Pensati sexy, recensione: Valentina Nappi maestra di autostima

La recensione di Pensati sexy, film di Michela Andreozzi che segna l'esordio di Valentina Nappi come attrice cinematografica: a lezione di autostima con la pornostar italiana. Su Prime Video.

Pensati sexy, recensione: Valentina Nappi maestra di autostima

Questo è decisamente un anno in cui la discussione sul corpo femminile la fa da protagonista al cinema. Il successo di Barbie nel mondo, quello di C'è ancora domani in Italia e la discussione attorno all'interpretazione di Emma Stone in Povere creature! dimostrano come ci sia un forte desiderio da parte del pubblico di vedere e riflettere su storie che affrontano questi argomenti. La recensione di Pensati sexy, dal 12 febbraio su Prime Video, si inserisce proprio in questo flusso di idee.

Pensati Sexy 1
Pensati sexy: Valentina Nappi e Diana Del Bufalo all'inizio del viaggio nell'autostima di Maddalena

E non è un caso che il film di Michela Andreozzi comprenda anche una scena in cui la protagonista si immagina come una Barbie dentro la scatola, proprio come in quello di Greta Gerwig: la regista ha pensato a quel momento prima di vedere la pellicola americana, ma evidentemente nell'iperuranio delle idee cinematografiche circolava da tempo l'esigenza di mettere in discussione un modello estetico e dei costrutti sociali che oggi non tutti sono più disposti ad alimentare.

La tecnologia va avanti e idealmente (almeno nel mondo occidentale) siamo convinti di essere sempre più emancipati, invece quando è il momento di parlare del corpo delle donne si torna quasi sempre al binomio "santa" e "puttana". O sei una madre, una brava donna di famiglia, o sei una poco di buono, che non contribuisce alla società. E se si riesce in qualche modo a sfuggire a questo binomio limitante e stereotipato, arriva comunque la severità autoinflitta, che spinge a soppesare e valutare ogni piccolo dettaglio del corpo in modo feroce, distruggendo l'autostima anche delle donne apparentemente più sicure. Pensati Sexy prova a scardinare, con il linguaggio leggero della commedia, proprio questo sguardo severissimo.

La trama di Pensati sexy

La trama di Pensati sexy è quasi tutta nella testa di Maddalena (Diana Del Bufalo): ghost writer per una casa editrice specializzata in libri di rapido consumo, dall'ennesimo ricettario al romanzo dell'influencer di turno, ormai 30enne, sente il peso del giudizio della molto cattolica famiglia, perché, al contrario della sorella, non è ancora sposata e non ha figli. In realtà a lei una persona piace: si tratta del suo capo (Raoul Bova), che però ritiene non alla sua portata, perché non si sente né bella né sexy.

Mortificata nello spirito e nel corpo, dopo un'abbuffata di biscotti corretti con sostanze varie dal coinquilino (Fabrizio Colica), passa tutta la notte a guardare i video della più famosa pornostar italiana degli ultimi anni, Valentina Nappi, per cercare di carpirne i segreti. Sarà il mix di zuccheri e droga, sarà il profondo disagio esistenziale, ma da quel momento Maddalena (un nome che è tutto un programma) comincia a vedere proprio Valentina Nappi accanto a sé: e più che un'insegnante di sesso, diventa maestra di autostima.

Pensati come più ti piace

Grazie a uno stratagemma visivamente efficace, Michela Andreozzi mostra durante tutto il corso del film "la stanza dell'autostima" della protagonista. Inizialmente un luogo grigio e deprimente, mano a mano che Maddalena comincia a sganciarsi dallo sguardo altrui, pensando a cosa sia meglio per se stessa più che cercare l'approvazione altrui, quel luogo fiorisce. È una bella immagine, che rende perfettamente l'idea di che cosa voglia dire stare bene con se stessi. Bisogna prima di tutto essere in pace con chi si è e cosa si desidera per essere davvero a nostro agio nella propria pelle. E questo è il più grande insegnamento che l'allucinazione di Valentina Nappi insegna a Maddalena.

Pensati Sexy Valentina Nappi Set 3
Pensati sexy: Valentina Nappi e Diana Del Bufalo sul set

Poi ovviamente c'è anche il sesso: in Pensati sexy non c'è mai niente di esplicito, ma comunque si accenna al fatto che si dovrebbe in qualche modo cercare di superare il senso di colpa che ci viene insegnato fin da piccolissimi, provando a conoscersi anche attraverso i rapporti sessuali, che, come mostra anche Bella Baxter in Povere creature!, possono essere un altra forma di esplorazione del mondo e di se stessi.

Valentina Nappi: una scoperta

Pensati Sexy Valentina Nappi Set 1
Pensati sexy: Valentina Nappi sul set

Bisogna dare atto a Michela Andreozzi di aver fatto un esperimento interessante e perfettamente riuscito: è vero, Valentina Nappi interpreta una versione romanzata di se stessa, ma è comunque una scoperta. Ironica e disinvolta, è lei l'arma segreta del film. E non bisogna stupirsi: nella vita appassionata di cucina, filosofia e cinema, è una persona colta e intelligente, che sa mettersi perfettamente a servizio del film, donandogli quel pizzico di irriverenza che lo rende divertente e accessibile a tutti.

Conclusioni

Come scritto nella recensione di Pensati sexy, il film di Michela Andreozzi affronta con la leggerezza della commedia temi di estrema attualità come la discussione sul corpo delle donne, l'occhio severo con cui viene giudicato e la necessità di non fare del piacere femminile un tabù. Valentina Nappi, nel ruolo di se stessa in versione romanzata, è una bella scoperta.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
4.0/5

Perché ci piace

  • La leggerezza con cui vengono affrontati temi attualissimi come la discussione sul corpo delle donne, rendendoli accessibili a tutti.
  • Valentina Nappi in versione attrice cinematografica.

Cosa non va

  • Non tutto il cast è all'altezza.