Speranze e rimpianti del padre delle Winx

Abbiamo incontrato Iginio Straffi, a cui forse il mondo glamour e prettamente femminile delle Winx sta ormai stretto: ci ha infatti parlato dei propri progetti per il futuro, destinati a un pubblico molto meno esclusivo.

Protagoniste assolute della giornata di domani, per la quale promettono anche un red carpet d'eccezione (protesta dell'associazione 100 Autori permettendo), le Winx hanno colonizzato anche il mondo tridimensionale grazie al secondo lungometraggio realizzato dal loro creatore di sempre, Iginio Straffi. Lungi dall'adagiarsi sugli allori del successo, l'ex fumettista, ormai diventato imprenditore a tutto tondo, non ha però intenzione di fermarsi qui, come ci ha spiegato nel corso di un'interessante chiacchierata.

Quali sono stati i suoi riferimenti per questo film e, in generale, per la creazione delle sue protagoniste? Iginio Straffi: Qui abbiamo voluto riprendere il tema shakespeariano di Romeo e Giulietta, e quindi un amore contrastato dalle famiglie, ma senza quella dimensione tragica. Per le Winx mi sono ispirato vagamente a Sailor Moon, ma quello che avevo notato è che non c'era, al tempo, un cartone animato con delle protagoniste veramente toste, che non fossero solo ballerine. Per i maschi c'erano tanti eroi interessanti, ad esempio Spider-man, ma nessuna super eroina per ragazze.

Avendo iniziato come fumettista, quindi, anche il panorama americano è stato un'ispirazione? E quali erano i suoi fumetti preferiti?

Iginio Straffi: Certo, da bambino amavo Topolino, poi all'epoca c'era anche il Corriere dei Ragazzi, poi tutti i fumetti della Bonelli, da Zagor a Ken Parker. Crescendo ho scoperto Hugo Pratt e poi tutti i fumettisti francesi, che sono dei veri maestri.

In molte scene del film la terza dimensione non è particolarmente evidente, è stata una scelta precisa? Iginio Straffi: Si, abbiamo tarato scientificamente questo aspetto in modo da non rendere pericolosa la visione del film per i più piccoli. Con il 3D si può "spingere" di più o di meno: è chiaro che in un filmato di quattro minuti è possibile creare molta più spettacolarità, ma qui avevamo la responsabilità di un intero film, che doveva risultare adatto a tutti.

Visto che anche il mercato televisivo si sta orientando verso contenuti 3D, anche le future serie delle Winx potrebbero andare in questa direzione? Iginio Straffi: Ci stiamo ragionando, perché come è anche per il cinema, per la televisione il 3D significa un costo molto superiore, circa del 30%, rispetto a quello di una serie standard. Bisognerà valutare se tra due o tre anni ci sarà un boom di vendite tale da giustificare l'investimento, e inoltre bisognerà capire se questa televisione 3d verrà utilizzata solo per i film o ci sarà modo di attuare un'esperienza più interattiva. Forse per la quinta stagione è prematuro, ma magari per la sesta se ne potrà parlare.

Tra i suoi progetti futuri si parla di un film ambientato in un'accademia per piccoli gladiatori. E' una scelta tesa ad accontentare il pubblico maschile?

Iginio Straffi: Quel film è veramente per tutti, è una commedia su questi gladiatori imbranati, ma principalmente è anch'esso una storia d'amore, ancora con delle protagoniste femminili molto toste. Pensiamo che sarà un film davvero "all audience", come si dice in America, anche se ancora in animazione 3D.

C'è qualche progetto a cui ha rinunciato per dare spazio alle Winx e che rimpiange? Iginio Straffi: Si, ce n'è uno a cui tengo molto e che spero di poter realizzare, prima o poi. Prima era in un cassetto, ora è in un hard disk, ma devo rallentare il ritmo se voglio avere tempo anche per quello. Si tratta comunque di una storia non per ragazzi, per quanto i bambini siano un pubblico stupendo, e sempre in grado di conquistarti.