Dream House: Daniel Craig e Rachel Weisz e il loro amore segreto sul set

Daniel Craig incontrò Rachel Weisz sul set di Dream House e il loro amore segreto ebbe inizio proprio durante le riprese del film.

Durante le riprese di Dream House, un thriller psicologico del 2011 diretto da Jim Sheridan, Daniel Craig incontrò Rachel Weisz e sul set della pellicola sbocciò il loro amore segreto: la relazione venne annunciata pubblicamente molti mesi dopo, quando ormai i due erano già sposati.

Rachel Weisz e Daniel Craig in una scena del film Dream House
Rachel Weisz e Daniel Craig in una scena del film Dream House

Nel film Daniel e Rachel interpretano una coppia sposata e durante le riprese i tabloid riportavano continuamente che c'era una chimica semplicemente inspiegabile tra i due attori. Weisz, nel novembre dello stesso anno, si separò dal suo compagno di nove anni, Darren Aronofsky e, nonostante le voci sulla loro storia d'amore e alcune fotografie dei paparazzi, entrambi continuarono a negare di frequentarsi.

Rachel Weisz e Daniel Craig, sono marito e moglie in una scena di Dream House
Rachel Weisz e Daniel Craig, sono marito e moglie in una scena di Dream House

La coppia decise perfino di sposarsi con una cerimonia segreta. "L'abbiamo fatto in privato e abbiamo molte persone da ringraziare per questo", rivelò Craig in un'intervista del 2015 con GQ. "Ma questo era il punto, lo abbiamo fatto per ragioni private. Il punto è che era un segreto. Un segreto è un segreto".

Durante un'altra intervista Rachel Weisz spiegò di non aver mai pianificato di sposare la star di James Bond: "Non ho mai pensato che mi sarei sposata. Non era una mia ambizione, al contrario. Non sono mai riuscita a relazionarmi con le commedie romantiche, il cui punto centrale sembra proprio essere il matrimonio... Poi è successo, improvvisamente, in un momento in cui mi sentivo più matura". Quando gli fu chiesto un parere su Dream House, Daniel Craig dichiarò: "Il film non è andato benissimo. Ma ho incontrato mia moglie sul set, credo che sia uno scambio equo".