Love Lies Bleeding: la première del film con Kristen Stewart a Bruxelles scivola nel caos, con insulti e urla

L'anteprima del film Love Lies Bleeding, con star Kristen Stewart, è finita con decine di spettatrici che hanno abbandonato la sala per colpa di urla, commenti misogini e lesbofobici.

Love Lies Bleeding: la première del film con Kristen Stewart a Bruxelles scivola nel caos, con insulti e urla

La première del film Love Lies Bleeding che si è svolta al Brussels International Fantastic Film Festival è scivolata nel caos dopo che oltre 60 persone sono uscite dalla sala a causa di urla, commenti omofobi e misogini, oltre a più di una minaccia di violenza fisica.
Il sito di Variety ha intervistato alcune delle spettatrici presenti alla serata, riportando i commenti negativi nei confronti dell'organizzazione che non avrebbe reagito prontamente a quanto stava accadendo.

Una situazione sfuggita al controllo

Love Lies Bleeding Kristen Stewart Katy Obrian
Love Lies Bleeding: Kristen Stewart e Katy O'Brian nella prima foto

Elina Fischer, che era presente all'anteprima di Love Lies Bleeding, ha dichiarato che la situazione è sfuggita di mano e l'esperienza è stata "traumatica e orribile". La donna ha sottolineato: "Avevamo paura per la nostra vita, perché il tipo di persone che dicono quelle cose durante una proiezione cinematografica sono quelle che ci aggrediscono. Quindi ci siamo spaventate ce ne siamo andate".
Il film con star Kristen Stewart e Katy O'Brian aveva attirato molte giovani spettatrici e membri della comunità queer, target un po' diverso rispetto agli spettatori fedeli di sesso maschile e geek che abitualmente frequentano le serate.
Le scene d'amore tra le due protagoniste sono state accolte da commenti contro le coppie lesbiche, applausi nelle scene di violenza sessuale e commenti misogini. Alcune delle giovani presenti hanno reagito chiedendo di rimanere in silenzio, venendo però insultate. In sala sono continuati gli insulti, principi di rissa, reazioni emotive con persone che hanno iniziato a piangere e molte persone sono uscite dalla sala.
Secondo alcune persone presenti, l'organizzazione avrebbe sminuito la situazione sostenendo che "le battute sopra le righe facciano parte del DNA del festival".
La situazione è progressivamente peggiorata e l'organizzazione ha chiamato la polizia quando in sala sono continuate le urla dei due gruppi, mentre un agente della sicurezza ha minacciato alcune delle spettatrici ed è stato chiesto di non creare "indignazione" parlando con i mezzi di comunicazione.
Una giovane ha scritto online: "Non siamo riuscite a fermare il film, non siamo nemmeno riuscite a vederlo. Non abbiamo vinto contro il festival, ce ne siamo andate tristi, arrabbiate e impaurite".

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La risposta dell'evento cinematografico

Il portavoce del festival, Jonathan Lenaerts, hanno sostenuto che solo un piccolo segmento del pubblico, composto da 1400 persone, stavano avendo comportamenti negativi, ma sottolineando: "10 persone su 1400 sono già troppe".
Un intervento scritto da alcune delle persone presenti e inviato a Variety ha inoltre dichiarato: "Sappiamo la differenza tra normali battute e insulti e commenti lesbofobici. Quando i membri del pubblico applaudono durante quella che per noi è una scena di stupro, quando fingono di masturbarsi e fischiano le attrici sullo schermo gridando 'spogliati', 'vuole il ca**o', 'disgustoso' e 'sporche lesbiche' durante ogni scena di intimità lesbica, non appena gli spettatori si alzano per uscire dalla sala o chiedono rispetto, venendo solo fischiate, insultate, e aggredite fisicamente, e quando una dozzina di lesbiche lasciano la sala in lacrime, insultate, degradate e sconvolte, non si può parlare di 'atmosfera bonaria'".
Lenaerts ha sottolineato: "Avevamo programmato questo film perché toccava la comunità LGBT. Avevamo pensato fosse grandioso che questo film dalle caratteristiche fantasy fosse un modo per aprirsi a questa comunità, dandoci l'opportunità perfetta per accogliere un nuovo pubblico al nostro festival. Abbiamo un dovere di contestualizzare per assicurarci che tutte le comunità si sentano benvenute e in sintonia. L'umorismo nella sala non dovrebbe mai essere rivolto a un target specifico o avere intenzioni negative, e tutte le eccezioni sono intollerabili. Francamente un grammo di merda rovinerà un chilo di caviale e, attualmente, faremo qualsiasi cosa per poter rimuovere quel grammo di merda. Prenderemo delle misure dirette: se qualcuno farà dei commenti inappropriati verrà immediatamente fatto uscire".