Milano Design Film Festival, dal 19 al 22 ottobre 2017

Oltre sessanta film, numerose première, dibattiti, ospiti internazionali. In anteprima italiana Citizen Jane. Battle for the city.

La quinta edizione di Milano Design Film Festival organizzato da Antonella Dedini e Silvia Robertazzi con la curatela di Porzia Bergamasco si terrà da giovedì 19 a domenica 22 ottobre. La sede di tutti gli appuntamenti sarà Anteo Palazzo del Cinema di Milano, nei confini di IDD Innovation Design District.

L'illustratore Noma Bar ha firmato la locandina della quinta edizione. Portraits of our time. Ritratti del nostro tempo è il tema portante. Nel programma del festival una selezione di titoli tra storia, fantascienza e arte nella sezione chiamata Cronotopia con cui danno una lettura del rapporto fra tempo e capacità visionaria. Da citare in questa sezione alcuni film in anteprima o inediti in Italia: Magnificent Obsession: Frank Lloyd Wright's Buildings and Legacy in Japan (Karen Severns, Koichi Mori, USA/Giappone 2008), The Future (Miranda July, Germania/USA 2011), The Hotel (Kristian Petri, Svezia 2016), Don Quixote in a fragmented world (Violeta Barca-Fontana, Spagna 2014).

Il programma è suddiviso in sei sezioni, che riportano in ciascun sottotitolo un'accezione di "tempo", in riferimento al tema generale. Architecture. The sense of a building e Design. Past & Future raggruppano pellicole focalizzate nelle specifiche discipline e aree progettuali; Biography. Lifetime presenta i ritratti di personalità contemporanee e del passato approfondendo anche il genius loci di alcuni Paesi (Paesi Bassi e Israele) che condividono quest'anno il percorso del festival. Italian Panorama in Past & Present mette l'accento sulle realtà storiche e contemporanee del nostro Paese mentre Urban life. Everyday contemporary unisce i documentari che affrontano la vita nelle città, metropoli o borghi che siano. Infine Art of thinking. Examining Time: qui i film raccolti hanno carattere più filosofico, toccano aspetti universali e vogliono farci riflettere su comportamenti, desideri, modelli.

A Heinz Emigholz, celebrato regista di documentari di architettura, MDFF dedica un omaggio - Heinz Emigholz. A Homage - in collaborazione con il Goethe-Institut Mailand, presentando in anteprima italiana la sua quadrilogia Streetscapes (Heinz Emigholz, Germania 2017), quattro capitoli estratti dai taccuini del cineasta dedicati rispettivamente a una personalissima digressione analitica sulla sua professione, a riflessioni sulla natura degli spazi pubblici e agli architetti Samuel Bickels e Eladio Dieste. Il regista tedesco sarà inoltre presente al festival anche per presentare il workshop Filmare l'architettura organizzato dall'Accademia di Architettura di Mendrisio - ormai una consuetudine per il festival - quest'anno guidato da lui.

Tra le proiezioni speciali in anteprima assoluta è da segnalare Gillo Dorfles. In un bicchier d'acqua, (Francesco Clerici, Italia 2017') cortometraggio di 11 minuti co-prodotto dal regista, Milano Design Film Festival e MIR Cinematografica. Girato nell'appartamento milanese di Gillo Dorfles ci rende partecipi del dialogo fra il regista e il critico d'arte e design, tanto essenziale quanto poetico, svelandoci il valore della memoria e dei sentimenti legati agli oggetti.

L'architettura e l'urbanistica raccontate quest'anno dal MDFF ricordano anche due figure importanti di donne forti. Citizen Jane. Battle for the city (Matt Tyrnauer, USA 2016, 92'), qui in anteprima italiana e distribuito da Wanted Cinema, ci ricorda il fondamentale pensiero dell'antropologa e attivista Jane Jacobs. Autrice del rivoluzionario Vita e morte delle grandi città. Saggio sulle metropoli americane (1961), criticò fermamente il modello di sviluppo delle città moderne e fu accesa sostenitrice del recupero a misura d'uomo dei nuclei urbani, enfatizzando il ruolo della strada, del distretto, dell'isolato, della vicinanza e della densità, della eterogeneità degli edifici.

Zaha Hadid. An architect. A masterpiece (Carine Roy, Francia, 2015) racconta la carriera della nota star dell'architettura mondiale contemporanea che, con le sue linee morbide e sinuose, ha rappresentato un precedente in quanto donna architetta e che, tra le altre cose, ha lasciato la sua firma anche a Milano.
Per informazioni: www.milanodesignfilmfestival.com.

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