Ryan Reynolds e Lanterna verde: due chiacchiere con un super-canadese

Muscoli, battuta pronta, e un anello magico, che non guasta mai: l'affascinante attore ci racconta, in occasione dell'arrivo in home video del film, la sua esperienza nell'interpretare il superhero movie di Martin Campbell.

Se non stai attento lo scambi con un altro Ryan (Gosling) altrettanto lanciato nel firmamento hollywoodiano, ma Ryan Reynolds è quello con il costume da supereroe geneticamente cucito addosso, non per nulla è al suo terzo personaggio da movie-comics.
Lo abbiamo incontrato scoprendolo pronto a raccontarci quale sensazione incredibile sia avere una anello che fa apparire praticamente qualsiasi cosa tu voglia: meglio della bacchetta di Harry Potter insomma...

Ci sono tanti film di supereroi in questo momento, Lanterna Verde cosa ha di diverso?
Lanterna Verde, a differenza di altri eroi come Superman, non nasce per un'esigenza specifica. Superman e Capitan America erano propaganda per vincere la Guerra, questo è intrattenimento, come il film.
Comunque se ne fanno sempre molti ed ognuno di essi ha il suo pubblico.

Non sono molti gli attroi che abbiano interpretato tre film diversi sui supereroi, Blade, X-Men - Le origini: Wolverine - di cui forse avrai anche un tuo spin-off, e questo; che differenze ci sono?
A parte il fatto che in Blade non ero un vero supereroe, ma uno molto "pompato", anche perché dovevo compensare Wesley, il primo film era molto tempo fa con un budget ben diverso. In Wolverine ho fatto praticamente un cameo, sono stato sul set solo 6 giorni, questo è il vero film da supereroe. Mi piacciono questo genere di film.

Hai fatto molte commedie dimostrando una grande capacità in questo registro. Quanto è stata importante il Lanterna Verde questa tua capacità?
Molto, Hal Jordan è un personaggio diverso dai supereroi monolitici, ha la battuta pronta, fa ridere e questo si deve riflettere anche nella tua performance.
Il fatto che io sappia ridere di me stesso mi aiuta, almeno credo. Voglio dire stiamo parlando di un tizio con un anello magico... Il regista Martin Campbell credo che abbia preso molto in considerazione questo aspetto, per fare un esempio mi ha citato Indiana Jones, voleva qualcosa con un tono simile. E forse anche perché sono canadese...

Cosa hai dovuto fare per la forma fisica? Non ti vedevamo così pompato da Blade!
Ho fatto molta ginnastica per ottenere maggiore flessibilità. Sembrerà strano ma non ne avevo mai fatta prima, anche perché essendo molto alto di solito faccio altro tipo di sport o di preparazione. Comunque ho lavorato sul fisico per quasi 6 mesi 5 giorni a settimana. E ovviamente, dieta. E' stata un'esperienza impegnativa dal punto di vista fisico devo dire.

So che per te comunque lavorare duro non è una novità, sul set di Buried - Sepolto non credo sia stata una passeggiata. E' più duro un set come quello o stare per ore davanti ad un green screen a parlare nel vuoto? Buried è stata una delle cose più dure di tutta la mia vita, ti dico solo che quando ho lasciato il set ero una persona diversa da quella che era arrivata.
E' stata un'esperienza estenuante anche a livello fisico. Passare un mese in una bara ti lascia dei segni di cui non ti rendi nemmeno conto all'inizio. Il fisico risponde in modo diverso perché il corpo non si rende conto che stai recitando, a livello razionale te lo ripeti continuamente, ma il tuo sistema nervoso ne esce comunque scosso.
Ma anche Lanterna Verde è stato frustrante per altri versi. Ho parlato per sei mesi con un pallina da tennis è un po' strano e stupido se non sei Tom Hanks con il pallone di Castaway Wilson... Stavi lì ad immaginare un'intera galassia e fissavi un muro. Non avevo mai fatto un film dove il 90% del girato andava poi completato in post produzione a cominciare dal mio costume.

C'è un potere che vorresti?
Niente che possa essere messo per iscritto... [ride - n.d.a.]

Sei contento del risultato finale del film? Lo hai visto?
Certamente, e mi è piaciuto. Ma in un film di supereroi come questo gli attori sono una parte del tutto e non il nucleo centrale.

Beh, poteva andarti peggio. Poteva essere Transformers, dove tutti guardano le macchine che diventano robot e gli attori sono totalmente marginali...
E' vero, fortunatamente non siamo ancora totalmente rimpiazzabili dalla tecnologia. Ma in 10 anni credo che James Cameron potrebbe riuscirci!

Sei considerato uno dei più begli uomini di Hollywood, questo ha un significato per te?
E' una stupidaggine, un modo per vendere riviste. Se iniziassi a credere in queste stupidaggini da tabloid mi sparerei un proiettile in testa, sarebbe meglio.

Questo film può essere per te un trampolino verso una carriera ancora più luminosa?
Ma darà grande visibilità sicuramente, ma il punto è che non puoi mai sapere cosa ti porterà cosa. Quando ho girato Buried pensavo che nessuno l'avrebbe visto e invece... E' una cosa che non puoi controllare, né pensare di farlo.

Si dice che tu stia lavorando a 5 film...
Si dicono tante cosa, ma non è che sono realmente un supereroe. La verità è che sto lavorando a R.I.P.D. e basta. Forse ne farò un altro che si chiama Safehouse.

Il film su Deadpool si farà?
Chi lo sa? E' in fase di sviluppo, ma sarà un film che decostruisce il mito del supereroe, quindi più che altro credo che si riderà.

So che ti piace molto viaggiare.
Sì, è il mio modo di rilassarmi, ci sono tanti posti nel mondo che voglio visitare e mi piace farlo da solo, avventurarmi e vedere quello che trovo. Certo può diventare più difficile quando la tua faccia è troppo nota, però ad esempio in Africa Centrale è difficile che ti fermino per un autografo!

Gli attori inglesi hanno il cosiddetto "tube test", ovvero se riesci ad andare in metropolitana a Londra senza che ti fermino per gli autografi, significa che puoi ancora avere una vita normale. Tu come pensi di essere posizionato sulla scala di questo test?
E' fantastico, devo subito provare a prendere la metropolitana a Londra, certo sono canadese, quindi potrebbe essere un po' più facile per me passare inosservato. Scherzi a parte, io credo nella privacy ma non nella segretezza. Se sei un personaggio pubblico si sa che paghi un dazio ad un certo tipo di stampa, ma non bisogna esagerare. Poi credo che se sai troppo di un attore, non sei nemmeno tanto interessato a vederli recitare.

Sei sui social network?
Per carità, ho già abbastanza attenzione su di me da pensare anche ad essere su Facebook o Twitter. Ho fin troppa visibilità!