Hostiles: la frontiera del dolore

In sala dal 22 marzo il western di Scott Cooper con protagonista la splendida coppia formata da Christian Bale e Rosamund Pike, anime forgiate dal dolore costrette a trovare dentro di sé la forza di perdonare.

E mentre marciavi con l'anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore. Sparagli Piero, sparagli ora e dopo un colpo sparagli ancora fino a che tu non lo vedrai esangue, cadere in terra, a coprire il suo sangue.

Hostiles: Christian Bale in un'immagine tratta dal film
Hostiles: Christian Bale in un'immagine tratta dal film

Le parole de La guerra di Piero di Fabrizio De Andrè sono tra le più adatte a rendere l'idea dello stato d'animo di una persona che si trova in guerra: divise a evidenziare confini invisibili, morte incombente, odio viscerale per un nemico senza volto, preso come simbolo di un intero popolo, che qualcuno ci ha ordinato di considerare il diavolo.

Per anni, il Capitano Joseph J. Blocker (Christian Bale) ha eseguito gli ordini combattendo e uccidendo senza pietà i pellerossa: si può immaginare quindi il suo stato d'animo quando il suo superiore, proprio poco prima di concedergli la pensione, gli intima di riaccompagnare tra la sua gente il capo Falco Giallo (Wes Studi), che sta morendo di cancro. Ancora una volta, il soldato esegue gli ordini, anche se il suo ultimo compito in divisa va contro tutto ciò che gli è stato insegnato fino a quel momento. Durante il percorso, al cammino di questi due poli opposti se ne aggiunge un terzo, Rosalie Quaid (Rosamund Pike), la cui famiglia è stata trucidata proprio da un gruppo di Comanche che volevano rubare i loro cavalli.

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Hostiles: Rosamund Pike in una scena del film
Hostiles: Rosamund Pike in una scena del film

Comincia in modo duro Hostiles - Ostili, quarto film di Scott Cooper, presentato come pellicola d'apertura alla dodicesima Festa del Cinema di Roma e in arrivo nelle sale italiane il 22 marzo, come sottolinea la frase di D.H. Lawrence, che apre il racconto: "Nella sua essenza, l'anima americana è dura, solitaria, stoica e assassina. Finora non si è mai ammorbidita". Proprio l'anima americana è ciò che sta a cuore al regista di Abingdon, Virginia, e non c'è luogo migliore per inquadrarla della frontiera.

Hostiles: Christian Bale in un'immagine del film
Hostiles: Christian Bale in un'immagine del film

La violenza del silenzio

Hostiles - Ostili: Wes Studi e Christian Bale in una scena del film
Hostiles - Ostili: Wes Studi e Christian Bale in una scena del film

Il vecchio west è la culla dell'epica americana e in esso è contenuta l'essenza di un intero paese, fondato su una conquista, sulla violenza perpetrata ai danni di un intero popolo sterminato senza pietà.
Cooper sceglie ancora una volta Bale, dopo Il fuoco della vendetta, come volto stoico e silenzioso su cui incanalare le proprie riflessioni: taciturno e dallo sguardo indurito, l'attore britannico stupisce con la sua capacità di creare mondi con semplici silenzi, che sembrano nutrirsi della bellezza e della durezza del territorio americano.
A intervallare la parsimonia di parole dei protagonisti, un flusso inarrestabile di violenza, che travolge sia chi la applica - come il Sergente Charles Wills interpretato da Ben Foster, ormai ubriaco di sangue e passato al Lato Oscuro, che uccide per il gusto di farlo e non per eseguire degli ordini -, sia chi la subisce, tanto da scatenare una lotta interiore nel protagonista, che presto si rende conto di aver lottato per dei confini immaginari: una volta visto da vicino, il nemico non è poi così diverso da noi.

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Hostiles - Ostili: Rosamund Pike e Christian Bale in una scena del film
Hostiles - Ostili: Rosamund Pike e Christian Bale in una scena del film

Tra tante figure maschili, Rosamund Pike spicca con una forza diversa, quella di chi, nonostante i numerosi torti subiti, sa che per sopravvivere è necessario andare oltre, perdonare e cercare di fare squadra, come dimostra stabilendo un legame con le donne che accompagnano Falco Giallo, più che trasformarsi in "cavalieri della valle solitaria".
Splendidamente fotografato da Masanobu Takayanagi e montato da Tom Cross, premio Oscar nel 2015 e collaboratore di Damien Chazelle in Whiplash e La La Land, Hostiles è uno dei film più riusciti di Scott Cooper, in grado di riportare sul grande schermo l'atmosfera della frontiera americana e allo stesso tempo di renderla attuale, riflettendo su temi come tolleranza e perdono, che, in un'America (e non solo) in cui si parla di costruire muri, non possono non dialogare apertamente con il nostro presente.

Movieplayer.it

3.5/5