Recensione Io sono tu (2013)

Due comicità diverse a confronto - quella 'garbata' di Jason Bateman e quella vulcanica e travolgente della McCarthy - che avrebbero meritato un film più adeguato alle rispettive capacità. Non mancano battute e situazioni divertenti, ma i tempi del film rallentano il ritmo della storia, a discapito del divertimento.

Truffe, inseguimenti e 'Budgie'

Mai fornire i propri dati personali ad una persona che ti contatta telefonicamente paventando una possibile minaccia di furto d'identità, perchè potreste ritrovarvi improvvisamente pieni di debiti e senza la possibilità di utilizzare la carta di credito, senza lavoro e con il rischio di finire in galera, mentre qualcuno, a molti chilometri di distanza, si dà alla pazza gioia tra shopping, spa e serate alcoliche, il tutto a vostre spese.
E' quello che capita al povero Sandy Patterson, impiegato di una compagnia finanziaria, padre di famiglia in attesa del terzo figlio, che ad un certo punto - dopo essersi visto tagliare la carta di credito dal titolare di un distributore di benzina ed essere finito in manette - si vede costretto a lasciare la famiglia e recarsi da Denver a Miami per affrontare la sconosciuta che utilizza i suoi documenti e va in giro a far danni. E se Sandy ha il difetto di non avere una spiccata personalità che gli permetta di farsi valere sul lavoro, la sconosciuta in questione di personalità ne ha fin troppe, tante quante le carte di credito da lei clonate e tante quante riesce a inventarsene sul momento, rifilando bugie su bugie a negozianti, forze dell'ordine e chiunque abbia la sfortuna di incontrarla.


Dopo il caustico Come ammazzare il capo... e vivere felici!, Seth Gordon torna a dirigere Jason Bateman in questa commedia che contrappone la comicità flemmatica dell'attore di Arrested Development a quella decisamente più fisica e travolgente di Melissa McCarthy, che in Io sono tu si conferma, nel caso ce ne fosse bisogno, una vera e propria forza della natura, un'attrice che non ha timore a confrontarsi (anche fisicamente) con i colleghi maschi, e che spesso riesce a metterli in ombra. Due talenti comici, quelli di Bateman e della McCarthy che avrebbero figurato meglio in un film in cui il ritmo comico non si disperdesse tra una scena d'azione e l'altra, e qualche siparietto fin troppo ripetitivo. La McCarthy, capelli cotonati e trucco appariscente, dà vita ad un personaggio sgradevole quanto irresistibile - che alla fine riesce a conquistare il pubblico, e persino il povero allocco da lei truffato, con tutta la famiglia - ma è costretta a ripetersi continuamente da una sceneggiatura alla quale avrebbe giovato una revisione più decisa, magari con l'obiettivo di stringere i tempi del film e accorciare il rocambolesco viaggio dei due protagonisti, senza togliere nulla al divertimento, e magari tratteggiando con maggiore attenzione le personalità di Sandy e della sua corpulenta truffatrice.

Un film che ha il difetto di reggersi quasi completamente sulle gag comiche, molte delle quali prettamente fisiche e "d'azione", tra incidenti spettacolari, approcci disastrosi e pericoli di varia natura, quando avrebbe potuto permettersi due personaggi non così facilmente dimenticabili. Un difetto che si evidenzia soprattutto quando entrano in scena, di tanto in tanto, i personaggi secondari - agenti di polizia, cacciatori di crediti e altri ancora - che sembrano appartenere ad un altro film, un'altra storia.

Peccato perchè le battute e le situazioni divertenti non mancano di certo - come quella in cui Budgie - questo il vero nome della truffatrice - descrive la propria dirompente sessualità alla moglie di Patterson, paragonando le sue zone intime al Triangolo delle Bermude, "dalle quali nessuno torna indietro" - ma i tempi del film rallentano il ritmo della storia, a discapito del divertimento. I due interpreti sono sicuramente bravi, e l'idea di contrapporre due comicità così diverse è sicuramente vincente, ma avrebbero reso di più in una commedia altrettanto scatenata, ma più consona alle loro capacità.

Movieplayer.it

2.0/5