Following, la recensione: alla scoperta del primo film di Christopher Nolan

La recensione di Following: l'intrigante opera prima a bassissimo budget di Christoper Nolan arriva per la prima volta nei cinema italiani grazie a Movies Inspired.

Following, la recensione: alla scoperta del primo film di Christopher Nolan

Da due anni, quando nel settembre del 2021 è stato annunciato il nuovo film di Christopher Nolan, l'attesa per Oppenheimer è cresciuta sempre più all'avvicinarsi della data di uscita. Se però in Italia siamo stati tra i pochi Paesi al mondo ad essere privati del Barbenheimer (la distribuzione in contemporanea di Barbie e del dodicesimo lungometraggio del regista londinese), in questi giorni siamo i soli ad avere la possibilità di fare un'esperienza cinematografica davvero molto particolare.

Jeremy Theobald Following
Following: un'immagine di Jeremy Theobald

Senz'altro meno attrattiva per il grande pubblico, ma particolarmente interessante per i cinefili e gli amanti del cinema di Christopher Nolan: vedere in sala sia l'ultimo che il primo film del cineasta, in una sorta di cortocircuito temporale che in qualche modo ricorda la struttura narrativa non lineare tipica di molti dei suoi lavori, compresa la stessa opera prima Following.

Appena prima di Memento

Following
Following: un'immagine di Jeremy Theobald

L'esordio nel lungometraggio di Christopher Nolan uscirà infatti nelle sale italiane in versione restaurata il 23 agosto, lo stesso giorno dell'attesissimo Oppenheimer, dopo un'anteprima di alcuni giorni in pochi cinema di Roma, Milano e Torino a partire dal 17 agosto. È la prima volta che Following arriva sul grande schermo in Italia e si tratta di un film sostanzialmente inedito nel nostro Paese, finora trasmesso in una sola occasione in televisione e disponibile per l'acquisto online esclusivamente attraverso dvd di importazione. In molti dunque, tra i fan di Nolan, avranno in questi giorni la preziosa opportunità di vedere il primo film di uno dei cineasti più conosciuti e amati degli ultimi venticinque anni. Un esordio a bassissimo budget (appena 6.000 sterline!) e della durata di soli 70 minuti che però già segnala almeno una delle peculiarità di quella che negli anni a venire sarebbe diventata la riconoscibile cifra stilistica del regista londinese. Non a caso Following è del 1998: appena due anni dopo arriverà l'instant cult Memento.

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Una trama non lineare che anticipa le sperimentazioni successive

Following Film
Following: Jeremy Theobald e Alex Haw

L'incipit della storia è intrigante fin da subito: un giovane aspirante scrittore disoccupato sta raccontando a un uomo cosa gli sia accaduto dopo essere diventato ossessionato dal seguire sconosciuti incontrati per strada per la curiosità di conoscere le loro vite. L'obiettivo iniziale è quello di trarre ispirazione per la scrittura del suo romanzo, ma si intuisce immediatamente che questo strano "esperimento sociale" abbia preso una qualche piega inquietante e pericolosa. Nolan presenta il racconto delle vicende del protagonista non nell'ordine cronologico in cui sono avvenute o in cui le sta raccontando all'ignoto interlocutore, ma andando avanti e indietro nel tempo per creare - già con con notevole efficacia, tra l'altro - un disorientamento di fondo nello spettatore, portato a elaborare e successivamente confutare varie ipotesi su cosa sia accaduto e sul ruolo svolto dai vari personaggi che danno vita al racconto. Fino all'inatteso e spiazzante colpo di scena finale.

Un film senza budget che tiene incollati alla poltrona

Following
Una scena di Following

Realizzato quasi esclusivamente con camera a mano, in pellicola 16 mm e in un bianco e nero ruvido e sporco nell'arco di quasi un anno (i pochissimi membri del cast e della troupe durante la settimana avevano un altro lavoro a tempo pieno ed era possibile girare solo il sabato), Following segnala una notevole padronanza da parte di Nolan nella gestione dei diversi piani temporali e la sua passione per la narrazione non lineare, che verrà portata all'estremo già a partire dal film successivo Memento. Nonostante le location principali fossero gli appartamenti dei genitori di Nolan e degli stessi attori e l'impossibilità economica di usare un set di luci professionali che portò alla scelta di girare la maggioranza delle riprese con luce naturale o disponibile, dal punto di vista visivo Following è un film più che dignitoso, oltre ad essere molto appassionante per come è costruito sul piano narrativo. A ben pensarci, si tratta di un piccolo miracolo artistico-produttivo: siamo di fronte infatti a un noir che, con mezzi pressoché inesistenti, tiene incollato alla poltrona lo spettatore dal primo all'ultimo minuto. Gli amanti di Nolan apprezzeranno molto.

Conclusioni

Arriva per la prima volta nei cinema italiani l'esordio nel lungometraggio di Christopher Nolan. Come abbiamo visto nella nostra recensione di Following, l'opera prima è un noir che gioca abilmente con l'alternanza dei piani temporali e, nonostante il budget sostanzialmente inesistente (appena 6.000 sterline!), appassiona lo spettatore tenendolo incollato alla poltrona. Solo due anni dopo sarebbe arrivato Memento e la carriera di Nolan avrebbe spiccato il volo.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.5/5

Perché ci piace

  • La gestione già particolarmente efficace della narrazione non lineare.
  • Un film appassionante sul piano narrativo e più che dignitoso dal punto di vista visivo.
  • Considerato il bassissimo budget, si tratta di un risultato artistico e produttivo che ha qualcosa di miracoloso...

Cosa non va

  • … inevitabilmente, però, la quasi totale mancanza di mezzi si fa sentire in diverse occasioni e in più contesti, da alcune riprese con camera a mano alla recitazione.