca spasmodica di qualsiasi cosa pur di non restare sola. Ha un figlio con il quale vive una relazione arida e col quale non riesce a comunicare... Ci sono delle single che non ne possono più del loro stato e sono disposte a qualsiasi cosa... anche un Brad Pitt con un alito da sciacallo!! Benedetta vuole un compagno ed è quello che succede nella vita, ho diverse amiche che si ritrovano nella stessa situazione: single le cui vite sono proiettate alla ricerca di un uomo.

Il set era prevalentemente femminile, come avete lavorato insieme? Com'è stata questa esperienza?
Luciana Littizzetto: Ricordo che c'erano momenti in cui sparivano le comparse e anche Volo... ci sono stati dei buchi neri! Io mi diverto sempre tantissimo a lavorare con Margherita perché mi fa ridere: è sempre agitata, ha sempre quest'inquietudine... Cambia solo il motivo, ma lo stato d'animo è costante! La scena in cui a lei cade la borsa e finiscono a terra tutte le sue cose è una cosa che ci succedeva spesso... D'altronde se fai una commedia devi creare un clima di leggerezza altrimenti non traspare nel film.
Nina Di Majo: Siamo state tutte molto complici e non c'è mai stato alcuna rivalità né cupezza anche perché c'era una giocosità di fondo sul set.
Francesca Inaudi: Nina è una con un carattere particolare ed essendo "capocciona", come me, un paio di volte ci siamo scontrate, ma l'atmosfera è sempre stata piacevole sul set.

Qual è il vostro rapporto col matrimonio, tema centrale di questa commedia?

Francesca Inaudi: Io sono l'unica sposata del cast! Mi sono sposata in Comune con i due soli testimoni. Il mio contrappasso è stato sul set di questo film dove Volo con le sue filippiche ha smontato il mio romanticismo sul matrimonio.
Fabio Volo: Non è vero: sono cambiato! - sorride. E ho rivalutato cose come il matrimonio, che credo sia molto importante; ho i genitori sposati da più di 50 anni, che si amano ancora quindi ho un bell'esempio e spero anch'io un giorno di realizzarlo.
Luciana Littizzetto: Non sono sposata, ma sto con una persona da ormai 15 anni e non vedo perché dovrei sposarmi. Non riesco a mantenere promesse, anzi le promesse mi portano sfiga. Non c'è niente che dura per sempre. Forse solo la Carrà e Pippo Baudo.
Margherita Buy: Io sono bravissima sui disastri... Mi sono sposata solo una volta e sinceramente non lo ripeterei...

Quali sono i vostri impegni futuri?
Francesca Inaudi: Io non ho progetti, ma finalmente ho un po' di tregua. Stanno per uscire più film ai quali ho partecipato, tra cui Il richiamo di Stefano Pasetto, Femmine contro maschi di Fausto Brizzi e Noi credevamo di Mario Martone. Poi sono in onda su RaiUno con Tutti pazzi per amore 2.
Luciana Littizzetto: Io andrò avanti con Fabio Fazio fino allo sfinimento, continuo con Radio Deejay, quest'estate girerò Fuori Classe, la fiction Rai sulla scuola in uscita ad autunno prossimo e poi sarò anch'io in Femmine contro maschi. E in Maschi contro femmine!
Fabio Volo: Io ho ancora il programma Il Volo del mattino su Radio Deejay fino a giugno, sto finendo di scrivere la sceneggiatura, sto preparando un programma televisivo... A settembre uscirà il film Figli delle Stelle di Lucio Pellegrini. Poi mi sposerò, farò dei figli e nel 2020 finisco il mutuo della mia casa a Milano!

Signora Buy c'è ancora un ruolo nel suo cassetto? Qualcosa che non le hanno ancora proposto?
Margherita Buy: Mi piacerebbe fare un horror, un film di genere, perché non ne ho mai fatti...

Ci parla di Habemus Papam, il suo progetto con Nanni Morretti?
Margherita Buy: Ho fatto un piccolo ruolo nel film, che credo sia molto divertente, accanto a Michel Piccoli. Ma non voglio aggiungere altro perché sarà poi Nanni Moretti a parlarvene...