Recensione Immaturi - Il viaggio (2012)

Velato di nostalgia molto più del primo ma anche notevolmente più divertente, Immaturi - Il viaggio è un sequel di quelli che non ti aspetti, capace di brillare di luce propria senza dipendere mai dal suo predecessore.

Un viaggio e pochi grammi di coraggio

La nostalgia è davvero una canaglia, come cantavano Al Bano e Romina, a quarant'anni molto di più che a diciotto. Lo sanno bene gli otto amici che si sono rincontrati dopo vent'anni per ripetere l'esame di maturità, superato con successo da tutti, e che sull'onda dell'entusiasmo decidono di partire tutti insieme per festeggiare la maturità in una delle mete più ambite dai giovani: la Grecia. Francesca (Ambra Angiolini) sembra aver superato i suoi problemi psicologici e si è fidanzata con Ivano (Alessandro Tiberi), ma decide di partire senza di lui con i suoi compagni di scuola per cercare nel gruppo l'entusiasmo e la forza per superare le paure di una relazione d'amore seria e impegnativa. Lorenzo (Ricky Memphis) e Luisa (Barbora Bobulova) sono fidanzati e stanno per andare a vivere insieme con suprema gioia dei genitori di lui (Maurizio Mattioli e Giovanna Ralli) che non vedono l'ora che il coccolatissimo figlio spicchi finalmente il volo e si faccia una vita per conto suo. Giorgio (Raoul Bova) e Marta (Luisa Ranieri) sembrano aver superato il momento di crisi ed ora aspettano il loro primo figlio. Eleonora (Anita Caprioli) scopre di essere affetta da una grave malattia proprio nel periodo che precede la partenza ma questo non le impedisce di andare, ma anzi la spinge a farlo. Non c'è niente di meglio per lei in questo momento che evitare la solitudine e cercare nell'amicizia il coraggio di affrontare questa difficile prova. Troverà il coraggio di confessare il suo stato solo all'amico Virgilio (Paolo Kessisoglu) che dal canto suo è stato appena lasciato dalla moglie e dovrà per la prima volta in vita sua affrontare un cambiamento importante, prendere coscienza che nella vita si può scegliere e non solo farsi capitare le cose. Entrambi impareranno una cosa importante e cioè che l'amore può cambiarti la vita, a volte in peggio ma la maggior parte delle volte lo fa in meglio. A capire la stessa lezione, ma troppo tardi, sarà infine Piero (Luca Bizzarri) che ha cambiato fidanzata ma non il suo modo di essere rimanendo un bugiardo immaturo che è terrorizzato all'idea di legarsi a qualcuno ed il cui motto è "ricerca, conquista e abbandono", una ricetta a suo dire infallibile per la felicità che stavolta lo lascerà con un palmo di naso...


Velato di nostalgia molto più del primo ma anche notevolmente più divertente, Immaturi - Il viaggio è un sequel di quelli che non ti aspetti, capace di brillare di luce propria senza dipendere mai dal suo predecessore e che non è in alcun modo legato narrativamente al primo se non per la caratterizzazione dei personaggi. Sull'onda dell'entusiasmo e dell'ottimo risultato al botteghino di Immaturi (sedici milioni di incassi nell'inverno scorso) Paolo Genovese ha deciso di imbarcarsi in un'operazione difficile e rischiosa come un sequel di un film di successo cavandosela egregiamente nel riproporre gli stessi personaggi e gli stessi ingredienti in una versione diversa, più movimentata e colorata, caratterizzata da una grande coralità e da contenuti sentimentali più profondi ma allo stesso tempo con uno slancio narrativo assai più brillante. Il cast di grande qualità è ovviamente il punto di forza del film, non solo nei personaggi principali ma anche in quelli cosiddetti di contorno. Basti pensare alla strepitosa piccola interpretazione di Lucia Ocone e a quella tutta da ridere di Maurizio Mattioli che in accoppiata col 'figlio' Ricky Memphis regala al pubblico i momenti più divertenti e spensierati del film con il suo spirito paterno goliardicamente protettivo e quella spontanea esuberanza romanesca che da quel tocco di pittoresca italianità ad un incantevole scenario esotico.

Nuova tappa nel percorso di crescita di questi divertenti over trenta con i quali è difficilissimo non identificarsi: infantili, ingenui, romantici, irresponsabili, pieni di paura, ma anche irresistibilmente veri e pronti a mettersi in discussione, sempre più consapevoli che il tempo della spensieratezza priva di responsabilità è ormai irrimediabilmente passato, che è ora di smetterla di guardare al passato ed è arrivato il momento di guardare al futuro. Il viaggio della maturità rappresenterà una tappa importante nella loro maturazione, scatenerà una progressiva presa di coscienza di sé, dei loro sentimenti più profondi, dell'importanza dell'amore ma anche di quanto sia importante l'assunzione delle responsabilità.
Sano e onesto intrattenimento dunque quello di Immaturi - Il viaggio, intriso di romanticismo e di una vitalità davvero coinvolgenti.

Movieplayer.it

3.0/5