Chiara Lubich - L'Amore vince tutto 2020

Trento, 1943. Mentre l’Italia sta affrontando la fase più drammatica della Seconda Guerra Mondiale, la giovane maestra Chiara Lubich tenta di portare avanti gli insegnamenti necessari agli alunni della scuola elementare nella quale insegna.

Un giorno, durante un bombardamento aereo, Chiara è costretta a portare in salvo i ragazzi presso un rifugio. Lì, ritrova casualmente i suoi amici Ines ed Enrico, oramai prossimi al matrimonio, e Natalia e Dori, che sognano a loro volta di creare una famiglia. Propositi positivi in un periodo buio, ma Chiara si pone tutt’altro tipo di auspici: trovare le risposte ai grandi interrogativi dell’esistenza. Cessato l’allarme, di gran parte della città non restano che macerie. Impegnati nei soccorsi vi è anche Gino, medico dell’ospedale e fratello di Chiara; quest’ultima, intanto, ritrova i genitori e le sorelle. Ma per lei non è semplice restituire un significato plausibile alla tragedia immane del conflitto.

La situazione, se possibile, peggiorerà dopo l’armistizio proclamato l’8 Settembre 1943, il quale precederà la guerra civile che dilanierà ulteriormente il Paese nei mesi successivi. Gino decide di unirsi ai partigiani, mentre Enrico e Ines rinviano le nozze in attesa di tempi più favorevoli, ma in particolare a causa della scelta del ragazzo di combattere insieme ai nazifascisti. Chiara sembra sempre più confusa ma un giorno, come se avesse ricevuto un segno dal cielo, dinanzi a una statua della Vergine Maria si sente chiamata a consacrarsi al Signore: l’unica vera certezza che sembra non poter crollare mai, di fronte a tanta sofferenza.

La decisione di vivere concretamente il Vangelo, condiviso con le sue amiche, scatena però le reazioni contrastanti della comunità trentina. In essa, il padre di Ines – fanatico gerarca fascista – non accetta che la figlia frequenti Chiara, che però non recede dalle proprie rinnovate convinzioni. “Che tutti siano uno” è il versetto del Vangelo che più l’ha ispirata, e che diventa il suo programma di vita, scandaloso e incomprensibile per chi, stanco della guerra, cerca prima la vendetta rispetto alla giustizia.

Mentre tutti fuggono verso un riparo, Chiara decide di restare in città per aiutare i bisognosi. Le sue amiche resteranno con lei: è la nascita del primo “focolare”, un nucleo sociale all’interno di una casa che farà da riferimento a una comunità che andrà sviluppandosi un passo alla volta, per raggiungere obiettivi inimmaginabili in una realtà che la guerra ha completamente stravolto. Vicine ai più disagiati, ai malati ed ai poveri, in un clima d’odio che cresce sempre più, Chiara sanerà le ferite di un mondo distrutto, per dare il proprio meraviglioso contributo nel progettare un futuro migliore per l’umanità.