Predators: Topher Grace ha fatto piangere uno spettatore durante una proiezione

Topher Grace, che ha interpretato il ruolo di Edwin in Predators, ha svelato di aver fatto piangere uno spettatore durante una proiezione.

Topher Grace ha fatto piangere uno spettatore durante la proiezione di Predators. Il terzo capitolo del franchise di Predator, uscito nel 2021, vedeva nel cast Adrien Brody, Alice Braga, Walton Goggins, Laurence Fishburne e Mahershala Ali e naturalmente il dispettoso Grace.

Creature in lotta in una scena del film Predators
Creature in lotta in una scena del film Predators

Pur non avendo il physique du rôle da killer, in Predators Topher Grace interpretava uno degli assassini inviati su un pianeta sconosciuto. Il suo personaggio, Edwin, era un medico che alla fine si rivela essere un serial killer. In una scena di Predators, prima della rivelazione delle tendenze omicide di Edwin, il piede del personaggio rimane bloccato in una trappola e lui inizia a piangere. A quel punto del film, con Edwin raffigurato come un dottore ingiustamente ammassato insieme a un gruppo di assassini, il pubblico dovrebbe empatizzare col personaggio, ma come Grace ha recentemente ricordato, uno spettatore era tutt'altro che entusiasta della performance dell'attore nel film d'azione di fantascienza.

Nel corso di un'intervista con PeopleTV, Topher Grace ha raccontato di essere andato a vedere il film al cinema col pubblico visto che non aveva potuto partecipare alla premiere per un impegno concomitante. L'attore ricorda che la persona seduta dietro a lui criticava Predators, in particolare la scena in cui Edwin è in trappola. Il tutto fino al confronto con l'attore:

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"Il mio personaggio inizia a piangere perché il suo piede è in una trappola, tu provi qualcosa per lui e poi viene rivelato che è uno psicopatico. E così comincio a piangere. Era stato duro per me interpretare quella scena in un film in cui, praticamente, sono due personaggi diversi. Quindi, sto guardando lo schermo e questo tizio dice, "Questo ragazzo sta piangendo come una cagnolina. Mi volto e dico: "Che problema c'è?" E la mente di questo ragazzo è esplosa. Ha esclamato, 'Oh mio Dio! Sei qui e sei sullo [schermo]. Penso che sia stata la cosa più spaventosa che avesse mai visto al cinema perché si è reso conto che ero il serial killer e poi mi sono voltato di fronte a lui. Ha iniziato a piangere, è stato fantastico".