Presentata la tredicesima edizione del Future Film Festival

Nonostante i pesanti tagli alla cultura ed il cambio di "stagione", la manifestazione bolognese diretta da Oscar Cosulich e Giulietta Fara continua il suo lungo viaggio alla scoperta del futuro del cinema e dell'animazione grazie soprattutto al sostegno della Regione Emilia Romagna

Con la prossima edizione, che si terrà dal 20 al 23 aprile, il Future Film Festival ha fatto tredici. Nonostante i pesanti tagli alla cultura ed il cambio di "stagione", la manifestazione bolognese diretta da Oscar Cosulich e Giulietta Fara continua il suo lungo viaggio alla scoperta del futuro del cinema e dell'animazione grazie soprattutto al sostegno della Regione Emilia Romagna. Ben lontano dall'essere sottotono, questo tredicesimo appuntamento si prepara a registrare una massiccia invasione di alieni, supereroi e Minimei senza dimenticare l'immancabile 3D, intorno al quale il mondo del cinema è in costante fibrillazione.
Ad aprire la kermesse sarà la fairy tale gotica Cappuccetto Rosso Sangue (Red Riding Hood), diretto da Catherine Hardwicke e prodotto niente meno che da Leonardo DiCaprio, ma l'attenzione degli addetti ai lavori è puntata in modo particolare sull'arrivo della guest star Luc Besson. Il regista e produttore francese sarà non solamente il protagonista di una maratona dedicata alla sua filmografia (Il Quinto Elemento, Adele e l'enigma del Faraone, Arthur e il popolo dei Minimei, Arthur e la vendetta di Maltazard), ma presenterà in anteprima nazionale Arthur 3 - La guerra dei due mondi, con cui conclude, almeno per ora, l'avventura nell'universo dell'animazione.
Il Future Film Festival, però, non ruota solamente intorno al Besson Day (21 aprile). Ad arricchire ulteriormente le quattro giornate ci saranno i film della sezione Fuori Concorso come I guardiani del destino, tratto dal racconto breve di Philip K. Dick ed interpretato da Matt Damon e Emily Blunt, World Invasion, film di fantascienza adrenalitico diretto da Jonathan Leisbesman già conosciuto per Non aprite quella porta - L'inizio, e The Borrower Arrietty, prodotto dal ben noto Studio Ghibli di Hayao Miyazaki .

Altrettanto denso il Concorso che registra il livello sempre più alto del prodotto asiatico. A contendersi il Platinum Grand Prize sono otto pellicole, tra le quali spiccano la fiaba fantastica Colorful, diretto da Keiichi Hara già regista di Un'estate con Coo (2007), Detective Dee and the Mistery of the Phantom Flame con cui Tsui Hark torna al Future dopo l'omaggio a lui dedicato nel 2004, e Symphony in August: Shibuya 2002-2003 di Akio Nishizawa, applaudito al festival nel 2006 e nel 2008. Spente le luci in sala i riflettori si accendono sui work shop e gli incontri con gli addetti ai lavori. Assente giustificato a causa dello sforzo creativo richiesto dalla realizzazione di Cars 2, la Pixar cede il passo alla Industrial Light & Magic. Ospite d'eccezione la regista Leslie Iwerks che, dopo aver realizzato il The Pixar Story, presenta il film documentario sull'incredibile vicenda della storica casa di produzione fondata da George Lucas. Un viaggio lungo 34 anni di cinema attraverso la voce guida di Tom Cruise e le testimonianze di protagonisti come Steven Spielberg, J.J. Abrams, John Lasseter e Ron Howard. Un exscursus completato grazie al Making of Rango, capolavoro in 3D realizzato interamente dalla ILM e diretto da Gore Verbinski.
E per finire un momento di riflessione e d'impegno. Un festival come il Future, così attento al panorama artistico orientale, non poteva non sensibilizzare il suo pubblico alla causa del Giappone. Per questo motivo gli organizzatori, grazie anche alla collaborazione di Moleskine e del gruppo SketchCrawl Bologna, hanno dato il via alla maratona di disegnatori e alla successiva asta di beneficenza,in cui le famose agende personalizzate verranno messe all'asta in favore della popolazione nipponica. A partecipare all'iniziativa anche Stefano Disegni che, oltre alla veste di giurato della sezione dedicata ai cortometraggi, arriverà al Future da grande appassionato. " Io ho solo due punti deboli - precisa - Il primo è l'amore per la buona fantascienza, il secondo è la mia amicizia personalere per Cosulich. Ecco perché ho accettato di prendere parte a questo progetto e visionare più di 100 corti in soli due giorni."