Recensione Nudi e felici (2012)

Lungi dall'essere perfetto, il film di Wain è uno dei tanti prodotti leggeri ed innocui che affollano le sale cinematografiche, pur con un paio di momenti che funzionano e restano nella memoria dello spettatore.

Quella comune nel bosco

George e Linda, newyorkesi felici e convinti, hanno appena fatto il grande passo acquistando un piccolo appartamentino nella Grande Mela, dove lui porta avanti un poco soddisfacente lavoro per una multinazionale che però permette alla moglie di inseguire il sogno del momento, rigorosamente sempre diverso dal precedente, ma ogni volta convinta di aver finalmente trovato la sua strada nella vita.
Eppure si sa, c'è crisi nel mondo. E quando colpisce lasciando George senza lavoro, i due non possono far altro che caricare l'auto di tutto ciò che gli resta e chiedere asilo all'insopportabile fratello di lui ad Atlanta. E proprio durante quel lungo viaggio in auto, i due coniugi si fermano a dormire in un luogo chiamato Elysiun, che sembra un bizzarro motel, ma si rivela essere una comune nei boschi della Georgia, i cui abitanti, che vivono liberi e senza rigide regole morali, li accoglieranno tra loro dando il via ad un percorso di vita e di coppia che li porterà alla fine a trovare la loro strada nella vita.


È la storia di Nudi e felici, rom-com prodotta da Judd Apatow che non mette da parte gli aspetti più ruvidi dell'umorismo tipico del cinema che fa capo a lui, pur cercando di amalgamarli con forme di umorismo adatte ad ogni palato, alternando nudi integrali e sequenze sopra le righe ad altre più contenute che riescono a strappare sorrisi grazie all'alchimia di un cast equilibrato e ben composto: in quanto commedia, infatti, il film di David Wain non ha uno stile equilibrato e non sa scegliere da che parte stare, cercando di accontentare spettatori diversi, ognuno dei quali riuscirà ad apprezzare solo i momenti capaci di toccare le proprie corde: chi ride dello slapstick, potrebbe storcere il naso durante le sequenze folli ed oniriche; chi ama gli scambi di battute più intelligenti e stimolanti, potrebbe non apprezzare i nudi occasionali, ma integrali degli abitanti di Elysium.

Più equibrato l'aspetto romantico, la storia d'amore tra George e Linda che funge da filo conduttore per l'intera vicenda e beneficia della buona chimica dimostrata da Paul Rudd e Jennifer Aniston, che sanno dettare i tempi del film e dell'evoluzione sentimentale della relazione tra i loro personaggi.
Non sono da trascurare i nomi che li circondano e che animano il già citato cast di Nudi e felici, tra i quali figurano un veterano come Alan Alda, un irriconoscibile Justin Theroux e la svagata Lauren Ambrose.
Lungi dall'essere perfetto, il film di Wain inzia discretamente, quando si dedica a mettere in scena i presupposti della vicenda, ma non sa svilupparla con sicurezza ed equilibrio, finendo per diventare uno dei tanti prodotti leggeri ed innocui che affollano le sale cinematografiche, pur con un paio di momenti (pensiamo al simpatico sfottò alla HBO nelle fasi iniziali) che funzionano e restano nella memoria dello spettatore.

Movieplayer.it

2.0/5