Blade Runner 2049, Roger Deakins: "A Hollywood pensano troppo all'estetica e non alla storia"

Il direttore della fotografia di Blade Runner 2049, Roger Deakins, ha svelato per quale motivo non era d'accordo con i produttori.

Blade Runner 2049 ha potuto contare sul contributo di Roger Deakins e il direttore della fotografia ha svelato di essere stato in disaccordo con i produttori del film che avevano delle aspettative non in linea con il suo stile.

Il premio Oscar, durante un'intervista rilasciata a Collider, ha criticato apertamente il mondo di Hollywood dichiarando: "I film sono diventati maggiormente attenti all'estetica rispetto alla storia, al contenuto e a ciò che il film sta cercando di dire. Lo trovo piuttosto deludente e deprimente".
Roger Deakins, in particolare, non ama il fatto che gli studios richiedano l'uso delle seconde unità e di un gran numero di telecamere sul set, approccio che rifiuta da tempo e che non ha voluto seguire nemmeno in occasione di Blade Runner 2049.

James Ellis, suo collaboratore, aveva svelato che durante la pre-produzione era stato svelato che i produttori pensavano si sarebbero utilizzate fino a nove unità sul set del film diretto da Denis Villeneuve: "Continuavamo a dire no, no, non ne abbiamo bisogno. E il line producer non ci credeva. La stessa cosa era accaduta con Skyfall. Avevano detto 'Non avete bisogno di cinque o sei telecamere?'. So che credevano non saremmo riusciti a girarlo con una sola telecamera".
Deakins ha sottolineato: "Dicono di aver bisogno della lista delle quattro o cinque crew che si occupano delle telecamere che vuoi sul set perché devi girare tutte quelle scene. Ho detto 'Cosa, quattro o cinque? No'. Ho pensato che fosse strano che lo chiedessero per lavorare a Blade Runner perché avevamo già lavorato con Denis prima, e anche con successo penso. Ma è sempre così con la produzione. Più grandi sono i film più qualcuno dice 'Oh, metteremo sei telecamere e avremo la scena'. No, grazie".