Recensione Precious (2009)

La straordinarietà del film di Lee Daniels risiede in una meravigliosa protagonista sospesa tra tragedia e sogni di una freschezza e di un'ingenuità dolcissime, in una grande creatività visiva e in una insopprimibile, debordante carica di ironia.

Il favoloso mondo di Precious Jones

Cosa sarebbe successo se Juno fosse stata un'adolescente obesa di Harlem negli anni '80 con una situazione familiare inconcepibilmente atroce? Sarebbe stata Precious, e la sua sarebbe stata un'altra storia, molto più vera e molto più dolorosa, ma non per questo priva di fantasia e di forza vitale - anzi, immensamente più ricca su entrambi i fronti. La nostra eroina, a sedici anni, è incinta per la seconda volta di suo padre. Dalla prima gravidanza è nata la piccola "Mongo", affetta da trisomia 21 e affidata alla bisnonna, mentre Precious si occupa della madre, una donna pigra, vile e malvagia che rifiuta di lavorare e conta di intascare a oltranza le sovvenzioni assistenziali e odia la figlia perché le ha "rubato il suo uomo". Quando però la preside della scuola raccomanda per la ragazza una scuola speciale, per Precious, che è molto dotata in matematica ma incapace di leggere e scrivere, le cose iniziano a cambiare.


Tratto dal romanzo Push della poetessa/musicista Sapphire, Precious è stato fortemente voluto e prodotto dall'onnipresente Oprah Winfrey e dal poliedrico Tyler Perry, due veri numi della scena black americana, ed è interpretato da una serie di popstar che include Lenny Kravitz e Mariah Carey. Ma non è qui la sua straordinarietà, che si deve tutta a una meravigliosa protagonista sospesa tra tragedia e sogni di una freschezza e di un'ingenuità dolcissime, a una grande creatività visiva e a una insopprimibile, debordante carica di ironia.
La protagonista Gabourey 'Gabby' Sidibe, qui al suo debutto, è dotata una strana grazia e simpatia naturale che serve a rendere sopportabile allo spettatore una condizione che sarebbe altrimenti assolutamente straziante, e soltanto Mo'Nique, impegnata nel ruolo di uno dei più terrificanti e riusciti villain cinematografici che si siano visti negli ultimi anni, riesce a rubarle la scena nell'ambito di un cast così ricco di volti noti.

Ma la straordinarietà di Precious non è ancora tutta qui: è difficile infatti pensare ad un film che riesca ad essere tante cose allo stesso tempo. E' una storia di denuncia non solo degli abusi domestici, ma anche del sistema assistenziale e scolastico americano; è una storia di rinascita, in cui gli sforzi di Precious sono eroici, le sue tribolazioni gravose come quelle del più sfortunato tra i protagonisti dickensiani (altro che The Millionaire). E' un film dissacrante eppure tenero, angosciante eppure confortante, e tutto questo ne fa un'opera umanamente unica come la sua eroina e come tutte le eroine invisibili, precious di nome e di fatto.

Movieplayer.it

4.0/5