Torino 2013: Fuoriscena racconta la compagnia della Scala

Il documentario di Massimo Donati e Alessandro Leone mostra un intero anno dietro le quinte della scuola del teatro più famoso del mondo.

Sarà presentato al Torino Film Festival 2013, in concorso nella sezione Italiana.doc Fuoriscena, il primo lungometraggio scritto e diretto da Massimo Donati e Alessandro Leone che racconta un intero anno di vita degli allievi dell'Accademia Teatro alla Scala. Il film, prodotto da Ester Produzioni e GA&A Productions, verrà proiettato in prima visione nazionale durante il Festival il 24 novembre (ore 19.30 al Cinema Lux, sala 2), con repliche il 25 alle 9.30 nella sala 2 del Cinema Lux e il 26 alle 15.30 in Sala 3 (per info www.torinofilmfest.org). Il film verrà successivamente distribuito nelle sale italiane da Istituto Luce - Cinecittà.

Il documentario racconta un intero anno di vita a partire dal settembre del 2011 dell'Accademia Teatro alla Scala, seguendo il metronomo delle lezioni, della prove, dell'apprendimento che nella ripetizione riesce ad avvicinarsi alla bellezza.
Un punto di vista esclusivo, dall'interno, che porta lo spettatore a guardare il variegato mondo dell'Accademia nel suo svolgersi quotidiano. Gli autori sono i testimoni di questo flusso ed il loro occhio crea un ponte capace di mostrarci quali siano gli ingredienti necessari a creare uno spettacolo che incanta. L'Accademia diventa così al tempo stesso protagonista ed ambientazione del racconto corale, uno spazio che traccia i confini di questa esperienza ed esplora delicatamente la verità intima delle cose, dei luoghi e delle persone. Il film disvela, delicatamente ma senza filtri, le storie personali di alcuni aspiranti cantanti lirici, ballerini e scenografi attraverso piccoli eventi e situazioni che ne disegnano unicità, carattere e passione.

Oltre le storie private e i percorsi collettivi di studio è proprio la bellezza della macchina dello spettacolo che si mette in moto che lascia il segno nello spettatore. Gli autori hanno sapientemente intrecciato le due dimensioni seguendo i ragazzi che studiano, si preparano, provano per un anno intero seguendo un calendario che li impegna a fondo in un percorso carico di sacrifici e gioie. L'approdo dell'impegno sono gli spettacoli in cartellone: lo Schiaccianoci e Nineteen Mantras, gli spettacoli Istituzionali e i concerti, e per finire Don Pasquale e Raymonda nel tempio della Scala. "Ciò che riprendevamo era talmente carico di bellezza e armonia che abbiamo cercato con il linguaggio del film di mantenerci a quel livello". La ricerca della bellezza come cifra stilistica viene così spiegata da Massimo Donati, che precisa "della nostra ricerca un elemento portante è la luce naturale: non abbiamo mai aggiunto, non abbiamo costruito niente".