Claudio Bisio: il suo esordio alla regia, L'ultima volta che siamo stati bambini, aprirà Giffoni 2023 (FOTO)

L'esordio alla regia di Claudio Bisio, L'ultima volta che siamo stati bambini, sarà il film di apertura della 53ª edizione del Giffoni Film Festival.

Claudio Bisio: il suo esordio alla regia, L'ultima volta che siamo stati bambini, aprirà Giffoni 2023 (FOTO)

Claudio Bisio si cimenta per la prima volta nella regia. Il suo film d'esordio, L'ultima volta che siamo stati bambini, inaugurerà Giffoni 2023 il 20 luglio per poi uscire nei cinema il 12 ottobre distribuito da Medusa Film.

Il film, tratto dall'omonimo libro di Fabio Bartolomei edito da e/o e con protagonisti Alessio Di Domenicantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis, Lorenzo Mcgovern Zaini, Marianna Fontana, Federico Cesari, Claudio Bisio e Antonello Fassari, è una coproduzione italo-francese Solea, Bartlebyfilm, Rosebud Entertainment Pictures in associazione con Medusa Film e in collaborazione con Prime Video, prodotto da Sandra Bonzi, Claudio Bisio, Massimo Di Rocco, Luigi Napoleone e coprodotto da Angelo Laudisa.

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L'ultima volta che siamo stati bambini: una scena del film
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L'ultima volta che siamo stati bambini: Marianna Fontana e Federico Cesari in una scena del film
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L'ultima volta che siamo stati bambini: Vincenzo Sebastiani, Alessio Di Domenicantonio, Lorenzo McGovern Zaini

Di cosa parla L'ultima volta che siamo stati bambini

Roma, estate 1943. Quattro bambini giocano alla guerra mentre attorno esplodono le bombe della guerra vera. Italo è il ricco figlio del Federale, Cosimo ha il papà al confino e una fame atavica, Vanda è orfana e credente, Riccardo viene da un'agiata famiglia ebrea. Sono diversi ma non lo sanno e tra loro nasce "la più grande amicizia del mondo", impermeabile alle divisioni della Storia che insanguina l'Europa. Per loro tutto è gioco, combattono in cortile una fantasiosa guerra fatta di missioni avventurose ed eroismi, poi però fanno patti "di sputo" e non "di sangue" per paura di tagliarsi.

Ma il 16 ottobre il ragazzino ebreo viene portato via dai tedeschi insieme ad oltre mille persone del Ghetto. Grazie al padre Federale di Italo, i tre amici credono di sapere dov'è e, per onorare il "patto di sputo", decidono di partire in segreto per convincere i tedeschi a liberare il loro amico. L'ennesima missione fantasiosa entra nella realtà, i tre bambini viaggiano soli in un'Italia stremata dalla guerra, fra soldati allo sbando, disertori, truppe di tedeschi occupanti, popolazioni provate e affamate. I tre bambini non sono del tutto soli, due adulti partono a cercarli per riportarli a casa: Agnese, suora dell'orfanotrofio in cui vive Vanda, e Vittorio, fratello di Italo. Lei cristianamente odia la violenza e lui è un eroe di guerra fascista: sono diversi e, al contrario dei bambini, lo sanno benissimo infatti litigano tutto il tempo.

Il doppio viaggio dei bambini e degli adulti nell'Italia lacerata dalla guerra sarà gioco e terrore, poesia fanciullesca e privazioni, scoperta della vita e rischi di morte: un'esperienza capace di imprimere il suo sigillo su tutti i personaggi coinvolti, cambiando la coscienza dei singoli e le loro relazioni. Fino al sorprendente ma in fondo purtroppo logico, finale.