Bar Giuseppe 2019

Il film nasce dall’idea di voler raccontare la storia della gente ai margini, gli esiliati, che a prescindere dal periodo storico sopportano le stesse condizioni: l’angoscia di non essere accolti, cosa mangiare, dove abitare, con quale lavoro. La rilettura della figura di Giuseppe è la chiave per illustrare questo dilemma che ancora oggi è tristemente attuale. I silenzi di Giuseppe contengono pensieri da decifrare, sono le sue azioni che parlano, piuttosto che le parole. Simbolo di un’umanità che non strepita, che passa impercettibile e anonima in questo mondo ma che spesso viene coinvolta in eventi imprevedibili e imperscrutabili. Giuseppe, padre senza tempo, non necessariamente una figura religiosa, ma rappresentazione dell’umana lotta quotidiana, con valori in cui chiunque può rispecchiarsi, che si tratti di persone spirituali o no.

La storia ci fa riflettere sul significato di famiglia, un tema importante nel nostro paese, che si tratti di duemila anni fa o del presente. Il film racconta una storia universale. Ed è un quadro di uno spaccato sociale importante come l’integrazione nei borghi italiani fra persone di culture diverse, la solitudine sempre maggiore delle persone anziane, il valore della carità umana e della fede.