'Web intervista' ai protagonisti del nuovo fantasy Percy Jackson

In diretta streaming da Atene, le promettenti e giovani star Logan Lerman, Alexandra Daddario, Brandon T. Jackson e Jake Abel, arruolate dal regista dei primi due episodi di Harry Potter, si raccontano e ci parlano del film che si preannuncia il nuovo successo 2010 del pubblico giovane.

Dal regista di Harry Potter e la pietra filosofale e Harry Potter e la camera dei segreti arriva nelle sale (data di uscita posticipata al 12 marzo) il primo episodio della nuova saga fantasy dedicata ai teenager e agli amanti della mitologia classica: Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo: Il Ladro di Fulmini. Il regista Chris Columbus torna ad occuparsi dei protagonisti e del pubblico giovane dedicandogli un nuovo ciclo che s'appresta a riscuotere uno dei maggiori successi massmediatici dei giorni nostri. Tratto dall'omonimo_ bestseller_ dello statunitense Rick Riordan, amatissimo dal pubblico americano che finora ha potuto leggerne 5 volumi, il film unisce action e fantasy in uno spazio sospeso tra il passato e la modernità. La storia è quella dell'eroe metà umano e metà divino Percy, interpretato da Logan Lerman, che abbiamo visto già diverse volte sul grande schermo (The Butterfly Effect) e si profila come una stella nascente di Hollywood, alle prese con il temibile Zeus, che lo crede responsabile della scomparsa del proprio fulmine mentre la Storia è quella degli antichi miti greci in cui dall'alto dell'Olimpo le divinità vegliavano sugli uomini mentre gestivano le loro complicate relazioni "affettive". Percy, proprio come Harry Potter, non compie da solo il suo viaggio straordinario lungo l'impervio cammino di ricerca del vero ladro, ma è accompagnato da due validi compagni d'avventura: la semidea Annabeth, figlia di Atena, interpretata dalla 24enne Alexandra Daddario e il brioso satiro Grover, lo spigliato Brandon T. Jackson (che si è divertito anche a invitare i fan a seguirlo sul suo blog su Twitter).

Insieme all'attore e coetaneo Jake Abel questa mattina i protagonisti del film hanno rilasciato alla stampa internazionale e alla già folta schiera di piccoli fan, soprattutto brasiliani, le loro interviste in diretta virtuale: dall'Acropoli di Atene, dove in questo momento sono impegnati nella campagna pubblicitaria, hanno risposto in _live streaming _alle domande più curiose e alle immancabili provocazioni sui loro ruoli, sul film e sul significato che questa occasione ha avuto nella loro vita di giovanissimi. Malgrado l'età i piccoli attori si sono mostrati completamenti disinibiti di fronte alla platea di utenti che li ha seguiti sullo schermo (del pc) e hanno risposto alle domande con spontaneità, passione e uno spirito di gruppo che sembra non abbiano dimenticato lontani dal set.

Cosa avete provato nel partecipare per la prima volta alla realizzazione di una pellicola così importante? Alexandra Daddario: Devo dire di essermi preparata tutta la vita, attraverso i lavori precedenti, per un ruolo del genere, capace di cambiare davvero la vita e la carriera di una persona.
Brandon T. Jackson: Sì, è vero. Anch'io avevo già lavorato per il grande schermo e dopo vari ruoli da comprimario mi sentivo abbastanza pronto, anche se so di essere giovane e quindi di avere ancora molto da imparare. Penso che questo film sia importante per tutti e quattro: è la prima volta che ci troviamo a lavorare tutti insieme da protagonisti. È un passo fondamentale per la nostra carriera!
Jake Abel: Abbiamo lavorato tutti e quattro a stretto contatto e ci siamo divertiti molto. Per lavorare bene insieme ci vuole armonia e fiducia e noi abbiamo investito molto del nostro tempo sul set per creare questo rapporto.

Com'è stato per voi lavorare su un set con maestranze di quel tipo? Che atmosfera si respirava?
Logan Lerman: Sul set si scherzava molto, ma al momento delle riprese c'era un'assoluta fiducia tra gli attori, indispensabile per lavorare alle scene di lotta che possono essere anche pericolose. Gli stuntman del film hanno fatto parecchio lavoro con i cavi e richiesto mesi di preparazione agli attori.
Alexandra Daddario: Mi sono dovuta allenare a riprese già iniziate, ma in generale la preparazione prima delle riprese è durata dei mesi. Mi viene in mente la camminata buffa di Brian...
Brandon T. Jackson: Sì, il mio personaggio cammina saltellando - imita divertito l'attore - e per imparare ho dovuto girare le scene con le scarpe da ballerino, con la pioggia e con il sole. È stato un lavoraccio. Inoltre per creare digitalmente le mie gambe, hanno dovuto mettermi addosso dei pantaloni da ciclista molto aderenti con degli stemmi attaccati dietro che venivano usati per ricreare in modo naturale tutti i movimenti e i salti. C'erano tante ragazze sul set ed è stato davvero imbarazzante girare per il set con quella specie di fuseaux così stretti!

