Recensione Lo sconosciuto del lago (2013)

Il film di Guiraudie visita, come i suoi protagonisti, un angolo di mondo pittoresco, isolato e bizzarro in cui pochissimi sono soliti avventurarsi; chi vorrà farlo, però, potrebbe divertirsi e scoprire qualcosa di nuovo su sé stesso.

Assassinio sul lago

Franck, incredibilmente "scapolo", considerate le sue numerose attrattive, si avventura in un caldo pomeriggio d'estate in un ameno angolo lacustre noto per essere discreto scenario d'incontri occasionali ed eccitanti per gay di tutte le età e di tutte le persuasioni, dai padri di famiglia in cerca di evasione ai single impenitenti che passano da un flirt all'altro dalla sera alla mattina. Di fronte all'incantevole specchio d'acqua, Franck incontra l'amabile Henri, che non pratica il naturismo né il sesso occasionale, ma siede in silenzio, raramente avvicinato dagli altri frequentatori della spiaggia, e prende una sbandata per Michel, adone baffuto con fisico da olimpionico dei 200 farfalla. Prima ancora di concederglisi, però, Franck assiste a una scena terrificante: Michel assale e annega il suo amante precedente nelle acque del lago. Voglia di rischio? Masochismo? Attrazione fatale? Amore a prima vista? Non è chiaro per quale ragione Franck taccia su ciò che ha visto, e preferisca lasciarsi andare a una storia rovente come il sole d'agosto con un assassino.


E' un piccolo, curioso film questo Lo sconosciuto del lago, che si svolge in un unico luogo all'aria aperta, è composto di scene con due o al massimo tre personaggi, e, piuttosto che approfondire i retroscena e lavorare sul background dei suoi protagonisti, preferisce seguirli dietro ai cespugli e mostrarci le loro evoluzioni erotiche senza praticamente alcuna reticenza. E il mood delle scene di sesso vira facilmente dal sexy al grottesco, tanto è facile ritenere il canovaccio comedy/ thriller narrativo solo un pretesto per ricreare l'atmosfera di un' "area di rimorchio". Ma sarebbe un errore.

Perché se è indubbio che il livello di dettaglio degli incontri omoerotici sia l'elemento che colpisce in prima istanza, il film di Alain Guiraudie non è certamente solo questo, perché è ricco di idee visive semplici ma accattivanti e di dialoghi ben scritti e divertenti, oltre a offrire una riflessione incisiva e penetrante su alcuni aspetti dello stile di vita della comunità gay; sul rischio - anche quello della propria vita - visto come elemento sessualmente stimolante, a volte imprescindibile. Lo sconosciuto del lago visita, come i suoi protagonisti, un angolo di mondo pittoresco, isolato e bizzarro in cui pochissimi sono soliti avventurarsi; chi vorrà farlo, però, potrebbe esserne affascinato e scoprire qualcosa di nuovo su sé stesso. Ma anche fuggire terrorizzato, neanche avesse un serial killer alle calcagna.

Movieplayer.it

4.0/5