Un amore sopra le righe: romanzo stravagante di un matrimonio "normale"

Scaturito dagli esercizi d'improvvisazione della vulcanica coppia Bedos-Tillier, il film non manca di humour e di trovate ma fatica a giustificare la sua ambiziosa durata. La protagonista da sola, spumeggiante e magnetica, vale forse il prezzo del biglietto.

All'ombra di un grande uomo c'è sempre una donna formidabile. La realtà dietro questo adagio popolare sta nel fatto che la vita e l'affermazione professionale di scrittori, pensatori, statisti e chi più ne ha più ne metta è stata tradizionalmente agevolata dalla convivenza con una moglie intelligente e infaticabile che si occupava brillantemente delle "questioni pratiche". Alla base del cliché, quindi, c'è semplicemente la divisione patriarcale dei compiti, gli uomini votati all'azione, all'arte, all'impegno pubblico, e quindi destinati nella trascendenza, le donne dedite alla gestione della casa e della prole; condannate all'immanenza, per dirla con Simone De Beauvoir, una che da parte sua non è certo rimasta all'ombra di Jean-Paul Sartre.

Un amore sopra le righe: Doria Tillier e Nicolas Bedos in un'immagine del film
Un amore sopra le righe: Doria Tillier e Nicolas Bedos in un'immagine del film

Anche se si può dire che oggi le donne, per lo meno nel mondo occidentale, si siano conquistate gradualmente (e parzialmente) la trascendenza, sembra proprio volere esplorare un ménage di stampo "arcaico" Un amore sopra le righe di Nicolas Bedos, ambiziosa dramedy che racconta dell'incontro tra Monsieur e Madame Adelman (questo il titolo originale francese), le complesse vicende della loro unione, e la carriera letteraria di lui, vincitore del prestigioso premio Goncourt e membro dell'Académie française.

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Metti una sera in discoteca

Un amore sopra le righe: Doria Tillier in un momento del film
Un amore sopra le righe: Doria Tillier in un momento del film

Scandito da capitoli titolati come un romanzo sapientemente strutturato, Un amore sopra le righe racconta i quarantacinque anni di vita insieme dei coniugi Adelman dai primissimi istanti: un incontro in discoteca, una passione che si scatena violentemente in lei, mentre lui ha bisogno di vederla qualche tempo dopo senza occhiali e con i denti in ordine per potersi accendere per quella donna "troppo alta per sostenere i difetti". Dopo gli ardenti e gioiosi inizi, Sarah diventa la musa di Victor, al punto di cedergli la propria identità ebraica per farlo diventare "il Philip Roth francese"; seguono figli, noia, tradimenti, gelosie, separazioni, riconciliazioni, tutte le tappe obbligate di un amore irreversibile.

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Un amore sopra le righe: Doria Tillier e Nicolas Bedos in un'immagine tratta dal film
Un amore sopra le righe: Doria Tillier e Nicolas Bedos in un'immagine tratta dal film

La coppia romanzata

Un amore sopra le righe: Nicolas Bedos in una scena del film
Un amore sopra le righe: Nicolas Bedos in una scena del film

Nicolas Bedos, attore e drammaturgo figlio d'arte, debutta alla regia con la complicità della sua compagna Doria Tillier (che i difetti li sostiene talmente bene che non sembra averne nemmeno uno), co-sceneggiatrice e co-star.
A sentir loro, l'idea per il film è strettamente figlia della loro intesa, originata per l'esattezza dalle loro improvvisazioni sul tema della vita di coppia, tanto intense e incessanti da partorire due personaggi vibranti e autentici e pagine e pagine di dialoghi trascritti da Tillier in un germe di sceneggiatura.

Un amore sopra le righe: Doria Tillier in una scena del film
Un amore sopra le righe: Doria Tillier in una scena del film

Considerata anche la giovane età della coppia, c'è un certo acume, una certa dolorosa saggezza in questo ampio sguardo sull'amore che attraversa le decadi; c'è anche una buona dose di humour; c'è Doria Tellier che, qualora non si fosse capito, abbiamo trovato affascinante, magnetica e vitale. Quello che manca al film è la concretezza; un'organicità e una sostanza narrativa che lo conducano fuori dai territori del pastiche di matrice teatrale e che giustifichino la sua ambiziosa durata. La "cornice" che vede Sarah nelle vesti di narratrice inattendibile non è sufficiente ad assicurare coesione a un progetto che tuttavia merita una visione se siete curiosi di fare conoscenza con questa frizzante coppia di cineasti francesi.

Movieplayer.it

2.5/5