Questa notte è ancora nostra: i Blues Brothers all'italiana

Il resoconto dettagliato dell'incontro romano per il lancio dell'attesa commedia in cui Nicolas Vaporidis è affiancato da Massimiliano Bruno.

Se in questo momento esiste una certezza nel cinema italiano contemporaneo, questa è rappresentata dalla premiata ditta degli esami, un gruppo che non solo continua ad allargarsi qualitativamente e quantitativamente, ma che continua a sfornare un film dopo l'altro riscuotendo enormi successi di pubblico. A soli 5 mesi dall'uscita del controverso dramma 'delinquenziale' Cemento Armato, oggi a Roma è stata la volta di Questa notte è ancora nostra (in uscita mercoledì 19 marzo in oltre 450 copie), una divertente commedia sull'integrazione razziale, sul mondo della musica e delle aspirazioni giovanili, interpretata dal 'consueto' Nicolas Vaporidis affiancato stavolta da un bravissimo Massimiliano Bruno (co-sceneggiatore di Brizzi e Martani ormai da anni), dalla fidanzata del momento Ilaria Spada, da un delizioso volto nuovo dagli occhi a mandorla, da qualche prestigiosa guest star e da un paio di camei davvero esilaranti. A dirigere il film che durante le feste pasquali contenderà a Verdone il primato al box-office (e che primato!) la coppia (divenuta fissa) di talentuosi ed apprezzati registi come Paolo Genovese e Luca Miniero, qui al loro terzo film insieme dopo Incantesimo Napoletano e Nessun messaggio in segreteria, entrati a far parte a tutti gli effetti della fortunata factory. Un'occasione che i due non si sono fatti scappare per la seconda volta (ricordiamo che i due rifiutarono, snobbandola, la proposta della produttrice Federica Lucisano di dirigere proprio Notte prima degli esami), tornando sui loro passi dopo ripetuti mea culpa.

Il cast quasi al completo, accompagnato dai due registi, ha incontrato stamane la stampa a Roma, città in cui è ambientata la goliardica avventura nel mondo della comunità italo, anzi, romanesco-cinese, raccontando la genesi di un progetto, realizzato in stretta collaborazione con il gruppo Disney; ma anche i progetti futuri di questa joint-venture nonché la collaborazione con personaggi del calibro di Daniele Silvestri (autore delle musiche del film), Franco Califano e Maurizio Mattioli.

Insomma, siamo di fronte alla versione italo-cinese de Il mio grosso grasso matrimonio greco?

Luca Miniero: Diciamo di sì, anche se questo parallelo è venuto fuori da una dichiarazione che Federica (Lucisano ndr.) ha fatto durante la lavorazione del film. Abbiamo senz'altro preso spunto dal film in questione ma anche da titoli come "Jalla! Jalla!" o "Sognando Beckham", tutte commedie divertentissime incentrate sull'incontro/scontro tra diverse culture.

Com'è nata l'idea di raccontare questa bizzarra 'convivenza' tra romani e cinesi?

Federica Lucisano: L'idea è nata leggendo una storia molto drammatica scritta da un autore cinese che trattava l'argomento dell'integrazione della comunità cinese in Italia in maniera piuttosto bizzara ma assai triste. Ad un certo punto ci siamo detti "Perché non stravolgiamo tutto e non raccontiamo la stessa storia in chiave comica?". Successivamente ho pensato a Miniero e Genovese perché avevo letteralmente adorato la loro ironia in Incantesimo Napoletano.

Come si è sentito Nicolas Vaporidis nei panni inediti e un po' sopra le righe di un Blues Brother all'italiana?

Nicolas Vaporidis: Devo ammettere che il paragone è un po' azzardato ma che il mitico film di Landis ci è venuto più spesso in mente durante le riprese e ha rappresentato sia per me che per Massimiliano (Bruno, il co-protagonista ndr.) una notevole fonte d'ispirazione.

Non male come prima esperienza da cantante, non crede?

Nicolas Vaporidis: Non mi lamento, anche se penso che non ce ne sarà una seconda, nessuno mi farà mai più cantare dopo i risultati che avete appena ascoltato (ride). Ci siamo molto divertiti ad imitare Belushi e Aykroyd, ma forse più nel back-stage, anche perché fisicamente la nostra coppia era abbastanza compatibile con quella The Blues Brothers, ma il nostro film è molto più corale a confronto.

Dopo il suo drammatico ruolo in "Cemento Armato" è tornato al suo primo amore: la commedia.

