Kirsten Dunst: 'Lavorare con Lars von Trier è liberatorio'

L'attrice descrive l'esperienza sul set di Melancholia parlando in termini entusiastici del suo mentore Lars von Trier.

L'esperienza sui set di Lars von Trier si è rivelata distruttiva per molte interpreti. Da Emily Watson a Nicole Kidman, poche star sono uscite indenni dalle violenze psicologiche e crudeltà finalizzate all'immedesimazione nei personaggi estremi creati dalla fervida mente dell'eccentrico regista. Non sembra essere dello stesso avviso Kirsten Dunst, che ha da poco concluso le riprese di Melancholia, nuova misteriosa pellicola diretta da Lars von Trier. In quello che lo stesso regista ha presentato come un science fiction thriller molto cupo ritorna anche la protagonista di Antichrist Charlotte Gainsbourg, doppiamente coraggiosa o decisamente masochista.

Riguardo alla sua prima esperienza sul set del genio danese, la Dunst ha dichiarato: "Prima delle riprese avevo parlato con Charlotte di Antichrist e sapevo che per lei era stato un film fortemente emotivo, difficile da girare. Lavorare con Lars, per me, è stata un'esperienza meravigliosa. Lars è capace di creare un ambiente che permette un sacco di libertà. Gira molto velocemente e registra anche le prove. Questo fa sentire gli attori molto liberi. Non ci sono grandi luci né grandi scenografie, ma sei immerso in un processo intenso per otto ore al giorno. Non ci sono interruzioni e questo favorisce la fluidità delle performance in un ciclo continuo che non interrompe la concentrazione, facendo sembrare tutto molto reale. Abbiamo improvvisato molto. Per me è stata un'esperienza liberatoria".

Nel 2011 vedremo Kirsten Dunst nell'atteso On the Road, adattamento del romanzo-simbolo della Beat Generation che vede nel cast Steve Buscemi, Kristen Stewart, Viggo Mortensen, Terrence Howard ed Amy Adams.