La casa delle bambole - Ghostland: il significato delle bambole nel film

La casa delle bambole - Ghostland segna il ritorno alla regia di Pascal Laugier, che ha affermato di aver utilizzato l'archetipo delle bambole per via del suo significato

La casa delle bambole - Ghostland segna il ritorno alla regia di Pascal Laugier, che ha affermato di aver inserito numerose bambole nel suo film a causa del loro significato archetipico. Come riportato da Rue Morgue, infatti, Laugier ha raccontato di aver utilizzato le figure delle bambole a causa del loro valore barocco e della capacità di terrorizzare nonostante la loro spiccata familiarità.

La Casa Delle Bambole   Ghostland Taylor Hickson Emilia Jones
La casa delle bambole - Ghostland: Taylor Hickson con Emilia Jones in una scena del film

Secondo Pascal Laugier, inizialmente la sceneggiatura de La casa delle bambole - Ghostland non avrebbe dovuto contenere un numero così elevato di bambole. La prima versione del film, infatti, era meno barocca ed elegante. Poi, l'incontro con il pittore e scultore Gordon Wilding (che ha lavorato come production designer) ha alterato le idee di Laugier, che ha optato per uno stile estetico basato sull'accostamento di elementi paradossali e contraddittori. Relativamente alla figura delle bambole, Laugier ha affermato: "Le bambole rappresentano la purezza e, allo stesso tempo, l'ultraviolenza. Sono un elemento segnato da caratteri contraddittori. La loro innocenza è falsa e contribuiscono a creare un clima barocco. Le bambole dimostrano che l'apparenza è spesso diversa dalla realtà".

A proposito de La casa delle bambole - Ghostland, Pascal Laugier ha continuato: "Il film è una fiaba molto oscura e cupa. Sono consapevole che si tratta di un progetto davvero duro ma l'inserimento delle bambole ha contribuito ad arricchire il film di una pericolosa sfumatura fanciullesca. In fin dei conti La casa delle bambole può anche essere considerato come un coming-of-age in cui le incisioni di Gustave Doré e le fiabe dei fratelli Grimm e di Perrault hanno avuto una forte influenza".

Pascal Laugier ha raggiunto la notorietà con Martyrs, film diretto nel 2008 che ha lanciato la carriera attoriale di Xavier Dolan e, insieme ai progetti di Xavier Gens, Alexandre Aja e David Moreau, ha affermato con prepotenza la scena franco-belga nell'ambito del cinema horror contemporaneo.