Eclipse: Kristen Stewart e Taylor Lautner ci raccontano il film

Il nostro incontro con i due interpreti della saga, arrivati a Roma per presentare il loro ultimo lavoro, The Twilight Saga: Eclipse.

E' forse il più atteso dai fan, questo terzo appuntamento con la saga di Twilight. Per molti The Twilight Saga: Eclipse è il libro più riuscito della serie: non soltanto la rivalità tra il vampiro Edward e il licantropo Jacob si inasprisce, rendendo Bella sempre più incerta sul destino da scegliere, ma si dà una nuova importanza alla componente action della storia. La perfida Victoria, con cui i Cullen si erano già scontrati in Twilight, è in cerca di vendetta, tanto da creare un vero e proprio esercito di vampiri "neonati" per potersi rivalere della morte del compagno James: l'unico modo di respingere la minaccia è che vampiri e licantropi facciano fronte comune, accantonando le reciproche riserve. A dirigere questo terzo episodio, che si prospetta decisamente più adrenalinico dei precedenti, è stato chiamato David Slade, che già in 30 giorni di buio aveva avuto a che fare con il popolo della notte, sebbene in una versione molto meno edulcorata di quella immaginata dalla Meyer. I quindici minuti della pellicola che abbiamo potuto visionare in anteprima sembrano voler dar credito a questa idea: in numerose sequenze vediamo i protagonisti impegnati in elaborati scontri corpo a corpo, in grado di esaltare le abilità di combattimento proprie di ogni specie. Un ruolo chiave sarà affidato in questa occasione a Jasper: essendosi già battuto in passato con alcuni Neonati, è l'unico a conoscerne le debolezze. L'ultimo dei Cullen non sarà però l'unico comprimario sul quale si focalizzerà l'attenzione: anche il passato tormentato di Rosalie verrà finalmente svelato, grazie a un flashback nell'America degli anni Trenta.
Nonostante l'attenzione dedicata alla finora quasi inesplorata fisicità dei personaggi, la saga vive soprattutto della propria componente romantica: al centro della storia c'è sempre Bella, e il suo dissidio tra l'impulsività e il calore dell'amico Jacob e il fascino disilluso di Edward che, forse più del rivale, vorrebbe convincerla ad abbandonare il proposito di diventare vampira. Per i pochissimi spettatori che non hanno letto la saga cartacea, inoltre, un cruciale interrogativo è ancora in sospeso: Bella accetterà la proposta di matrimonio di Edward?
Al termine della proiezione, abbiamo incontrato Kristen Stewart e Taylor Lautner, che ci hanno anticipato in parte l'evoluzione dei rispettivi personaggi e ci hanno parlato dei loro progetti futuri.

Nella saga di Twilight è sempre molto importante il punto di vista del racconto. Quali sono i punti di vista di Bella e Jacob rispetto a Eclipse?

Taylor Lautner: Eclipse è il mio libro preferito della saga e anche questo, finora, è il mio film preferito. C'è tutto ciò che compone la serie: romanticismo, azione, pericolo, e tutto ai massimi livelli. La posta in gioco è più alta, e il triangolo amoroso raggiunge qui il suo apice: spero emozionerà gli spettatori come ha emozionato me.
Kristen Stewart: In Eclipse Bella finalmente capisce quello che vuole e prende una decisione. Anche nei primi due film sembrava decisa su quanto volesse fare, ma qui c'è più consapevolezza, è come se aprisse gli occhi, e vedesse anche il suo migliore amico come qualcuno che può offrirle più di quanto già non abbia.

Catherine Hardwicke, Chris Weitz e David Slade: tre registi con una grande personalità. Come è cambiato il vostro modo di recitare con l'avvicendarsi di queste figure?
Kristen Stewart: E' sempre diverso lavorare con persone diverse; i registi sono esseri umani, ed è difficile spiegare come cambia il proprio rapporto con loro. Credo però che ogni film abbia avuto il regista giusto, quello più adatto a rispondere alle diverse sfide poste dalla trama. David ci ha fatto lavorare molto, mentre essere diretti dallo stesso regista per tutti e tre i film poteva forse portarci ad adagiarci sui nostri personaggi, a farci diventare un po' pigri. David invece è il tipo di persona che vuole ripensare e rivedere tutto.
Taylor Lautner: Concordo con quello che ha detto Kristen. Dopo due anni in cui interpreti sempre lo stesso personaggio è normale abituarcisi, e per questo mi è piaciuto avere l'opportunità di ripensarlo, di vederlo sotto una nuova ottica.

