Al Torino LGBT Film Festival, un ritratto di James Dean

La star di Gioventù Bruciata sarà al centro di un documentario presentato domani. Nella stessa giornata spazio anche a White Frog e Born this Way, sull'omosessualità in Camerun.

Il ritratto indiscreto dell'attore cult di Gioventù bruciata è raccontato nel primo lungometraggio in concorso di domani, Joshua Tree, 1951: A Portrait of James Dean realizzato da Matthew Mishory che sarà presentato domani al 28esimo Torino GLBT Film Festival. Il film mette in scena la vita di Dean prima che diventasse l'icona di una generazione. Siamo nel 1951, quando ancora non aveva girato i tre film che l'avrebbero reso immortale. Il film è girato in un bianco e nero sontuoso e raffinato e si avvale dell'interpretazione di James Preston, ex modello del fotografo Bruce Weber, statuario e molto somigliante a James Dean.

Mentre, in collaborazione con cinemAutismo e l'Associazione Museo Nazionale del Cinema, sempre in concorso sarà proiettato White Frog di Quentin Lee, un'opera toccante che racconta la storia di Nick, adolescente affetto dalla sindrome di Asperger e del quale si prende cura suo fratello Chaz. Ma un tragico incidente se lo porterà via lasciando Nick solo, libero di scoprire alcuni aspetti nascosti di Chaz, come la sua omosessualità.
Nel concorso documentari, invece, un'importante testimonianza sulla condizione della comunità GLBT in Camerun, dove l'omofobia e la discriminazione sono tra le più pesanti del mondo. Con Born This Way di Shaun Kadlec e Deb Tullman, un altro clamoroso documento di denuncia dall'Africa dopo Call Me Kuchu, vincitore del premio del pubblico all'ultima edizione del Torino GLBT Film Festival e ambientato in Uganda.

Per l'appuntamento giornaliero sul Focus We Are Family diretto da Glenn Gaylord il dramma romantico e toccante I Do. Mentre per Lesbian Stories torna una delle registe più amate dalle donne, Nicole Conn (Claire of the Moon, Elena Undone) con il suo nuovo film A Perfect Ending.

Per la sezione dedicata alla letteratura, A qualcuno piace libro, ci sarà la presentazione di Fisica quantistica della vita quotidiana (Einaudi Editore) di Piergiorgio Paterlini. Il libro contiene 101 "microromanzi", brevi storie che giocano con i generi letterari e con il linguaggio, muovendosi sul terreno della più ordinaria quotidianità.

Domani alle ore 14,15 in Sala 2 ci sarà la replica di Codebreaker di Clare Beavan e Nic Stacey, inizialmente prevista per domenica.

Nei primi tre giorni, la manifestazione torinese ha registrato un forte incremento di pubblico, raggiungendo un picco di incassi nel fine settimana che, rispetto alla scorsa edizione, è superiore di oltre il 20%. "Un risultato molto importante - dichiara Giovanni Minerba - che va al di là delle pur ottimistiche aspettative e che, ci auguriamo, possa migliorare ancora di più nei prossimi giorni. Un dato positivo e in controtendenza rispetto al preoccupante calo degli incassi ai botteghini dei cinema italiani".
Il Torino GLBT Film Festival chiuderà giovedì 25 aprile con la cerimonia di premiazione al Cinema Massimo.