Sentirsidire: Giuseppe Lazzari presenta il suo film

Dopo più di un anno dalla fine delle riprese arriva al cinema il film che, grazie anche alla presenza trainante di Francesco Mariottini, ha conquistato il popolo del web dando vita ad un fenomeno di attesa senza precedenti

Ci sono casi in cui la fama di un film precede di gran lunga la sua apparizione sul grande schermo dando forma ad un vero e proprio fenomeno mediatico. E' il caso di Sentirsidire - Quello che i genitori non vorrebbero mai, opera prima di Giuseppe Lazzari sul grande schermo dal 2 dicembre e distribuito in DVD dalla Universal Pictures dal 14 dicembre . Primo film italiano ad essere girato interamente in 4k, la pellicola vanta più di 40mila fan su Facebook e ben 650.000 visualizzazioni del trailer su YouTube. Molto del merito, probabilmente, va alla fama televisiva del protagonista Francesco Mariottini, concorrente della settima edizione di Amici di Maria De Filippi ed oggi parte integrante del cast di ballerini professionisti, e alle tematiche scottanti al centro della narrazione causa di un divieto ai minori di diciotto poi riposizionato sulla soglia dei quattordici. Scritto da Paola Golferini, il film si concentra sulle vite distanti e diverse di Ludovico, ragazzo viziato della Brescia bene, e Filippo, ragazzo siciliano di talento alle prese con le difficoltà della vita. Le strade dei due vengono unite da un futuro incerto caratterizzato dalla prostituzione maschile e dalla solitudine famigliare che li condurrà ad una nuova consapevolezza. A presentare il progetto alla stampa il regista Giuseppe Lazzari, il direttore della fotografia Luca Coassin e gli attori Vincenzo Taormina e Enzo Giraldo.

Signor Lazzari, questa è la sua prima esperienza dietro la macchina da presa, da dove nasce la passione per il cinema e la regia? Giuseppe Lazzari: Ricordo di aver ricevuto da ragazzino una piccola Canon con tutti gli accessori per girare e da quel momento il cinema è rimasto sempre nel mio cuore. Successivamente ho convogliato la mia creatività verso altre forme espressive come la radio, i cortometraggi e i videoclip lasciando da parte il sogno di girare un film. Bisogna considerare che oggigiorno è veramente difficile fare del cinema senza nessun sostegno produttivo o la possibilità di accedere ai fondi statali. L'unica soluzione è mettere dei soldi da parte per autofinanziare il proprio sogno ed è esattamente ciò che ho fatto in questi anni. Certo, questo esordio non ha alcuna presunzione di essere perfetto, anzi ha tutti i difetti tipici dell'opera prima ma è stato portato a termine con grande entusiasmo e con l'aiuto di professionisti del settore da Massimo Casseriani, storico fonico di Giuseppe Tornatore al caposquadra elettricisti abituato a lavorare in progetti di proporzioni hollywoodiane come Angeli e Demoni.

Sentirsidire è il primo film italiano ad essere stato realizzato con la massima risoluzione digitale grazie all'utilizzo del 4K. Quali innovazioni ha apportato questa tecnica riguardo alla gestione della fotografia? Luca Coassin: Siamo stati i primi ad avventurarci con questa tecnica e per uno come me, nato e cresciuto con la pellicola, non è stato un approccio semplice. Essenziale è stato perseguire il tono visivo fin dalle riprese sul set. Questo è stato il punto fermo di tutto il mio lavoro all'interno film. Ho cercato di evitare di andare ad intervenire successivamente grazie soprattutto ad una collaborazione costante con il team che gestisce la post produzione.

Com'è nato il progetto di questo film concentrato in modo così specifico sul malessere giovanile ? Giuseppe Lazzari: Tutto parte da un servizio realizzato da Le Iene più o meno cinque anni fa sul parco Ravizza e sulla prostituzione giovanile che vi si consuma. Decisi di partire con degli amici e di andare a controllare di persona la realtà dei fatti. Quello che ho visto, ossia ragazzini di appena quattordici anni caricati in macchina da uomini adulti, appartiene indubbiamente all'aspetto più cupo di questo paese ed è quello che ho voluto rappresentare in questo film. Di quella stessa realtà, anche se collocata maggiormente nelle periferie è la masturbazione dei bambini utilizzata come iniziazione al gruppo. Nonostante molti consigli esterni ho deciso di non tagliare nessuna scena considerata scomoda ma di colpire lo spettatore con tutta la pesantezza di una realtà che non può essere negata.

Enzo Giraldo: Fin dalla lettura della sceneggiatura ho creduto nella forza incredibile di questo progetto, soprattutto perché aveva il coraggio di andare oltre il limite sicuro di certi prodotti tranquillizzanti tipici della nostro panorama artistico. Dal mio punto di vista ci sono dei riferimenti alti come Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini. Certo sono trascorsi molti anni e quel modo di vedere la gioventù rimane unico nella nostra cultura, ma credo che possa essere considerato il punto iniziale di questo film.

Ad affiancare Francesco Mariottini nella sua prima esperienza sul set c'è Vincenzo Taormina, anche lui all'esordio sul grande schermo. Com'è avvenuto il vostro incontro? Giuseppe Lazzari: Ho trovato Vincenzo su Facebook. Sembra strano fare dei casting attraverso internet ma oggi è possibile anche questo. Comunque, dopo il primo contatto ci siamo incontrati a Palermo e poi a Roma.
Vincenzo Taormina: Per me è stata un'esperienza incredibile. All'inizio ero molto spaventato ma successivamente ho deciso di superare le difficoltà interpretative sfruttando le mie caratteristiche e ascoltando i consigli di Giuseppe.

Come si profila il futuro artistico di Lazzari dopo Sentirsidire? Giuseppe Lazzari: In questo momento sto lavorando a L'altro, una storia concentrata sulla vita insolita di un uomo impegnato a dialogare con un manichino. Non posso e non voglio svelare altro, posso solamente dire che la Universal è coinvolta nella realizzazione del progetto.