Roger Waters: Us + Them, la recensione: resta umano o muori

La recensione di Roger Waters: Us + Them, film concerto di Sean Evans dedicato al recente tour di Roger Waters che è anche un invito all'azione politica.

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Roger Waters - Us + Them: Rober Waters in un momento del concerto

Cominciamo questa recensione di Roger Waters: Us + Them parlando di come questo film sia il coronamento di un lungo tour mondiale composto da 157 concerti che fondono brani storici dei Pink Floyd ed estratti dall'ultimo album di Roger Waters, Is This The Life We Really Want?, uscito venticinque anni dopo il precedente LP. Un film concerto che pone al centro brani immortali come Wish You Were Here, The Wall, Another Brick in The Wall e Money, valorizzati da straordinari effetti speciali (laser, gigantografie e pupazzoni, in perfetto Pink Floyd style) e da una regia attenta, ma il valore aggiunto del concerto è il messaggio politico che a Waters sta a cuore veicolare.

Ecco che mentre il precedente Roger Waters The Wall, anch'esso diretto dal fidato Sean Evans, conteneva una serie di inserti in cui Roger Waters racconta la storia del padre che non ha mai conosciuto, Roger Waters: Us + Them pone al centro dell'attenzione il dramma dei migranti, frammento di un discorso politico molto più complesso e articolato. Per il tour Us + Them, Roger Waters è tornato a eseguire dal vivo brani storici come Dogs e Pigs, estratti da Animals, uno dei dischi più politici dei Pink Floyd ispirato a La fattoria degli animali di George Orwell. Chi sono oggi i Pigs? Ce lo svela il maxischermo in cui compaiono le facce di Donald Trump e di altri leader politici invisi a Roger Waters. Anche l'intervallo del concerto diventa l'occasione per una presa di coscienza coinvolgendo il pubblico con una serie di scritte che invitano il pubblico all'azione.

Welcome to the Machine

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Roger Waters: Us + Them, una scena del concerto

A 76 anni appena compiuti, Roger Waters ha una grinta invidiabile e lo dimostra calcando con sicurezza il palco alla guida di una band di giovani ed eccezionali elementi in un concerto calibrato alla perfezione. Sean Evans ormai sembra conoscere molto bene l'artista e ne valorizza la performance riprendendo i momenti in cui Waters si galvanizza di fronte al pubblico mentre esegue i classici dei Pink Floyd con l'inseparabile basso a tracolla. Il tour Us and Them, e il film ad esso dedicato, mutuano il titolo dal celebre brano contenuto nel leggendario The Dark Side of the Moon del 1973, uno degli album più venduti nel mondo.

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Roger Waters: Us + Them, un'immagine del film

Nella nuova accezione, Us * Them, noi e loro, diventa una sintesi ideale che contrappone due mondi separati dalla narrativa politica contemporanea. Noi, che viviamo nella parte ricca e pacificata del mondo, dovremmo temere loro, gli altri, che arrivano coi barconi per rubarci lavoro e benessere. Ma solo l'unità e la solidarietà, nella visione watersiana, possono portare pace, gioia e benessere. Roger Waters denuncia il messaggio diffuso dai neofascismi che fanno presa sull'elettorato gridando forte e chiaro RESIST. A veicolare il messaggio sono un gruppo di bambini, scelti di volta in volta tra le scuole di musica e danza delle città in cui si tiene il concerto, che accompagnano l'esecuzione di Another Brick in the Wall vestiti come prigionieri di Guantanamo con cappucci neri in testa per poi liberarsene e mostrare le scritte che campeggiano sulle loro t-shirt. La performance live di Roger Waters è curata fin nel minimo dettaglio, ma l'entusiasmo genuino del musicista di fronte al suo pubblico offre un'impressione di immediatezza ed energia che la regia di Sean Evans riesce a restituire solo in parte.

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Roger Waters: Us + Them, una sequenza del film

Maestoso e avvolgente, Roger Waters: Us + Them esclude tutto ciò che può distogliere l'attenzione dal messaggio che Roger Waters vuole veicolare perciò, a chi non è fan del bassista, la visione risulterà scarna. Gli inserti extra-concerto sono ridotti al minimo, concentrati in gran parte nei primi brani e sui titoli di coda del film. La tragedia dei migranti e la battaglia per i diritti umani vengono accennate con rapidi tocchi, immagini subliminali di corpi che galleggiano nell'acqua o di una donna di colore seduta su una spiaggia deserta. Gli echi delle notizie che invadono i telegiornali vengono rievocati da una manciata di dettagli, con la musica a farla da padrona.

In più occasioni il regista Sean Evans mostra primi piani insistiti del pubblico emozionato, sognante, eccitato, intento a cantare all'unisono con Roger Waters i suoi brani. Pubblico di tutte le età, giovani e meno giovani toccati nel profondo dal suo messaggio universale, dal grido di denuncia contro il razzismo, la violenza, la corruzione, il divario sociale e la distruzione del pianeta. Sotto il fumo delle imponenti ciminiere della Battersea Power Station di Londra, l'immensa struttura che a metà concerto si erge a riproporre la fabbrica dismessa che campeggia sulla copertina di Animals, si uniscono i cuori di diverse generazioni sollecitati a una presa di coscienza che passa attraverso l'apertura e l'accoglienza del prossimo. Roger Waters si è già ripetutamente schierato intervenendo sulle questioni politiche che gli stanno a cuore, ma delle sue posizioni radicali, in Roger Waters: Us + Them, non resta che un eco lontano. Stavolta tocca al pubblico prendere posizione per evitare la catastrofe. E l'unica via, per Roger Waters, resta quella della solidarietà tra esseri umani, come sottolinea anche il maiale volante Algie. "Together we stand, divided we fall...".

Conclusioni

Come sottolineato nella recensione di Roger Waters: Us + Them, il film-concerto dedicato all'ultimo tour dell'ex bassista dei Pink Floyd non è solo un'eccezionale ripresa dell'esibizione di un monumento del rock, ma è anche un invito all'azione. Accantonata la dimensione autobiografica, Roger Waters si concentra sull'aspetto più politico della sua musica coinvolgendo il suo pubblico a una presa di coscienza nei confronti della situazione globale. Un plauso alla qualità tecnica della ripresa e del sonoro che ripropongono la performance di Waters calibrata al dettaglio.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.9/5

Perché ci piace

  • Film-concerto dedicato a un mito della storia del rock che risulta avvolgente e magnetico grazie a un'eccelsa qualità tecnica.
  • Il film restituisce l'entusiasmo e la passione infusa da Roger Waters nel suo ritorno live sulla scena mondiale.
  • Un prodotto imperdibile per i fan che hanno mancato l'appuntamento live di Us + Them...

Cosa non va

  • ...ma che, vista la struttura essenziale concentrata solo sulla musica, potrebbe non essere apprezzato da chi non è troppo appassionato dalla musica dei Pink Floyd.