Venezia 2010, giorno 3: Mostra bagnata, Coppola fortunata

Tra i Leoni volati via in seguito all'inaspettato e violento temporale e la sala stampa chiusa per allagamento e rischio di corto circuito, arrivano al Lido Sofia Coppola e una folta schiera di attori italiani mentre si attende la gran serata di John Woo, Leone d'oro alla Carriera 2010.

Si apre sotto un cielo grigio e piovoso la terza giornata dell'ultima movimentata e blindata edizione della Mostra di Venezia: ci attende un giorno ricco di eventi dopo la protesta della Polizia contro i nuovi tagli del Governo, che ieri ha vivacizzato il red carpet con simboliche sagome cartonate pugnalate, e le numerose cadute dei giornalisti che non hanno scansato in tempo lo scalino killer della sala stampa, oggi chiusa per la tromba d'aria che ha sconvolto il Lido. Mentre incombe la pioggia con al seguito numerosi disagi per pubblico e giornalisti e volano i Leoni, strappati dalle scale d'ingresso, tutti attendono l'ultimo film della sceneggiatrice e regista premio Oscar Sofia Coppola sulla vita di un attore e del suo cambiamento in seguito all'incontro con la figlia undicenne, interpretata dalla piccola Elle Fanning, sorellina della più nota Dakota. In concorso, e tra i più quotati insieme al discusso Black Swan di Darren Aronofsky,

Somewhere, girato tutto on location e con una interessante colonna sonora, è ambientato nel leggendario hotel Chateau Marmont di Hollywood, le cui stanze hanno ospitato un impressionante numero di divi americani e visto talvolta scandali poco graditi al mondo dello showbiz. E' un'opera intimistica, come quelle a cui ci ha abituato l'autrice di Lost in Translation - L'amore tradotto, un viaggio di formazione, tra i lustrini e il glamour del mondo dello spettacolo, di un padre, interpretato da Stephen Dorff, che abbiamo visto in Nemico Pubblico - Public Enemies al fianco di Johnny Depp, che impara a conoscere la figlia già adolescente. Nel cast, interpreti di se stesse nella sequenza dei Telegatti, anche Simona Ventura e Valeria Marini che hanno già calcato le scene al Lido negli scorsi giorni, dove sono state accolte calorosamente dai fan.

Sotto i riflettori anche l'Oriente con la premiazione del regista John Woo che stasera riceverà il Leone d'oro alla carriera in Sala Grande, dove sarà poi proiettato al pubblico il thriller Jianyu -Reign of Assassins di cui ha firmato la regia insieme al taiwanese Su Chao-Bin. A rappresentare la pellicola sulla passerella un cast all star che comprende la regina degli action movies asiatici Michelle Yeoh, la superstar coreana Jung Woo-Sung e la cinese Angeles Woo, figlia del regista. Il film, fuori concorso, racconta una leggendaria storia d'amore e di arti marziali che s'intrecciano nel corso di una delicata missione spirituale nell'antica Cina. L'acclamato Woo, che ha supervisionato la pellicola, è presente alla kermesse della laguna, dove torna per la quarta volta, anche con Moo-juk-ja - A Better Tomorrow di Song Hae-Sung, remake coreano del suo omonimo film, e con The Killer, una delle sue maggiori opere.
Discussa in questi giorni tra gli addetti ai lavori la pruriginosa pellicola francese Happy Few di Antony Cordier, le cui coraggiose scene erotiche lasceranno il segno anche tra gli spettatori. Il provocatorio titolo del film in concorso si riferisce alle due coppie di protagonisti trentenni che si ritrovano vittime di un eccitante e pericoloso gioco di scambi che permetterà loro di esplorare non solo la sfera sessuale, ma anche di comprendere le proprie complessità e fragilità. Il film, criticato sotto l'aspetto narrativo per la scarsa originalità tematica, è già diventato il più chiacchierato della Mostra.
Inaugurata oggi dal film I baci mai dati di Roberta Torre la sezione fuori concorso Controcampo italiano. Ambientata nella periferia di Catania, tra suggestivi vialoni e piazze immense, la favola postmoderna segue le vicende di una tredicenne "miracolata" dalla Madonna che, perseguitata da una folla di bisognosi, pensa solo a realizzare il suo sogno d'amore adolescenziale. La regista milanese, tornata sulle scene dopo il documentario intervista La notte quando è morto Pasolini, ci porta con sé e le sue piccole e grandi donne in un emozionante viaggio di formazione dominato dai sogni e dalla semplicità. Nel cast Donatella Finocchiaro, Beppe Fiorello e Piera Degli Esposti.
Continua l'invasione partenopea del Lido con Stefano Incerti che presenta, fuori concorso, Gorbaciof con l'atteso Toni Servillo. Sceneggiato insieme allo scrittore e sceneggiatore campano Diego De Silva, finalista del premio Strega 2007 con il fortunato bestseller "Non avevo capito niente", e pensato inizialmente per avere una protagonista femminile, il film porta sul grande schermo uno degli attori italiani più ammirati da pubblico e critica. Servillo, che vedremo nei prossimi giorni alla Mostra anche nel risorgimentale Noi credevamo di Mario Martone, si cala stavolta nei panni del laconico Marino Pacileo, soprannominato da tutti Gorbaciof per la voglia rosa sulla fronte, contabile del carcere di Poggioreale a Napoli con il vizio del gioco d'azzardo. Azione, atmosfere metropolitane ed emozioni pure, sottolineate dal bravo musicista Teho Teardo (La ragazza del lago), caratterizzano l'opera di Incerti, che ritorna a Venezia a distanza di quindici anni, quando la Mostra l'aveva tenuto a battesimo con Il verificatore.
Naviga in acque diverse ma sempre del sud il siciliano Pasquale Scimeca, che presenta nella sezione Orizzonti in seconda serata il film Malavoglia. Rilettura cinematografica del romanzo I Malavoglia di Giovanni Verga, l'opera del siracusano autore di impegnati documentari segue la scia de La terra trema di Luchino Visconti e porta sul grande schermo la disperata epopea della famiglia siciliana più famosa della letteratura italiana, quella dei "vinti" in cui potranno rispecchiarsi i giovani meridionali di oggi.
Infine per i "nottambuli" che resisteranno fino alle proiezioni di mezzanotte la Mostra propone La Commedia di Amos Poe. Tra i pionieri del cinema indipendente americano, il regista porta fuori concorso un'opera sperimentale ispirata alla Commedia dantesca e interpretata da alcuni dei maggiori attori teatrali nostrani Roberto Benigni, Sandro Lombardi e Alfonso Santagata. Tra gli interpreti anche Francis Ford Coppola e Isabelle Huppert.