Survive the Game, la recensione: Bruce Willis in un gioco mortale

La recensione di Survive the Game, film dove l'attore veste i panni di un detective della polizia impegnato, insieme a un giovane collega e a un veterano di guerra, a dare la caccia a spietati criminali. Su Italia 1.

Survive the Game, la recensione: Bruce Willis in un gioco mortale

David è un esperto detective che si trova impegnato in una missione pericolosa in compagnia del suo giovane collega Cal. I due poliziotti sono sulle tracce di un potente boss criminale e sono ora prossimi a mettere le mani su alcuni scagnozzi della banda, i quali però reagiscono armi in pugno: durante il conflitto a fuoco David viene ferito all'addome mentre Cal riesce a scappare, rifugiandosi nella fattoria di proprietà di Eric.

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Survive the Game: Bruce Willis in una scena del film

Come vi raccontiamo nella recensione di Survive the Game, Eric è un veterano di guerra reduce da una recente tragedia personale - la moglie e la figlioletta sono morte due settimane prima in un drammatico incidente automobilistico - e finisce per ritrovarsi coinvolto nella rocambolesca serie di eventi. Eric, senza più nulla da perdere, deciderà di dare una mano a Cal per sgominare i criminali, i quali nel frattempo sono accorsi in massa presso quella costruzione isolata, portando con sé David in ostaggio. Sarà l'inizio di una resa dei conti senza esclusione di colpi.

Di nuovo insieme

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Survive the Game: Chad Michael Murray in una foto del film

L'anno precedente aveva visto la luce un film dal titolo Survive The Night (2020), che vedeva come coppia di protagonisti Bruce Willis e Chad Michael Murray. Il titolo assonante e per metà omonimo e il ritorno dei due attori poteva far pensare ad un potenziale sequel della vicenda, ma Survive the Game è in realtà una storia totalmente nuova. Certo, definire storia l'accozzaglia di situazioni monotone e di luoghi comuni che si susseguono nel corso dell'ora e mezzo di visione è forse fin troppo generoso, in quanto ci troviamo davanti a una sceneggiatura improponibile, anche se contestualizzate alla tipiche dinamiche dei b-movie pensati direttamente per il mercato home video. Dall'inizio alla fine infatti assistiamo a una serie di inseguimenti - a piedi o su quattro ruote - improvvisate scazzottate e sparatorie prive di qualsiasi tensione o guizzo stilistico, realizzate con una regia quasi amatoriale.

Assurdità assortite

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Survive the Game: Bruce Willis in una foto del film

Nel medesimo periodo il regista James Cullen Bressack aveva lavorato sia con Willis che con Murray nel pur mediocre Fortress - La fortezza (2021), ma qui se possibile riesce a fare ancora peggio. Un un'unica ambientazione, una casetta diroccata in legno immersa nelle sterpaglie, quale teatro degli asettici innesti action che dominano la pressoché totalità del racconto, tra momenti di stallo e molte dichiarazioni d'ordinanza pronunciate o dai caricaturali villain o dagli eroici protagonisti senza macchia. Willis, come ormai sappiamo già piagato dall'afasia, veste i panni di un detective risoluto che nonostante si ritrovi un buco in pancia - perdendo copiosamente sangue almeno nella prima mezzora - si ritrova quanto mai agile e pronto all'azione nel momento del bisogno, mentre Murray e l'ancor più anonimo Swen Temmel sono impegnati a scazzottarsi con i vari membri della gang, tra cui non mancano nemmeno dei moderni Bonnie & Clyde dai capelli biondo platino.

Fortress - La fortezza, la recensione: Bruce Willis in un action improponibile

Di male in peggio

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Survive the Game: una foto del film

Una manciata di flashback qua e là a suggerire derive drammatiche spente sul nascere, un paio di rocambolesche fughe su quattro ruote e un epilogo che si tinge di improbabili note ridicole - con tanto di gallina che sembra festeggiare la fine delle ostilità - confezionano un prodotto irricevibile, anche con tutte le scusanti del caso - a cominciare per l'appunto dalla malattia del popolare die harder. L'umorismo è presente sì ma non si comprende mai quando sia effettivamente ricercato e quando frutto di scelte casuali e anzi in altre occasioni Survive the Game finisce per prendersi quasi sul serio, tra tragiche dipartite e visioni illuminanti che spuntano qua e là nella raffazzonata gestione della trama. Ma a mancare è soprattutto un idea di cinema, tanto che pare di assistere ad una sorta di scampagnata tra amici impegnati in una realizzazione ben oltre i limiti del low-budget.

Conclusioni

Una coppia di poliziotti che sta dando la caccia a una banda di feroci criminali e un veterano di guerra reduce da una tragedia privata si ritrovano a lottare in una resa dei conti all'ultimo sangue in un'isolata fattoria, in una serie di schermaglie sempre più rocambolesche e improbabili. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Survive the Game, quest'action movie senza arte né parte vede riunirsi nuovamente Bruce Willis e Chad Michael Murray, alle prese con una sceneggiatura a dir poco elementare e anonima che consiste in una serie di scene d'azione prive di mordente e stile, che hanno luogo in un'ambientazione povera come non mai. Un film che lambisce i confini dell'amatoriale e popolato da personaggi (in)volontariamente caricaturali, che si trascinano su soluzioni prive di senso logico fino all'anemico epilogo.

Movieplayer.it
1.0/5
Voto medio
2.4/5

Perché ci piace

  • Ennesimo tassello da aggiungere per i completisti della carriera di Bruce Willis.

Cosa non va

  • Storia spesso insensata e improbabile.
  • Un'unica ambientazione e scene d'azione di livello quasi amatoriale.
  • Personaggi caricaturali e regia inconsistente.