V for Vengeance, la recensione: su Netflix un action-horror a basso budget

La recensione di V for Vengeance, film dove due belle sorelle vampire sono in cerca di vendetta contro un crudele succhiasangue, impegnate in una missione ricca di pericoli e colpi di scena.

V for Vengeance, la recensione: su Netflix un action-horror a basso budget

No, nonostante il titolo che può far pensare al capolavoro fumettistico di Alan Moore e al relativo adattamento per il grande schermo di V per Vendetta (2005), il film di cui vi stiamo per parlare non ha nulla in comune con Guy Fawkes e seguaci, bensì ci propone un'ennesima storia di affascinanti succhiasangue in un'ottica da grezzo b-movie, fin a cominciare dalle particolari scelte di casting.

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V for Vengeance: Grace Van Dien in una scena

Come vi raccontiamo nella recensione di V for Vengeance ci troviamo di fronte ad un titolo a basso budget che si affida ad alcune soluzioni tipiche dei direct-to-video pensati per il folto mercato autoctono, ricolmo di queste produzioni che senza la diffusione delle piattaforme streaming non avrebbe probabilmente mai visto la luce nel nostro Paese. E invece grazie a Netflix eccoci qua, pronti ad assistere alla sanguinolenta storia delle sorelle Emma e Scarlett...

Sangue chiama sangue

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Locandina di V for Vengeance

...sorelle in cerca di vendetta per quanto avvenuto ne loro passato. Due ragazze non umane le protagoniste, in quanto vampire dedite al "bene" che cercano di cibarsi esclusivamente della feccia della società, risparmiando invece le persone buone che incontrano sul loro cammino. Ma Emma e Scarlett hanno per l'appunto un conto in sospeso con un'organizzazione segreta di loro simili capeggiata da Thorn, leader di questa setta ramificata in ogni angolo del Paese e che sta dando loro la caccia. Nel frattempo le consanguinee intendono anche ritrovare la sorella adottiva Kate, che non vedono da lungo tempo, e finiscono per imbattersi in un paio di vampire hunter, l'affascinante Marcus - che sembra però avere qualcosa da nascondere - e l'esperto Bullseye, che daranno loro una mano nella loro improba missione.

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Ciak, azione

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V for Vengeance: una foto del film

Un sacco di combattimenti, realizzati anche discretamente considerano il quadro generale, ad accompagnare una sceneggiatura e relativa messa in scena altrimenti elementari, che riciclano un classico topoi a tema horror senza particolare originalità, indirizzandosi esclusivamente sul ludico intrattenimento di genere dovuto in parte anche agli ovvi limiti di budget di partenza. Nel suo fare giocoso e da pura serie b - qualcuno direbbe anche più giù - V for Vengeance ha anche una sua certa dignità, ma è ovvio come sia indirizzato esclusivamente a un certo tipo di pubblico abituato a operazioni di questo genere.

Canini aguzzi

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V for Vengeance: Jocelyn Hudon in una scena

L'anima trash trova adeguato responso anche nelle scelte di casting, che si concentra prevalentemente sull'avvenenza delle protagoniste: Grace Van Dien - figlia d'arte, suo padre è il Casper Van Dien di Starship Troopers (1997) - e Jocelyn Hudon sono sensuali e affascinanti al punto giusto, con un paio di sequenze patinatamente hot a inframezzarsi qua e là. Da segnalare poi il cameo dello storico caratterista di origini native Graham Greene, conosciuto dal grande pubblico per la sua partecipazione a decine e decine di pellicole e serie tv a tema western. A livello stilistico come detto V for Vengeance deve fare necessità virtù, ma una sequenza con il parallelismo tra la scena di sesso e una lotta all'ultimo sangue nei bagni pubblici può dirsi discretamente realizzata: attendiamo al varco, magari con una produzione più ambiziosa, la regista Kelly Halihan, qui al suo esordio e capace di nascondere con una certa efficacia i pur evidenti limiti alla base del tutto.

Conclusioni

Due belle sorelle vampire in cerca di vendetta contro una setta segreta capeggiata da un oscuro signore del male, sulle tracce al contempo di un'altra sorella adottiva e alle prese con diversi vampire hunter, alcuni pronti a schierarsi al loro fianco altri molto più pericolosi. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di V for Vengeance, ci troviamo davanti ad un b/z-movie che pur a dispetto dei suoi evidenti limiti sa intrattenere il relativo target, con discrete scene d'azione e un cast idoneo a traghettare gli ottanta minuti di visione. Certo, la qualità è quello che è, ma uno spettatore appassionato potrebbe anche chiudere un occhio.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
4.9/5

Perché ci piace

  • Anima trash, nel bene e nel male.
  • Discrete coreografie di combattimento.

Cosa non va

  • Budget ai minimi.
  • Trama elementare.
  • L'essenza così spudoratamente da b-movie non è per tutti.