Velluto Blu, Isabella Rossellini su Robert Ebert che accusò Lynch di sfruttarla: "Ero adulta, ho scelto io"

Le accuse di sfruttamento contenute nella celebre stroncatura di Velluto Blu di Roger Ebert sono state confutate dalla stessa Isabella Rossellini, musa di David Lynch all'epoca.

Velluto Blu, Isabella Rossellini su Robert Ebert che accusò Lynch di sfruttarla: 'Ero adulta, ho scelto io'

Isabella Rossellini contro Roger Ebert. Una delle recensioni più controverse di Velluto Blu, cult di David Lynch del 1986, venne proprio dal celebre critico cinematografico, che diede al film una stella. Allora il critico più importante negli Stati Uniti, Ebert puntò il dito su come Lynch avesse scelto Isabella Rossellini in un ruolo in cui viene "sfruttata e umiliata".

Isabella Rossellini nel film Velluto blu
Isabella Rossellini nel film Velluto blu

"A Isabella Rossellini viene chiesto di fare cose in questo film che richiedono vero coraggio... Viene degradata, schiaffeggiata, umiliata e spogliata davanti alla telecamera", ha scritto Ebert. "E quando chiedi a un'attrice di sopportare quelle esperienze, dovresti rispettare la tua parte dell'accordo inserendola in un film importante."

Isabella Rossellini recita in Velluto Blu nei panni della tormentata cantante di nightclub Dorothy Vallens, tenuta emotivamente e fisicamente prigioniera dal gangster sociopatico Frank Booth (Dennis Hopper). A un certo punto del film, Dorothy si presenta nuda sotto il portico della casa di Jeffrey Beaumont (Kyle MacLachlan) completamente disorientata e dice: "Ha messo la sua malattia dentro di me".

"Non avevo letto le recensioni quando è uscito Velluto Blu, cerco di non leggerle mai", ha recentemente detto Rossellini a IndieWire quando gli è stato chiesto di commentare il famigerato articolo di Roger Ebert. "Sono sempre deprimenti. Anche se la recensione è buona, c'è sempre una frase che è negativa e ti rimane dentro per sempre. Ma ricordo che mi è stato detto che Roger Ebert aveva detto che Lynch mi sfruttava, e sono rimasta sorpresa perché ero adulta. Avevo 31 o 32 anni. Ho scelto io di interpretare il personaggio".

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Un film morboso e controverso

"Quando ho letto la sceneggiatura ho capito che sarebbe potuta essere controversa e difficile", ha aggiunto in seguito l'attrice, sottolineando però che non ha mai avuto riserve nell'accettare il ruolo. "Ho detto a David, 'Non sei obbligato a dire le battute, ma mi piacerebbe provare con te tutte le scene e parafrasare le battute'. Volevo assicurarmi che quello che state vedendo fosse una persona che ha forse una specie di sindrome di Stoccolma e abbiamo provato per un'intera giornata. Mi sono sentita rassicurata dal fatto che David fosse d'accordo con ciò che avevo visto nel personaggio e col modo in cui volevo interpretarlo".

Velluto blu: Isabella Rosselini in una scena del film
Velluto blu: Isabella Rosselini in una scena del film

Isabella Rossellini e David Lynch erano legati sentimentalmente quando Velluto blu uscì nel 1986. Il film divise gli spettatori, ma molti critici cinematografici lo definirono un capolavoro e fece guadagnare a Lynch una nomination all'Oscar come miglior regista. La National Society of Film Critics assegnò a Velluto Blu i premi per il miglior film e il miglior regista.

"Sono felice che Velluto Blu sia stato diretto da David Lynch", ha detto Isabella Rossellini a IndieWire. "È uno dei suoi film migliori. È un grande autore. Penso che per il mio personaggio sia stata la prima volta che abbiamo messo in scena una donna maltrattata, ma anche lei si mimetizzata dietro ciò che le era stato chiesto di essere mostrandosi sexy e bella, e lei obbedisce all'ordine. Questa è la complessità di Velluto Blu, ma anche il grande talento di David Lynch. Penso che abbia fatto un film fantastico. Adoro Velluto Blu".