Jurassic Park: la regista Emerald Fennell pensa a una versione erotica

Emerald Fennell, regista e sceneggiatrice di "Una donna promettente" e di "Saltburn", vorrebbe dirigere una "versione erotica" di Jurassic Park.

Jurassic Park: la regista Emerald Fennell pensa a una versione erotica

In una nuova intervista con Deadline per promuovere Saltburn, uscito lo scorso weekend negli Stati Uniti, la regista e sceneggiatrice Emerald Fennell ha scherzato sulla possibilità di realizzare una "versione erotica" di Jurassic Park per un remake.

"Onestamente sento di essere stato molto fortunato. Sono già riuscito a realizzare i progetti dei miei sogni", ha detto Fennell. "Ma il mio film preferito di tutti i tempi è Jurassic Park, quindi mi piacerebbe conoscere i dinosauri. Beh, innanzitutto è molto erotico. Penso che gli esseri umani e i dinosauri siano arrivati a quel punto del loro tempo insieme in cui le cose iniziano a diventare piuttosto elettrizzanti. Quindi c'è un matrimonio tra un uomo e un velociraptor ed è fondamentalmente un dramma domestico".

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Jurassic Park, Sam Neill: "All'epoca il marketing ci offese moltissimo"

Richard Attenborough in una scena di Jurassic Park
Richard Attenborough in una scena di Jurassic Park

Nel suo nuovo libro di memorie intitolato "Did I Ever Tell You This?", Sam Neill ha ricordato la fastidiosa campagna marketing di Jurassic Park all'epoca della sua uscita, nel 1993. L'attore ha affermato che i protagonisti del film si sentirono offesi dal marketing del film, poiché la Universal cercava di dimostrare che Steven Spielberg poteva realizzare un film di successo "senza star del cinema". Neill ha scritto che gli attori del cast si sentirono "irritati" dal fatto che lo studio affermasse che non fossero "vere star", soprattutto considerando le lunghe e rispettate carriere di Laura Dern, Jeff Goldblum e Richard Attenborough.

"Ero vittima dalle solite insicurezze. Perché proprio io? Non sono certo un eroe d'azione. L'idea che io possa andare a braccetto con Sylvester Stallone o Arnold Schwarzenegger è semplicemente assurda. Sono più un uomo comune sullo schermo", racconta l'attore. "La sindrome dell'impostore si sarebbe accentuata in seguito, quando siamo andati in giro a promuovere il film. La linea più o meno ufficiale della Universal Pictures era che, con Jurassic Park, avevano voluto dimostrare che, con Spielberg, potevano realizzare grandi successi senza 'star del cinema'. Questo era abbastanza vero, ma credo che a noi attori abbia dato un po' fastidio che di tanto in tanto ci venisse ricordato che non eravamo delle vere 'star'. Inoltre, non si è tenuto conto delle carriere ben consolidate e rispettate di Laura, Jeff e Dicky."