Nicolas Vaporidis: Sì, un attore giovane come me ha bisogno di confrontarsi spesso con se stesso, ed era giunta l'ora di tornare a sorridere con un genere che, nonostante i successi al botteghino, l'opinione pubblica continua un po' troppo, ed ingiustamente, a snobbare.

Perché secondo Lei questo atteggiamento iper critico nei confronti di un genere che ha fatto la nostra storia cinematografica?

Nicolas Vaporidis: Non riesco a capire francamente, eppure abbiamo tutti amato alla follia la commedia all'italiana, quella di Marcello Mastroianni e di Totò e di altri grandi nomi del nostro Cinema. Sono stati fatti centinaia di film comici dagli anni '60 ad oggi, adesso sembra tutto andato in rovina.

Il film rispolvera proprio quello stile, e grazie a battute a raffica e situazioni piuttosto al limite, racconta una Roma colorata e multietnica...

Nicolas Vaporidis: Si, racconta di una Roma che non è più solo dei romani, ma anche e soprattutto di famiglie cinesi che da più di due generazioni si sono quasi completamente integrate nella nostra cultura, che parlano in un dialetto romanesco più stretto persino del mio. Ma parliamo anche della crisi del lavoro giovanile e dell'amicizia, il tutto con grande leggerezza e qualche tocco malinconico.

Quanto hanno contato gli incassi dei Vostri film precedenti nel Vostro percorso cinematografico come team?

Massimiliano Bruno: Attraverso "Notte prima degli esami" abbiamo scoperto le grandi potenzialità di questa nuova ondata cinematografica italiana. Speriamo che il successo ci accompagni nel tempo. Francamente non so quanto durerà. L'importante è che si sia ricominciato a fare commedie tutto l'anno e non solo a Natale, e che si siano aperti nuovi orizzonti.

Com'è andata sul set con i camei di Franco Califano e Giovanni Floris?

Paolo Genovese: Ci serviva proprio qualcuno come lui per il ruolo del discografico simpatico e un po' cialtrone, avevamo pensato a lui già in sede di scrittura. Sulla sceneggiatura, a fianco alle battute del suo personaggio, avevamo appuntato delle note con su scritto 'tipo Califano'. E' stato perfetto.

Luca Miniero: Con Giovanni (Floris, il conduttore di Ballarò ndr.) siamo amici da sempre, andavamo a scuola insieme, ha una grande passione per il cinema e da piccolo sognava di fare il regista. Avevamo già lavorato insieme in occasione della realizzazione del film in pillole sui problemi del nostro Paese per Ballarò, dal titolo Viaggio in Italia, una favola vera.

E la prima volta di Daniele Silvestri come autore di musiche per il Cinema?

Daniele Silvestri: Quando mi hanno contattato mi hanno chiesto se me la sentivo di creare le musiche di un film che avrebbe lanciato il Nino D'Angelo del nuovo millennio (Vaporidis, ndr). Scherzi a parte, è stata un'esperienza davvero entusiasmante, che mi ha spinto a chiedere loro di essere coinvolto sempre di più nel progetto. Quando mi piace una storia è bello provare a trasformarla in musica, è la cosa che più mi piace fare.

Michele Zarrillo e Paolo Meneguzzi hanno visto il film? Se no, pensate di farglielo vedere prima o poi oppure no?

Massimiliano Bruno: Spero che non lo vedano, e soprattutto che non ci denuncino per la battuta che abbiamo fatto su di loro nel film (ride). Lo conosco personalmente e siamo anche amici con Zarrillo, ma sono sicuro che per questa battuta 'rosicherà' da matti. E' uno a cui queste cose bruciano non poco!

Come si è trovato Maurizio Mattioli a lavorare con i registi e con ragazzi così giovani?

Maurizio Mattioli: Devo dire che quando ho rivisto il film montato ho avuto la netta sensazione di essere 'cascato' in un gran film. Mi ha divertito molto la storia, e non credo assolutamente che a vederlo al cinema andranno solo ragazzi. E' stata un'esperienza che mi ha fatto crescere e confrontare con due registi di talento da cui ho imparato molto nonostante la mia età non sia più giovanissima. Ho trovato la loro regia molto 'americana', con l'uso giusto delle musiche e del montaggio. Con i ragazzi poi è stato bellissimo, nonostante siano tutti giovanissimi hanno una maturità davvero impressionante sul set, in special modo Nicolas, sempre attento e concentrato sul proprio lavoro. Chissà che alla fine non si decida di fare il bis come in "Notte prima degli esami"!