Jim Sheridan disconosce Dream House

Dopo una serie di violenti dissidi con i finanziatori, il regista vuole che il suo nome sia tolto dai titoli di coda del clamoroso flop.

L'horror psicologico Dream House ha avuto il merito di far incontrare e innamorare Rachel Weisz e Daniel Craig, ma non resterà nella storia come una delle opere cinematografiche più riuscite. L'accoglienza della critica è stata a dir poco pessima e il film si sta rivelando un flop al box office. Ora il regista Jim Sheridan ha deciso di inoltrare una richiesta formale alla Directors Guild of America per avere il suo nome rimosso dal progetto. In tempi antichi l'associazione avrebbe sostituito il suo nome con un generico Alan Smithee o John Doe, mentre ora non sappiamo cosa accadrà. Tra l'altro la richiesta era già stata fatta da Sheridan in estate, il tutto nella massima segretezza, ma in seguito la notizia è finita sul Los Angeles Times.

Il motivo principale per cui Jim Sheridan vuole prendere le distanze dal suo film riguarda il suo disaccordo sul final cut. Il prodotto finale, a quanto pare, sarebbe molto diverso dal film che lui aveva in mente di realizzare, ma in un primo tempo la Morgan Creek Productions, che ha finanziato la produzione, aveva tentato di appianare i diverbi accettando di rigirare alcune scene. La tensione sul set è esplosa, però, quando Sheridan ha deciso di stralciare via molti dei dialoghi scritti da David Loucka in favore dell'improvvisazione. A quel punto la Morgan Creek ha deciso di togliere definitivamente il final cut al regista prendendo in mano il montaggio e Sheridan, per tutta risposta, ha rifiutato di fare promozione al thriller rinnovando la sua richiesta di essere estromesso dai credits.