Hayden Panettiere rivela la sua lotta con la dipendenza: "Ero entrata in un circolo di autodistruzione"

L'attrice di Scream Hayden Panettiere ha raccontato ai giornali la sua lotta contro la dipendenza e la depressione post-parto, fino alla disintossicazione e alla riabilitazione.

Vi ricordate di Hayden Panettiere, la cheerleader di Heroes e la Juliette Barnes di Nashville? La rivedremo presto in Scream 6, e mentre è attualmente impegnata con l'associazione Hoplon International - da lei fondata lo scorso marzo per raccogliere fondi per l'Ucraina - l'attrice 32enne ha deciso di raccontarsi ai microfoni di People, ai quali ha confessato anche di aver combattuto a lungo contro la dipendenza da droghe, alcol e la depressione post-parto.

Era giovanissima, spiega Panettiere, aveva appena 15 anni quando qualcuno del suo team le ha offerto delle "pillole per essere felici" da assumere prima di salire sul red carpet.
"Non avevo idea di cosa fossero, se si trattasse di qualcosa di appropriato, né di ciò che a cui avrebbe portato in seguito in fatto di dipendenza da queste sostanze" afferma nell'intervista.

"Ero sul tetto del mondo, e ho rovinato tutto" continua, raccontando di come assumesse occasionalmente apparentemente già all'epoca della Claire Bennett di Heroes alcol e oppiacei "Quello che mi salvava era il fatto che sul set dovevo essere al 100%, non potevo fare casini. Ma fuori dal set ero sempre più fuori controllo, e più crescevo, più non potevo quasi fare a meno di alcol e droghe"

Forse è anche per questo che l'attrice dice di aver sempre compreso piuttosto bene le sfide dei suoi personaggi sullo schermo, anche nel caso di Juliette in Nashville, la cui gravidanza nello show fu inserita quando Panettiere rimase incinta nella vita reale: "Sono stati anni davvero difficili. Mi ritrovavo in parecchie storyline come quelle sull'alcolismo e la depressione post-parto. Erano troppo vicine alla realtà".

Panettiere ricorda infatti come, dopo la nascita della figlia Kaya, la depressione post-parto influenzò non poco il suo matrimonio e il suo rapporto con il marito Klitschko e la bambina: "Lui non voleva più starmi intorno, e io nemmeno volevo starmi intorno. Ma oppiacei e alcol mi facevano stare bene per un po'. Poi tornavo a sentirmi peggio di prima. Ero in un circolo di autodistruzione".

Fu così che a un certo punto decise di mandare la bambina a vivere in Ucraina con il marito, da cui si era separata: "È stata la cosa più difficile che abbia mai fatto. Ma volevo essere una buona madre, e a volte questo significa lasciarli andare".

Dopo aver riscontrato anche problemi di salute (ha iniziato, ad esempio, a soffrire di itterizia), Panettiere ha scelto di disintossicarsi e andare in riabilitazione, e adesso, a distanza di tempo, continua ad impegnarsi affinché non accada più quanto avvenuto in passato: "Non è stato facile, e ci sono stati vari alti e bassi. [...] È una scelta giornaliera, e ogni giorno devo fare i conti con me stessa. Ma ora sento di avere una seconda possibilità, e non la darò più per scontata".