Hayden Panettiere descrive i danni causati dalla dipendenza dall'alcool: occhi ingialliti e capelli che cadono

Hayden Panettiere è tornata a parlare della depressione post partum e degli effetti che la dipendenza dall'alcool e l'abuso di oppioidi hanno avuto sul suo corpo dopo la nascita della sua bambina.

Hayden Panettiere descrive i danni causati dalla dipendenza dall'alcool: occhi ingialliti e capelli che cadono

Hayden Panettiere, sulla copertina dell'ultimo numero di Women's Health, ha parlato dei cambiamenti che il suo corpo ha subito e di quanto è stato danneggiato in seguito alla dipendenza dall'alcool e all'abuso di oppioidi.

La protagonista della serie Nashville ed ex star di Heroes ha rivelato quanto accaduto nella sua vita dopo la nascita della sua bambina. L'attrice, come aveva rivelato in precedenza e come riportato da ET Canada, ha dovuto affrontare la depressione post-partum in contemporanea con il riemergere di un terribile dolore causato da una vecchia ferita al collo.

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"Soffrivo molto", ha raccontato Hayden Panettiere aggiungendo di aver fatto affidamento su alcool e oppioidi. L'attrice ha spiegato: "La mia tolleranza è aumentata così in fretta che è diventata un problema". La dipendenza ha poi modificato le sue abitudini influenzando anche il suo sonno: "Ho lottato con la privazione del sonno. La stanchezza è enorme. Ha effetto sulle tue capacità motorie, sulla capacità di pensare e sulla tua salute in generale".

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L'abuso di alcool ha poi portato la giovane attrice a notare dei cambiamenti sul suo corpo che non avevano nulla di positivo. "Era come se il mio corpo dicesse 'adesso basta'. Quando ho raggiunto i 30 anni la mia faccia era gonfia, i miei occhi si erano ingialliti e mi sono dovuta rivolgere ad uno specialista di problemi al fegato. I miei capelli erano sottili e cadevano a ciocche".

Nel 2021, Hayden Panettiere è tornata in riabilitazione iniziando un programma suddiviso in 12 fasi e sottoponendosi a "terapia del trauma".
"Ho lavorato molto su me stessa", ha dichiarato ancora la Panettiere, "Dopo otto mesi di terapia intensiva, mi sentivo come se fossi diventata una tela bianca su cui lavorare."