Recensione Como estrellas fugaces (2012)

Il marcato impianto televisivo, la scarsa qualità delle immagini, l'insistito macchiettismo dei tanti personaggi ed una totale mancanza di originalità narrativa, fanno di questo piccolo film un'occasione mancata.

Stelle da TV##

Edoardo, come tanti altri artisti che vivono in Italia, è in crisi. Accettare compromessi non è nel suo carattere e ultimamente la sua vena creativa ha subito un duro colpo. Le questioni sentimentali non vanno di certo meglio, ma per fortuna almeno il suo rapporto con la figlia, musicista appassionata di batteria, va a gonfie vele. Perché allora non partire per un periodo di vacanza in Spagna e provare a ritrovare le giuste motivazioni? Cinico, rompiscatole, polemico e demotivato, Edoardo arriva nella piccola cittadina di provincia in cui vive il suo grande amico Emilio portando nella comunità un piacevole e frenetico scompiglio. L'impatto con le sue donne, i suoni, i colori e i sapori di quella terra gli aprirà nuovamente il cuore e gli donerà l'energia positiva per tornare ad essere il musicista e l'uomo che era una volta.

Prendete un gruppo di uomini e donne sull'orlo di una crisi di nervi, un coro parrocchiale e un musicista scapigliato in cerca d'ispirazione, frullate il tutto e otterrete un composto leggero da gustare davanti alla TV nelle fredde serate d'inverno. Anna di Francisca, regista milanese con una lunga esperienza televisiva alle spalle e all'attivo due film per il cinema, La bruttina stagionata e Fate un bel sorriso, torna dietro la macchina da presa per dirigere un film italiano che di italiano ha ben poco visto che è recitato completamente in spagnolo e che gli unici attori italiani, il bravo Neri Marcorè e Serena Grandi, hanno due minuscoli ruoli. Como estrellas fugaces è dichiaratamente un film concepito per il cinema che però di cinematografico non ha quasi nulla. Il marcato impianto televisivo, una colonna sonora oltremodo invadente, la scarsa qualità delle immagini, l'insistito macchiettismo dei tanti (troppi) personaggi ed una totale mancanza di originalità narrativa, fanno di questo piccolo film un'occasione mancata per sfruttare al meglio tanti bravi attori e in definitiva un'opera in cui è impossibile vedere alcunché di autoriale.

Movieplayer.it

2.0/5