Avatar 3 introdurrà due nuove tribù Na'vi

Avatar 3 vedrà l'arrivo di due nuove tribù Na'vi nell'universo creato da James Cameron; una delle due è il preannunciato Popolo della Cenere.

Avatar 3 introdurrà due nuove tribù Na'vi

Il mondo di Avatar è già uno degli esempi più audaci e fantasiosi di costruzione del mondo sullo schermo insieme alla saga di Star Wars di George Lucas. e come il precedente, anche l'universo creato James Cameron è in continua espansione. Come annunciato dal produttore Jon Landau, Avatar 3 vedrà l'arrivo di due nuove tribù Na'vi. Una delle due è il preannunciato Popolo della Cenere.

Avatar Scene 3
Avatar: La via dell'acqua, un'immagine di una scena del film

In Avatar 3, intitolato - pare - The Seed Bearer, il pubblico incontrerà due nuove tribù del pianeta Pandora.

James Cameron ha affermato che, proprio comeAvatar: La via dell'acqua ha esplorato gli oceani di Pandora, Avatar 3 esplorerà il fuoco introducendo il Popolo della Cenere, un clan che svolgerà un ruolo da antagonista rispetto ai Na'vi che abbiamo incontrato prima finora. Come rivela Inverse, il produttore Jon Landau ha rivelato durante un evento speciale presso la Lightstorm Entertainment che "incontreremo almeno due clan nel prossimo film".

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Landau ha spiegato che ciascun capitolo del franchise di Avatar è destinato a essere un "film autonomo, in cui introduciamo nuovi biomi e nuove culture, e poiché stiamo introducendo nuove culture, abbiamo nuovi personaggi. Solo perché ne stiamo introducendo di nuovi non significa che perderemo i vecchi, rimarranno con noi". Riferendosi ad Avatar 3, in arrivo nei cinema a dicembre 2024, Landau svela che il franchise si espanderà "culturalmente e andrà avanti all'infinito mentre continuiamo. Non posso dirvi dove vedremo diverse caratteristiche fisiche, ma le tribù di Pandora differiranno anche nell'aspetto. Inoltre, come abbiamo fatto con Metkayina e Omatikaya, nei futi film ci saranno diversi colori della pelle, perché fa parte del nostro mondo e guardiamo a ciò che stiamo facendo come una metafora per il nostro mondo".