Al via a Torino Cinema di barriera

Si apre domani la rassegna cinematografica torinese in una edizione sempre più ricca dedicata al tema del lavoro in Italiatutta la vita davanti

Giunto alla VII edizione, Cinema di Barriera si presenta quest'anno in una versione arricchita e ampliata, dal 26 giugno al 7 agosto 2008, che conferma la vitalità di un'iniziativa particolarmente originale e attuale nel panorama culturale torinese. Organizzata da AIACE Torino con il sostegno della Circoscrizione 6 e in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, la manifestazione si pone infatti l'obiettivo primario di rafforzare ulteriormente la sua presenza sul territorio di Barriera di Milano, diventando un punto di riferimento costante per quanto concerne la programmazione cinematografica dell'estate in città e rivolgendosi in primis ai cittadini del quartiere, ma anche al pubblico di altre zone urbane, della prima cintura e della provincia.

Collocata in un territorio privo di vere sale di proiezione, ma che di recente sta dimostrando una grande attenzione nei confronti dell'universo audiovisivo (anche dal punto di vista produttivo), Cinema di Barriera ha l'obiettivo di conciliare le esigenze spettacolari e di intrattenimento connesse a un'iniziativa rivolta al pubblico più ampio possibile (un "cinema per tutti") con la validità culturale e artistica dei film proposti (un "cinema di qualità"). Curato come sempre da Umberto Mosca, il programma declina quindi anche in quest'edizione in modo ampio e stimolante i temi sociali della "città" e della "periferia", privilegiando quelle proposte che indicano o rappresentano esse stesse una possibile via per superare le varie forme di marginalità e disagio e che favoriscono l'integrazione tra i cittadini.

Come tradizione, la manifestazione si presenta a tutta la cittadinanza partendo dalla centralissima multisala del Cinema Massimo - con la proiezione di Biútiful cauntri, il documentario dedicato al cosiddetto "scandalo al sole" dei tre comuni napoletani in cui vengono concentrati e bruciati rifiuti di ogni genere - per poi trasferirsi stabilmente nella sua nuova sede all'aperto, il cortile della Scuola elementare "G. C. Abba", che ospita i successivi otto appuntamenti serali.
Leit motif della prima parte dell'edizione di quest'anno è il tema del lavoro, affrontato da molteplici punti di vista e attraverso generi narrativi diversi (commedia, dramma, documentario ecc.) in un programma che alterna opere scelte tra la miglior produzione italiana della stagione in corso e opere inedite o non distribuite, in gran parte realizzate a livello locale, offrendo plurimi spunti di riflessione.

Delle tragedie nei cantieri e nelle fabbriche, prima e dopo l'incidente alla ThyssenKrupp, parlano Daniele Segre con il suo recentissimo Morire di lavoro e i fratelli De Serio con il loro Come l'acciaio; il problema del precariato è affrontato da film come Tutta la vita davanti di Paolo Virzì, Parole sante di Ascanio Celestini, Non pensarci di Gianni Zanasi. Il passato e il presente della fabbrica è raccontato dalla Signorinaeffe di Wilma Labate e dal programma firmato dall'Associazione Videocommunity (in specifico con il video Prima che arrivino le ruspe. La INCET, una fabbrica di Barriera); le difficoltà di integrazione che coinvolgono i lavoratori immigrati (o aspiranti tali) si incontrano nel Bianco e nero di Cristina Comencini e in La storia di Hamuda, realizzato da un gruppo di ragazze e ragazzi italiani e migranti aderenti al progetto dell'Associazione Onda Urbana. La quotidianità del lavoro, anche in una nuova dimensione multiculturale, si ritrova infine in Banchi di nebbia, terzo episodio della sit-com ambientata nel mercato di Piazza Foroni dall'Associazione Senza Confini di Pelle, così come in KBB - Indagine su uno spiedino al di sopra di ogni sospetto degli albesi Nipoti Lumière.

La parte finale di Cinema di Barriera riprende, poi, più ampiamente il tema della città, caro alla manifestazione, con i due lungometraggi I demoni di San Pietroburgo di Giuliano Montaldo e Io sono leggenda di Francis Lawrence.

Per informazioni www.aiacetorino.it