L'esercito delle dodici scimmie: Terry Gilliam pensava che Bruce Willis avesse un broncio "rettale"

Terry Gilliam ha ricordato L'esercito delle dodici scimmie e le sue perplessità nello scritturare Bruce Willis a causa della sua bocca, un celebre broncio giudicato lapidariamente 'rettale' dal regista.

Bruce Willis e Madeleine Stowe nel film L'esercito delle dodici scimmie
Bruce Willis e Madeleine Stowe nel film L'esercito delle dodici scimmie

L'esercito delle 12 scimmie compie i 25 anni dall'uscita in sala e il regista Terry Gilliam ha ricordato alcuni retroscena del film, tra cui la sua perplessità a scritturare la star Bruce Willis a causa della sua bocca. In particolare a Gilliam non piaceva quel broncio reso celebre dall'attore, definito lapidariamente "rettale".

Gilliam ha parlato de L'esercito delle 12 scimmie con Inverse insieme agli sceneggiatori David e Janet Peoples, il produttore Charles Roven e il direttore del casting Margery Simkin. Ovviamente il ricordo del regista e attore è punteggiato di considerazioni alquanto colorite.

L'esercito delle 12 scimmie vede Bruce Willis nel ruolo di James Cole, un prigioniero selezionato per prendere parte ad un esperimento (fanta)scientifico che gli permetterà di viaggiare nel tempo per cercare la soluzione ad un virus che ha cancellato l'umanità. Nel cast figurano anche Madeleine Stowe e Brad Pitt ma il casting di Willis si rivelò fonte di perplessità per Gilliam.

The Man Who Killed Don Quixote, Terry Gilliam in conferenza a Cannes 2018
The Man Who Killed Don Quixote, Terry Gilliam in conferenza a Cannes 2018

"Non ero mai stato un grande fan di Bruce, prima, ma mi piaceva parlare con lui e pensavo che fosse intelligente e simpatico" - ha raccontato Terry Gilliam - "Gli feci presente le mie perplessità su di lui come attore. Odiavo quella boccuccia alla Trump che fa nei film. Un broncio rettale. Sembra di guardare al buco del c..o di qualcuno."

L'incontro tra Willis e Gilliam andò bene e il regista decise di scritturarlo, nonostante le perplessità bizzarre. "Ero sotto pressione perché dovevo scritturare una star" - ha raccontato Terry Gilliam - "Era il periodo in cui ero ancora un regista di grido e la gente voleva avvicinarsi a me e toccarmi. Mi proposero dei nomi tra cui Tom Cruise e Nicolas Cage e io continuavo a dire di no."

Brad Pitt avrebbe voluto il ruolo di James Cole, ma invece fu scritturato per la parte di Jeffrey Goines. "Brad venne a Londra e ci vedemmo a cena perché voleva il ruolo che io avevo già dato a Bruce. Avevo una paura fottuta che Brad non fosse in grado di interpretare un personaggio del genere perché fino ad allora non lo avevamo mai visto nei panni di un personaggio così loquace."