Recensione Tentazioni (Ir)resistibili (2012)

Una commedia amara che riflette sulla labilità dei sentimenti, sugli eccessi e sulle compulsioni tipiche che caratterizzano la società del XXI secolo, sempre pronta a giudicare e raramente a concedere una seconda possibilità.

Sesso di colpa

Dopo aver sceneggiato La ragazza della porta accanto, I ragazzi stanno bene e Tentazioni d'amore, lo statunitense Stuart Blumberg fa il suo esordio dietro la macchina da presa con Tentazioni (Ir)resistibili, un dramma sentimentale travestito da commedia romantica ambientato a New York e incentrato sulla storia di tre uomini che frequentano una comunità di recupero e sostegno per sesso-dipendenti. Adam e Mike (Mark Ruffalo e Tim Robbins) si conoscono da anni e possono dire di essere a buon punto nel processo di superamento della malattia. Neil (Josh Gad) invece non riesce a resistere neanche un giorno. Adam è reduce da cinque anni di astinenza e ha il terrore di mettersi in gioco in un rapporto di coppia con la splendida ragazza che ha appena conosciuto. Mike è da cinque anni lo sponsor di Adam, è considerato il guru della comunità e viene da un passato turbolento che ha rovinato il rapporto con suo figlio. Neil è un medico di talento che non ha ancora trovato dentro di sé la motivazione giusta e la forza interiore per iniziare il percorso di guarigione. Le delusioni della vita però sono sempre dietro l'angolo e costituiscono una trappola continua per chi, come loro, vive perennemente sul filo del rasoio.

Una commedia amara che riflette sulla labilità dei sentimenti, sugli eccessi e sulle compulsioni tipiche che caratterizzano la società del XXI secolo, sempre pronta a giudicare e raramente a concedere una seconda possibilità. Uno splendido Mark Ruffalo fa coppia con un energico e saggio Tim Robbins e diventano un trio ben assortito con un Josh Gad tragicomico tutto da ridere. Il cast femminile non è da meno e vede Gwyneth Paltrow, Joely Richardson e Alecia Moore, alias Pink, impegnate nel tenere a bada tre sessuomani compulsivi in cerca di riscatto e di normalità. Prodotto dalla Class 5 Films di Edward Norton, Tentazioni (Ir)resistibili prosegue il percorso di riflessione di Blumberg, iniziato con I ragazzi stanno bene, sulla famiglia, sull'amicizia e sul concetto di gruppo perché (come dargli torto) è sempre meno semplice districarsi nel mondo di oggi senza l'aiuto di un amico o di un familiare pronto a correre nel momento del bisogno.
Seguendo i tre racconti paralleli ed una storia portante dai toni bruscamente altalenanti, il film risulta gradevole grazie alla buona prova degli attori (Pink ha un personaggio davvero strepitoso) ma non riesce a lasciare il segno per via di una mancanza di originalità sia nello stile che nella narrazione oltre che nell'argomento in sé. Il pathos c'è, e si avverte dall'inizio alla fine, ma in alcuni momenti la sceneggiatura perde di solidità, in special modo per quel che riguarda le vicende sentimentali della coppia Ruffalo-Paltrow, in sintonia quando i toni sono leggeri, fuori sincrono quando le cose si fanno serie. Le relazioni, di qualsiasi tipo esse siano, hanno bisogno di uno sforzo continuo per essere mantenute, il sesso è bello se vissuto in maniera sana e la sesso-dipendenza è una malattia curabile, che si presta sì a facili ironie (al contrario del film, per fortuna) ma rimane, come tutte le dipendenze, sempre in agguato. Rimanere sobri in questi casi è sempre molto complicato "è come cercare di smettere di fumare il crack quando la pipa è ancora attaccata al tuo corpo".

Movieplayer.it

3.0/5