Avete avuto difficoltà per qualche scena?
Jake Abel: La scena più difficile da girare è stata una scena di combattimento tra me e Logan: è una scena molto complessa e lunga. C'è voluto un mese per completarla.
Brandon T. Jackson: Eppoi non conviene dare fastidio al figlio di Poseidone!
Alexandra Daddario: Ci siamo allenati tutti duramente per le scene di combattimento. I ragazzi hanno seguito un programma specifico che è durato mesi, ma anche il mio mi ha tenuta impegnata per tre settimane.

Che tipo di rapporto avete instaurato con il regista sul set?
Logan Lerman: Desideravo molto questa parte per lavorare con Chris: è stato un passo importante per me. E lui è stato molto presente, tutto il film è stato creato insieme. Ci sono stati numerosi incontri, un confronto continuo e abbiamo lavorato ai personaggi passo dopo passo. A essere sincero, la possibilità di lavorare con lui è stato quello che più mi ha convinto del progetto, visto che film come Harry Potter hanno segnato la mia adolescenza. Sul set, Chris lavora senza guardare l'orologio finché tutto è perfetto. Ci siamo concentrati sui personaggi e sulla storia, nessuno di noi ha avuto manie di protagonismo, ma abbiamo lavorato insieme per il risultato finale.
Brandon T. Jackson: Ci siamo sentiti subito a nostro agio lavorando con Columbus, che è un regista capace non solo di impartire ordini, ma anche di coinvolgere gli attori. È molto stimolante lavorare con il lui perché ti aiuta a costruire il personaggio e dà il massimo spazio alla tua immaginazione.

Avevate letto il libro da cui è tratta la saga? Vi siete preparati anche grazie a quello?
Brandon T. Jackson: No, non serve aver letto i libri per immergersi nel mondo del film...
Logan Lerman: Anche perché questo è il primo episodio che spiega tutto e introduce i personaggi, quindi niente paura! Il libro l'abbiamo letto dopo aver letto la sceneggiatura. Tranne Alexandra, che è anche l'unica che aveva già visitato la Grecia prima della conferenza stampa.

Il paragone con Harry Potter accompagna il film prima dell'uscita e continuerà a farlo anche dopo. Cosa ne pensate?
Logan Lerman: Sì, è vero, ma Chris ha diretto due episodi di Harry Potter e quindi penso che sia naturale. Tutto questo però è anche lusinghiero perché mi auguro un successo delle stesse proporzioni - sorride. Ma questo film è molto diverso dalla saga di Harry il maghetto, principalmente perché ha dietro un immaginario molto differente e assolutamente particolare: qui si parla della mitologia greca.
Brandon T. Jackson: Sì - annuisce nuovamente. Abbiamo cercato di fare il film nel modo migliore possibile.

Quali sono i vostri personaggi mitologici del film preferiti?
Brandon T. Jackson e Logan Lerman: L'Idra - dicono all'unisono.
Alexandra Daddario: Per me Medusa.
Jake Abel: Il Minotauro.

Alexandra i tuoi fan vorrebbero sapere: se avessi nella realtà i poteri di una dea, cosa faresti? Come li utilizzeresti?
Alexandra Daddario: Quello che mi divertirebbe di più sarebbe avere dei superpoteri di combattimento, essere una specie di supereroina da battaglia.

Cosa vi rende orgogliosi di questa produzione?
Logan Lerman: Quello che mi piace di Percy Jackson _è che non è solo un film con un bel look, ma abbiamo lavorato duro per approfondire la storia e per interpretare i personaggi, che saranno completamente comprensibili anche a chi non ha letto il libro.
Brandon T. Jackson: Questo è un film d'intrattenimento. Abbiamo messo insieme azione e divertimento in un film che ha le qualità per piacere a tutti, ragazzi e genitori. _Percy Jackson
va bene per tutta la famiglia e tutti, nei diversi paesi del mondo, potranno goderselo allo stesso modo.

L'incontro è stato vissuto dagli attori come da una scolaresca entusiasta che muore dalla voglia di rispondere alle domande, ma quello che colpisce maggiormente è la sintonia con cui in gruppo hanno spesso risposto.
A completare la _web conference _due interessanti appendici: il nuovo trailer, che ha accompagnato l'attesa e i test della rete nella fase iniziale e la clip esclusiva sottotitolata in italiano che Movieplayer vi mostra in anteprima.