Hunger Games, Sam Claflin è convinto che Finnick avrebbe meritato un altro destino: "Era un bravo ragazzo"

Sam Claflin ha ricordato la sua esperienza nella saga di Hunger Games spiegando cosa cambierebbe della sua interpretazione di Finnick, personaggio per cui vorrebbe un altro finale.

Hunger Games, Sam Claflin è convinto che Finnick avrebbe meritato un altro destino: 'Era un bravo ragazzo'

Sam Claflin ha ricordato l'esperienza vissuta sul set dei film di Hunger Games a distanza di 10 anni dall'entrata in scena sugli schermi di Finnick Odair.
L'attore ha recitato accanto a Jennifer Lawrence e Josh Hutcherson in occasione del secondo film della saga, intitolato La ragazza di fuoco.

Durante un'intervista rilasciata a Variety, Sam Claflin ha sottolineato parlando di Hunger Games: "Sembra come se fosse stato ieri... L'esperienza di girare quel film è stata un vero sogno".
L'attore ha però dovuto affrontare inizialmente le reazioni negative dei fan dei romanzi di Suzanne Collins che non approvavano le scelte compiute dai responsabili del casting, sostenendo che non fosse l'attore giusto per il ruolo. Claflin ha tuttavia reagito facendo emergere la sua determinazione a dimostrare che si stessero sbagliando.
Sam è riuscito nel suo intento e ha sottolineato: "Grazie al cielo non ero Katniss Everdeen o Peeta Mellark, o Gale. Loro erano lì fin dall'inizio. Io avevo un ruolo secondario. Avevo molto spazio, ma non avevo la stessa pressione all'epoca, o tutti che mi tenessero d'occhio".

Hunger Games: 5 cose che (forse) non sapete sulla saga con Jennifer Lawrence

L'attore, anche a distanza di un decennio, non ha ancora capito perché i fan amassero tanto Finnick, pur apprezzando il personaggio, e ha svelato: "Ho letto i liberi, ma ero ossessionato con Katniss. Inoltre il percorso di Peeta, che ha subito il lavaggio del cervello e ha dovuto superare quanto gli è accaduto, quello era elettrizzante".
Se potesse tornare indietro nel tempo, Claflin ha sottolineato che modificherebbe molti dettagli della sua interpretazione: "All'epoca ero terrorizzato, era la mia prima scena a petto nudo che io abbia mai realizzato. E in più non avevo qualcuno che mi aiutasse a trovare l'accento giusto all'epoca di Hunger Games, e ne avevo fottutamente bisogno. Ci ripenso e mi riascolto e penso: 'O mio dio, è terribile'". Le esperienze cinematografiche compiute successivamente, lo hanno aiutato a sentirsi maggiormente sicuro di se stesso, situazione che lo avrebbe aiutato con un personaggio particolarmente carismatico, il cui destino non è stato quello che avrebbe voluto il suo interprete: "Penso che Finnick meritasse di meglio. Ma credo abbia fatto la cosa giusta: è un bravo ragazzo che si è sacrificato per la giusta causa".