Cannes 2013, giorno 5 con Llewyn Davis e Borgman

Il concorso prosegue con il biopic ispirato alla figura di Dave van Ronk firmato dai Coen e con l'inquietante thriller 'Borgman' di Alex van Warmerdam. Una cometa si avvicina alla Terra nel russo 'Bite the Dust', presentato fuori concorso.

Una figura sinistra si aggira oggi sulla Croisette, è quella di Camiel Borgman, personaggio chiave del cupo thriller olandese diretto da Alex van Warmerdam che viene presentato oggi in concorso insieme all'atteso Inside Llewyn Davis, dei fratelli Coen. Mentre l'identità di Borgman è incerta - potrebbe essere una persona reale, o un addirittura un demone, o la rappresentazione delle paure di una coppia borghese - la figura di Llewyn Davis è ricalcata invece sul personaggio del musicista Dave van Ronk, figura chiave nella scena folk del Greenwich Village nella New York degli anni '60.
Nel cast del film dei Coen ritroviamo Carey Mulligan (che ha aperto questa edizione di Cannes con Il grande Gatsby) insieme a Oscar Isaac (che interpreta il protagonista) quindi John Goodman, Justin Timberlake, Garrett Hedlund e F. Murray Abraham.

Tra le altre pellicole presentate oggi, spiccano il russo Bite the Dust, che con un titolo così sarebbe stato benissimo nella sezione competitiva, ma invece è fuori concorso insieme al coloratissimo Bombay Talkies, un intreccio di storie diretto da quattro registi.
La storia di Bite the Dust si evolve attorno all'attesa spasmodica dell'impatto di una cometa sulla Terra, e si concentra in particolare sul modo in cui viene vissuta questa attesa in un piccolo villaggio russo: c'è chi prende decisioni importanti, chi preferisce riunirsi agli altri per mangiare insieme, e chi invece commette azioni impensabili. E quando sarà chiaro che non ci sarà alcuna collisione, gli abitanti del villaggio si renderanno conto che quest'attesa ha comunque lasciato il segno sulle loro vite e che tutto è cambiato.

La quarta giornata della kermesse tuttavia offre spazio anche ai documentari, tra cui The Last of the Unjust, presentato fuori concorso e diretto dal veterano Claude Lanzmann, il cui lavoro, da molti anni, è dedicato alla persecuzione degli ebrei da parte dei nazisti. Temi altrettanto importanti sono affrontati in The Missing Picture di Rithy Panh e ne L'Escale di Kaveh Bakhtiari, presentati rispettivamente in Un certain regard e nella Quinzaine.