Popoli e religioni 2011: vince The Mills and the Cross

La pellicola di Zanussi dedicata al capolavoro di Bruegel La Salita al calvario trionfa alla manifestazione umbra. Menzioni speciali per Io sono Li di Daniele Segre e Sur la Planche.

Il film The Mill and the Cross di Lech Majewski è il vincitore della settima edizione di Popoli e Religioni - Umbria Int. Film Fest, diretta da Pierluigi Frassineti e organizzata dall'Istess, Istituto di Studi Teologici e Storico Sociali in collaborazione con Umbria Vision Network, e di cui Krzysztof Zanussi è presidente onorario. Al centro del film - una coproduzione svedese/polacca del 2011 - il capolavoro epico di Pieter Bruegel La Salita al calvario che ritrae la storia della Passione di Cristo ambientata nelle Fiandre, sotto la brutale occupazione spagnola nel corso dell'anno 1564. Questa la motivazione della Giuria, presieduta quest'anno da Liliana Cavani e composta dal produttore Renzo Rossellini, Debora Young, giornalista e critico cinematografico di Hollywood Reporter e direttore artistico del festival di Taormina, il regista Guido Chiesa, il poeta Davide Rondoni: "Una straordinaria lezione di storia dell'Arte che fa rivivere il capolavoro di Bruegel attraverso un uso innovativo del linguaggio cinematografico digitale. Il film rende viva l'ispirazione artistica con un racconto di grande potenza evocativa che, restituendo la realtà storica, la attualizza per lo spettatore contemporaneo e conferma in modo splendido il connubio fra cinema e Arte". La giuria della kermesse svoltasi a Terni ha inoltre decretato due menzioni speciali, rispettivamente al film Sur la Planche di Leila Kilani (Francia, Marocco, Germania, 2011) e al film Io sono Li di Andrea Segre (Italia, 2011).

Nella sezione Documentari vince Vera di Francesca Melandri (Italia, 2010): La storia di Vera Martin, nata a Zagabria nel 1924 in una grande famiglia ebraica. A 16 anni, nella Dalmazia italiana dove si era rifugiata, un carabiniere si rifiutò di rimandarla indietro nella Zagabria occupata dai nazisti e l'aiutò a passare in Italia. Questa la motivazione della Giuria composta da Esmeralda Calabria (premio David di Donatello per il montaggio di Romanzo Criminale); Giuliana Catamo, autrice e produttrice; Luca Franco: "Per l'idea di spiritualità che è capace di emanare. Visione cristiana per alcuni, umanamente vera per altri, ma che non lascia indifferenti".