Sbarca in sala Feisbum, il primo film sul fenomeno Facebook

Presentato a Roma Feisbum, il divertente film mosaico tutto italiano non tanto imperniato sul 'mezzo' telematico quanto sulla 'gente' che frequenta il social network più affollato del mondo e le sue nevrastenie

Uscirà l'8 maggio prossimo l'instant-movie italiano diviso in 8 episodi e 4 minuscole pillole di celluloide interamente incentrato su vizi e virtù della virtual community più popolosa del mondo (8 milioni di iscritti solo in Italia), sui i comportamenti deviati e devianti degli internauti, sulla rivoluzione nelle modalità di contatto tra le persone e sui cambiamenti che l'uso di internet ha scatenato nelle nostre relazioni interpersonali.
Graffiante, grottesco e molto movimentato, Feisbum è stato realizzato a titolo gratuito da tutto il cast tecnico e artistico con un ruolino di marcia veramente da record: otto film in otto giorni girati a febbraio per un totale di due mesi di lavorazione per poi giungere in sala a maggio. Il film nasce da un'idea del produttore Marco Scaffardi (con la collaborazione di Serafino Murri, ex-critico cinematografico ora anche regista di uno degli episodi) che da buon osservatore e praticante della religione di Facebook ha raccolto nel web testimonianze, aneddoti e piccoli spaccati di vita vissuta e riunito un folto cast di attori e registi dai volti più o meno noti dando vita al film d'esordio della sua casa di produzione, la Just Us Film Production. Distribuito dalla neonata Full Moon Distribution Feisbum segna al'esordio dietro la macchina da presa per buona parte degli otto registi coinvolti nel progetto (tra i quali c'è anche Dino Giarrusso, aiuto regista di grandi nomi come Risi, Tognazzi e Scola) ed invaderà le sale con ben 200 copie.

Volti famosi come quelli di del regista Alessandro Capone degli attori Mita Medici, Giorgio Colangeli, Pietro Taricone, Cecilia Dazzi e Monica Scattini che si 'mischiano' sapientemente a quelli delle giovani promesse del nostro cinema per realizzare un originale collage di piccoli docu-film che nella sua globalità delinea un impietoso ritratto dei nostri tecnologici ed alienanti tempi moderni. "Quelle raccontate in Feisbum sono storie interamente ispirate a fatti realmente accaduti" - ha dichiarato l'ideatore di questo bizzarro e innovativo progetto cinematografico Marco Scaffardi - "certo tutto è notevolmente amplificato e portato all'eccesso, potremmo definire il film come un moderno esperimento di neo-neo-neo realismo". Truffe di ogni tipo, sesso virtuale, furti d'identità e di contatti, chattatori fedifraghi, violazioni della privacy _con foto e filmati, dipendenza patologica da internet, manie di persecuzione, amici perduti e compagni di scuola ritrovati, insomma un gran calderone telematico che negli ultimi anni, grazie a (o per colpa di) Facebook, ha cambiato radicalmente la nostra società. "_Grazie a Facebook e a internet in generale riusciamo oggi ad entrare in contatto con persone che altrimenti non avremmo mai conosciuto" - ha sottolineato argutamente Serafino Murri, uno degli otto registi di Feibum e co-ideatore del film - "poi quando ci si conosce dal vivo si subisce una sorta di metamorfosi, ci si guarda negli occhi e spesso non si ha più niente da dire all'altra persona, tutto improvvisamente cambia agganciando in maniera brusca e talvolta traumatica gli eventi alla realtà".

Assurdo come il fenomeno Facebook sia entrato ormai nella quotidianità di milioni e milioni di persone, in un momento delicato come quello attuale in cui tutti sembrano invece ossessionati dall'integrità della propria privacy e dagli sguardi indiscreti delle migliaia di videocamere sparpagliate in ogni angolo del mondo pronte ad immortalare chiunque e dovunque: "Quando ho iniziato ad usare Facebook ho perso immediatamente il contatto con la realtà" - ha dichiarato l'attrice Camilla Filippi, protagonista della pillola Finchè morte non ci separi, che apre il film - "mi sembrava veramente troppo condividere con milioni di persone i fatti propri, da foto private ad esperienze di vita passando per le amicizie e le conoscenze più o meno strette. Per questo alla fine mi sono 'suicidata' da Facebook e ho scelto di cancellarmi".

Era tantissimo il materiale che i realizzatori avevano in mano per la costruzione di Feisbum, ma tra le centinaia di possibili sceneggiature sono state scelte queste dodici piccole storie che sviscerano più o meno tutti gli argomenti più sfiziosi. "Sono molto felice di aver partecipato a questo film e di aver potuto collaborare con tanti bravi professionisti e di aver potuto in qualche modo contribuire a dare una possibilità a tanti nuovi talenti" - ha dichiarato Mita Medici, che nel film interpreta una barista che grazie ad una coincidenza e ovviamente a Facebook ritrova una sua vecchia fiamma - "_lavorare in un ambiente giovane e creativo mi ha fatto bene, credo molto in questo film, speriamo che il pubblico premi il nostro lavoro e ci regali grandi soddisfazion_i".

Di certo non sarà facile per Feisbum barcamenarsi nell'affollatissimo calderone delle uscite di questo periodo, ma l'elevato numero di copie distribuite, il titolo furbetto e invitante e le infinite risorse di Facebook potrebbero regalare la famosa marcia in più a questo piccolo frizzante film nostrano senza grilli per la testa.