Il signore degli anelli: un fan scova un difetto di rappresentazione nella trilogia originale

Il montaggio di un fan della trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson mette in luce un difetto che riguarda il trattamento riservato ai personaggi femminili in tutti e 3 i film.

Il signore degli anelli: un fan scova un difetto di rappresentazione nella trilogia originale

Un sorprendente montaggio realizzato da un fan de Il Signore degli Anelli ha messo in luce un difetto contenuto nella trilogia di Peter Jackson che riguarda i personaggi femminili.

Il montaggio, pubblicato su Instagram, svela un difetto che riguarda le interazioni tra due personaggi femminili della trilogia. Il montaggio include, infatti, solo i momenti della trilogia in cui due personaggi femminili parlano tra loro e, sorprendentemente, comprende solo una scena brevissima.

La rappresentazione femminile ne Il signore degli anelli

I commenti sotto il post alimentano la conversazione sul trattamento riservato ai personaggi femminili nella trilogia di Peter Jackson e perfino nel romanzo originario di J.R.R. Tolkien. Arwen (Liv Tyler), la Signora di Rivendell, è una forza da non sottovalutare quando appare per la prima volta ne Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello, salvando Frodo (Elijah Wood) da morte certa per mano dei Nazgûl. Tuttavia, è quasi esclusivamente definita nella trilogia dal suo amore per Aragorn (Viggo Mortensen).

Galadriel
La compagnia dell'Anello: un'immagine di Cate Blanchett

Éowyn (Miranda Otto) è senza dubbio il personaggio femminile più complesso e interessante de Il Signore degli Anelli, ma è relegata a un ruolo di cura e assistenza (ed è anche romanticamente interessata ad Aragorn) quando viene introdotta ne Il signore degli anelli - Le due torri. Alla fine, frustrata dalla sua posizione, assume un atteggiamento maschile e imbraccia le armi contro il nemico, finendo per uccidere il Re stregone di Angmar durante un'epica battaglia nel climax de Il ritorno del re.

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Per superare il test di Bechdel, progettato per verificare le rappresentazioni sessiste o stereotipate delle donne nei film e in TV, un'opera deve presentare due personaggi femminili che conversano su qualcosa di diverso da un uomo. La scena presente nel montaggio difficilmente conta come una conversazione, il che significa che l'intera trilogia di Peter Jackson fallisce miseramente questo test.