Quali evoluzioni subiscono i vostri personaggi? Inoltre in questo film c'è molta adrenalina, e anche violenza: come avete vissuto questo aspetto?
Taylor Lautner: Il mio personaggio è cambiato molto nel corso della saga. In Twilight era il classico ragazzo spensierato, sempre allegro, senza problemi. In New Moon deve affrontare la propria trasformazione, e la difficoltà di diventare qualcosa di nuovo. In Eclipse è molto più maturo e in grado di affrontare i propri problemi. Per quanto riguarda l'azione, in realtà noi non abbiamo dovuto fare granché: nel mio caso a combattere è la mia controparte lupo, realizzata ovviamente in computer grafica, mentre Bella stava sempre seduta in un angolo a guardare!
Kristen Stewart: Nel primo film il ruolo del mio personaggio era quello di abbandonarsi al fascino dell'ignoto, del vivere una storia d'amore da sogno, idealizzata al massimo. Qui Bella deve diventare reale, aprire gli occhi, e la mia responsabilità come attrice è quella di trasformarla in una persona adulta.

Per Breaking Dawn, l'ultimo libro della saga, verranno realizzati due film. Cosa ne pensate di questa scelta?
Kristen Stewart: Trasformare in film una storia piena di avvenimenti come questa non è facile, e si rischia di non riuscire ad andare oltre la superficie delle cose. Come attrice penso che questa scelta offra delle possibilità fantastiche di presentare il mio personaggio in tutte le sue sfaccettature, di poter scendere nel dettaglio. Per ora non posso dire di più perché nel frattempo sarò impegnata in altri film, ma non vedo l'ora di girare anche Breaking Dawn.
Taylor Lautner: Era già difficile condensare i primi tre libri in due ore di film, per Breaking Dawn sarebbe stato impossibile. Sono molto felice di questa scelta, perché era l'unico modo di trasporre correttamente il libro.

Quale messaggio pensate che possano trasmettere i vostri personaggi al pubblico di giovanissimi che li adora? E quali sono i vostri prossimi progetti?

Kristen Stewart: E' divertente interpretare Bella, e credo che sia proprio per questo che è tanto amata, perché è sì una ragazza strana, ma è anche sempre se stessa. E' forte, sa il fatto suo, fa errori ma cerca sempre di affrontarli al meglio. Credo che l'importante non sia quanti errori tu faccia, ma come ti poni nei confronti delle loro conseguenze. Per quanto riguarda i progetti futuri, prossimamente farò parte del cast di On the Road di Walter Salles, basato sull'omonimo libro di Kerouac.
Taylor Lautner: Non credo che questo film si rivolga esclusivamente ai giovanissimi, anche se è vero che la maggior parte dei nostri fan lo sono. Spero che quello che prenderanno di Jacob sia la sua perseveranza, il suo combattere sempre per quello in cui crede e che per quello che vuole. Tra due settimane inizieranno le riprese di Abduction, un thriller-action di John Singleton, e per adesso sono molto concentrato su questo.

Come è cambiata la vostra vita con il successo? Non è troppo per dei ragazzi così giovani?
Taylor Lautner: Il cambiamento più grande che ci ha portato il successo è il permetterci di fare ciò che amiamo. Poi certo, ci sono anche i contro: i media che ci assalgono, la privacy messa alle strette, ma in qualsiasi lavoro ci sono i pro e i contro. Ti devi adattare, essere più furbo nello scegliere cosa fare e quando farlo.
Kristen Stewart: Devi essere più cosciente. Non si deve cambiare il proprio modo di essere e di comportarsi, ma imparare a fare le cose con più attenzione. Noi attori siamo fortunatissimi, possiamo scegliere quello che vogliamo fare, non si può chiedere di più.

Kristen, non hai paura di rimanere imprigionata nel ruolo di Bella?

Kristen Stewart: Sapere che molti fan mi identificano totalmente in Bella e non possono pensarmi diversamente sarebbe il complimento definitivo. Ma non tutti nel mondo sono fan sfegatati di Twilight, e proprio per questo ho deciso di fare scelte al di fuori della saga, e continuerò a farlo.

Twilight ha riportato in auge l'immaginario mostruoso e gotico di vampiri e licantropi. I personaggi della saga non sono però paurosi o inquietanti, specialmente rispetto ad altre recenti rappresentazioni, come Wolfman con Benicio Del Toro. Taylor, come ti poni rispetto a questa doppia anima del lupo mannaro?
Taylor Lautner: Ad essere onesto, io non penso al fatto di essere un licantropo mentre sto recitando. Credo che, eliminando dalla storia vampiri e lupi mannari, sarebbe esattamente la stessa cosa. Io penso a me come Jacob, un ragazzo che compete per l'amore di una ragazza con un altro tizio che non è poi così male. E' un onore per me interpretare questo ruolo, ma credo che il merito del suo fascino non vada tanto a me come attore, quanto al personaggio in sé.